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Itinerario nei dintorni di Agropoli: da punta Tresino a Vatolla

Agropoli, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Agropoli dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il nostro primo itinerario alla scoperta del Cilento parte da punta Tresino. La Punta sporge sul litorale a 2 Km a sud di Agropoli. Di notevole pregio paesaggistico, si ipotizza anticamente fosse un insediamento dell'antico popolo dei Trezeni. Attualmente sono visibili un'area che accoglie le strutture di una villa rustica romana, di età medio-repubblicana e la diroccata Chiesa di San Giovanni (957), Sono state anche individuate tracce dal VI al pieno IV sec.
a.c. pure sulla parte alta delle colline retrostanti il litorale di San Marco di Agropoli. Alla punta si arriva con un sentiero di media difficoltà e l'escursione dura 20 minuti.

L'escursione procede poi tra i comuni di Torchiara, Rocca Cilento, Rutino, Laureana Cilento, Lustra, Vatolla.
È necessario munirsi di tempo e di un mezzo di trasporto per affrontare questo itinerario verso l'interno che tocca piccoli centri dai caratteri prevalentemente barocchi, dove ritrovare atmosfere di un tempo e feste patronali, e gustare prodotti tipici (da cercare: le specialità locali vino olio e fichi secchi), senza dimenticare che ci si trova anche in luoghi di notevole interesse storico. Torchiara, una delle "porte" del Parco del Cilento. Il bel percorso tra palazzi e portali, ma anche immerso nel verde, tra ulivi e fichi, è la caratteristica dell'elelJante centro di Torchiara. Da visitare: le chiese, SS, Salvatore e dell'Acqua santa nella parte "soprana"; e di S, Bernardino e Madonna delle Grafie, lungo la via degli orti della Torchiara "sottana"; i palazzi Pavone, Torre, de Conciliis, la torre Mangone; il borgo antico con le sue caratteristiche strade. È interessante inoltre la zona di Copersito, un borgo di dimore nobiliari, tra Settecento e Ottocento, a 900 metri da I centro e su Ila strada per Laureana.

Rocca Cilento. È un centro storico del Cilento, di origine longobarda (IX sec.), con un periodo di splendore tra XI e XVI secolo. Il Castello, il più antico delle regione, costruito nel IX sec. quando il Gastaldato longobardo della Lucania fu frammentato in vassallaggi delle famiglie salernitane, ha subito molti rifacimenti con l'avvicendamento di signori fino ai Sanseverino (1486) e poi alla nuova Baronia. A Rocca Cilento si sono avuti combattimenti nel 1799 tra masse borboniche e giacobini cilentani. Il castello, ben restaurato, è disponibile alla visita. Rutino. Il casale nacque probabilmente intorno al Mille, o forse, secondo la tradizione, quando furono trasportate le reliquie di S. Matteo a Capaccio e, qui poggiata l'urna, nacque una sorgente attiva ancora oggi. La parte storica racchiude la Chiesa di S. Michele e alcuni antichi palazzi. Laureana Cilento. È un bel centro medioevale, con la notevole chiesa S. Maria del Paradiso del 1520. Interessanti per la visita la Chiesa e il Convento di S. Michele Arcangelo del 1619; il Santuario dell'Acqua Santa a valle del centro abitato, il cui soffitto a cassettoni risale al 1600, dove è un pozzetto dell"'I'acqua miracolosa"; bello e imponente inoltre il convento di S. Francesco, fondato nel 1417.
La frazione di Matonti, un insieme di casali che fu vivo centro feudale, ospita il Museo di Storia naturale del Cilento, con collezioni di geologia, botanica, zoologia.

Lustra. Paese di origine longobarda. Di rilievo la chiesa di S. Maria delle Grazie, con soffitto ligneo ed organo (XVII sec.) e il campanile della chiesa di S. Maria Vetere, del XII secolo. Vatolla. Questo casale molto antico, citato in un documento del 994, con un suo piccolo castello posto a guardia della vallata, potrebbe essere nato su "vicus vatolamus", un insediamento romano del quale si è ipotizzata l'esistenza, anche a partire dall'etimologia greco-bizantina del nome, che vuoi dire "luogo infestato da piante spinose': Allo smembramento del feudo Sanseverino, Vatolla fu acquistata dalla famiglia Rocca, al cui seguito dimorò, in Palazzo Vargas, il filosofo napoletano Giovanbattista Vico, con la mansione di precettore, dal 1686 al 1695. Il filosofo a Vatolla ebbe la possibilità di approfondire i suoi studi di giurisprudenza e filosofia, recandosi spesso nella ricca biblioteca dei monaci del monastero dedicato a Santa Maria della Pietà. Il Museo Vichiano offre annualmente seminari e occasioni di studio, oltre ad una interessante visita. Sono inoltre da conoscere: il Museo rurale e artigiano, le chiese S. Maria della Pietà e Madonna dell'Assunta sulla cui facciata sono murati due frammenti di sarcofaghi romani (III sec. d. C.). Fonte: Regione Campania

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