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Visitare Palazzo Te a Mantova il capolavoro di Giulio Romano

Il Palazzo Te è un capolavoro assoluto del Rinascimento italiano ed è opera di Giulio Romano che fu incaricato da Federico II Gonzaga. Le sue due camere più famose, quella di Amore e Psiche e la Sala dei Giganti sono dei must imperdibili.

Una visita al centro di Mantova non può ritenersi completa senza una sosta al magnifico Palazzo Te, dimora periferica di grande suggestione, che si raggiunge agevolmente a piedi dal centro, lungo il cosiddetto Percorso del Principe, tour che tocca i principali luoghi storici della città dei Gonzaga. Palazzo Te suggella il periodo d'oro della famiglia Gonzaga che resse per circa 4 secoli i destini della città Lombarda, quando Mantova si propose come una delle culle del Rinascimento Italiano, grazie il forte impulso artistico voluto dai Gonzaga che si circondarono dei migliori artisti dell'Epoca come Andrea Mantegna e Giulio Romano.

A volere la costruzione di Palazzo te fu Federico II Gonzaga, che nel 1525 incaricò Giulio Romano di edificare un palazzo alla periferia della città, per agevolarlo nelle sue battute di caccia ma anche idoneo alle sue scappatelle amorose, in primis con Isabella Boschetti quella che per nelle cronache storiche viene considerata come l'amante preferita del Duca. Quali siano state le ragioni di questa scelta, a noi rimane un limpido patrimonio architettonico ed artistico, un fiore all'occhiello della città di Mantova, che richiama migliaia di visitatori ogni mese, da ogni parte del mondo.

Il nome del palazzo non ha niente a che vedere con la celebre bevanda. La denominazione  deriva probabilmente dal nome dell'isola, chiamata teieto, da cui l'abbreviazione Te, che rimaneva a sud del centro città e che i Gonzaga avevano iniziato ad usare già dal '400. Un primo impulso l'aveva creato Francesco II, padre di Federico, che aveva fatto costruire delle stalle ed una prima casa patronale, di cui rimangono solo alcune tracce. Federico II inizialmente vuole semplicemente rendere più abitabile il complesso delle scuderie, ma l'incontro con Giulio di Piero Pippi de’Iannuzzi, detto il Romano fece nascere qualcosa di più di un semplice rapporto tra committente ed artista, con l'allievo del Raffaello che elaborò un progetto decisamente più costoso ed imponente trovando la piena approvazione da parte di Federico II, e sicuramente quella di noi visitatori d'oggi, ammaliati dalla bellezza di queste opere.

La visita del Palazzo Te
L'esterno è piuttosto sobrio, anche se l'eleganza delle linee imposte da Giulio Romano già fanno pregustare la ricchezza degli interni. L'ingresso è posto sul lato ovest del palazzo, da dove si accede ad un ampio atrio, alla sinistra del quale si trova la biglietteria. Potete decidere se acquistare il solo biglietto per palazzo Te, o abbinare alla visita il Palazzo di san Sebastiano, od acquistare la Mantova Card che consente di vedere i principali musei della città. Una volta entrate potete fare il percorso che richiede circa due ore di tempo, se volete visitare con calma i punti salienti delle varie stanze. Si inizia dal piano terra, con un paio di piccole stanze e cioè Camera di Ovidio o delle Metamorfosi, seguita dalla Camera delle Imprese, da cui s'accede alla magnifica Camera del Sole e della Luna, che colpisce per le decorazioni del soffitto in cui domina l'intreccio di losanghe celesti e la centrale rappresentazione allegorica del Sole e delle luna, con una ardita e provocante prospettiva che svela le parti intime di Apollo.

A seguire il percorso conduce alla Loggia delle Muse (notare l'elegante volta) da dove ci si può affacciare sul grande Cortile d'onore. Il meglio del palazzo Te deve ancora arrivare: si inizia con la grande Sala dei Cavalli, con gli animali dipinti a grandezza naturale che sembrano quasi emergere in rilievo per un effetto 3D. E' la sala più grande del palazzo, quella che doveva essere dedicate alle feste, e che fa da perfetto preludio ad uno dei capolavori di Palazzo Te: la Camera di Amore e Psiche, un concentrato di sensualità ed erotismo che avvolge i visitatori con i colori accesi utilizzati da Giulio Romano ed i suoi allievi. I miti raccontati in questa sala sembrano essere stati disegnati proprio in riferimento alla passione amorosa di Federico II con la sua amata Isabella. Superate le due camere dei Venti e delle Aquile, si giunge alla metà del piano terra nella grande ed elegante Loggia di Davide, che si apre verso il giardino orientale.

La visita prosegue poi con la Camera degli Stucchi, di gran classe per i suoi riquadri sulla volta che sembrano giganteschi cammei. Si tratta di una delle camere più sorprendenti per la sua raffinata eleganza. Segue poi la Camera degli Imperatori che fa da preludio al momento culminante della vostra visita: l'incredibile Camera dei Giganti. E' l'unica sala ove sono sistemate delle panchine per sedersi un attimo e contemplare gli affreschi di Giulio Romano, che su volta e pareti vi avvolgono con un effetto quasi tridimensionale, inserendovi dentro alla scena del mito. In alto tra le nubi l'Olimpo, nella sua perfezione celeste, in basso il mondo dei mortali giganti, travolti dal crollo della montagna e dei palazzi, una metafora sulla caducità della vita degli uomini. Spesso la sala è gremita di pubblico, il nostro consiglio è di visitarla al mattino presto o nei giorni feriali, per godere dello spettacolo senza il muro di persone, che può limitarvi la prospettiva. Il giro del piano terra prosegue poi con alcuni camerini (a Crociera, delle Grottesche e di Venere), le due Camere dei Candelebri e delle Cariatidi, per poi concludersi con la loggia meridionale e la Camera delle Vittorie.

A questo punto potete ritornare alla Loggia di Davide è uscire nel giardino per ammirare le Peschiere, cioè le due grandi vasche comunicanti e la facciata orientale di Palazzo Te. Gli ultimi ambienti da vedere sono l'Appartamento del Giardino Segreto e la Grotta, dove i giochi d'acqua d'un tempo possono però, solamente, essere immaginati.

La visita del palazzo Te riserva alcune collezioni permanenti e due spazi dedicate alle Mostre temporanee. Le quattro Collezioni si tengono al secondo piano dell'edificio principali e sono: rispettivamente quella Egizia, Mesopotamica, una collezione di monete e medaglie Gonzaga e la donazione Mondadori. Seppur offrendo spunti anche interessanti la visita di queste collezioni non riesce a catturare l'attenzione degli altri luoghi. Le Mostre temporanee si tengono nei cosiddetti Tinelli, i due luoghi a destra dell'atrio d'ingresso e nelle Fruttiere, poste lungo il perimetro sud del complesso, che un tempo erano dedicate ad ospitare le piante da frutto durante l'inverno.

Informazioni Utili
Indirizzo: Palazzo Te, Via Primaticcio, 3 - 46100 - Mantova
Orari: il palazzo Te è aperto il lunedì pomeriggio dalle 13 alle 18, e dal martedì alla domenica con orario continuato dalle 9 alle 18. L'ultimo ingresso è però alle 17:30.
Tariffe: il biglietto intero costa 9 euro, ridotto a 5 euro, con i ragazzi da 12 a 18 anni e glistudenti universitari che pagano solamente 2,5 euro.
In alternativa si puà aggiungere la visita al Palazzo di San Sebastiano – Museo della Città con un supplemento di 1 euro, che diventa 50 centesimo per ragazzi e studenti.
E' possibile prenotare la vista su internet al seguente indirizzo: www.teleart.org o telefonando da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 18.00 al Call center 199 199 111 . Si pagano dei diritti di prenotazione
Sito ufficiale: www.palazzote.it/

 Pubblicato da il 16/04/2016 - 60.202 letture - ® Riproduzione vietata

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