L’Antartide occidentale, detto anche Antartide minore è una delle due grandi regioni del Antartide, e rimane situata sul lato Pacifico delle montagne Transantartiche. Il settore è composto dalla terra di Marie Byrd Land, la Terra di Ellsworth, e la Penisola Antartica. Tutto l’Antartide occidentale è compreso all'interno della zona occidentale delimitata ad occidente dal meridiano di Greenwich (0°) ed ad del meridiano a lui opposto, quello dei 180°. L’Antartide occidentale rimane separato dalla principale porzione continentale del territorio dal Mare di Ross e da Mare di Weddell, e grazie alla Penisola Antaritica assomiglia ad una gigantesca lingua di terra che si estende in modo sinuoso dalle zone del Polo Sud fin verso la punta meridionale del Sud America.
Il nome di Antartide Occidentale esiste da più di 90 anni ed è dovuto alla definizione di Balch, nel 1902, e confermata nel 1905 da Nordenskiöld, ma in pratica, il suo utilizzo divenne ricorrente in seguito all’ Anno Geofisico Internazionale del 1957-58, e grazie alle esplorazioni che hanno coinvolto le montagne Transantartiche e che hanno fornito una utile separazione regionale tra Antartide occidentale e quello orientale. Il nome fu poi approvato dal Comitato consultivo per la nomenclatura dell’Antartico nel 1962 (USA-ACAN).
L’Antartide occidentale è fondamentalmente ricoperto da un massiccio ed enorme ghiacciaio riconosciuto con il nome di WAIS, West Antarctic Ice Sheet che significa letteralmente foglio di ghiaccio dell'Antartico occidentale. Questo particolarità di essere un foglio di ghiaccio sta rendendo la regione sempre più instabile a causa del riscaldamento globale ed è talvolta indicato come il 'Gigante risvegliato' a causa del precario equilibrio in cui si trova.
Ci sono comunque parti dell’Antartide Occidentale non coperte dai ghiacci per esempio una buona parte della Penisola Antartica, e qui i territori sono costituiti da una specie di biodiversità a tundra conosciuta con il nome di Marielandia (derivato dalla Terra di Marie Byrd).
Il periodo migliore per visitare l’Antartide occidentale è ovviamente l’estate australe, quando il clima concede una tregua al freddo, specie nelle zone costiere e sulla Penisola Antartica. In inverno i turisti non possono assolutamente visitare l'Antartide in quanto il pack ghiacciato si estende per 1000 km intorno al continente, rendendo impossibile l’approdo delle navi e le tenebre (oltre 20 ore al giorno a seconda della latitudine) avvolgono gran parte del continente. Aggiungete a questo il gelo tremendo con temperature che arrivano a -80 o -90 ° gradi Celsius e allora vi sarà facile comprendere che l'estate potrebbe essere leggermente più piacevole come stagione!
Le visite iniziano tra ottobre e novembre quando il pack si frantuma e inizia per gli uccelli (e i pinguini) il periodo di corteggiamento ed accoppiamento. Tra dicembre e gennaio il sole raggiunge le massime altezze e quindi è il periodo più caldo e con il migliore tempo meteorologico, con fino a 20 ore di luce ogni giorno e la maggior parte dei turisti visita la regione in questo momento. A fine estate, nei mesi di febbraio e marzo ci sono ottime condizioni per fare il whale watching, prima della migrazione dei cetacei, ma è il periodo in cui il tempo comincia a guastarsi con le prime intense bufere di neve in agguato.
Coda fare e cosa vedere in Antartide Occidentale?
I mari e le isole intorno alla Penisola Antartica sono gli obiettivi principali delle crociere che vengono a visitare i territori dell’Antartide occidentale.
Un percorso classico è quello di partire da Ushuaia in Argentina, attraversare il Passaggio di Drake (consigliabile avere medicinali contro la nausea ed il mal di mare!) ed arrivare nelle vicinanze delle Shetland del Sud, e cioè a nord-est della Penisola Antartica dove si trova l’isola di King George, molto interessante per le sue colonie di pinguini. Da qui si compie rotta verso la Penisola Antartica. Durante l’avvicinamento si possono avvistare vari tipi di uccelli tra cui Gabbiani, Chioni delle nevi, Cormorani dal dorso bianco, Procellarie del capo, Skua e le belle Rondini dell’Antartide. Tra i mammiferi marini si annoverano la feroce foca leopardo, la Foca di Weddell che si ciba di granchi, oltre che a balenottere, Megattere e le orche.
Lo sbarco sul Continente antartico avviene a Neko Bay, che fu scoperta dall’esploratore belga Adriàn de Gerlache. Altri sbarchi sono realizzati a Port Lockroy, sull’Isola Goudier. Port Lockroy è vicino all’Isola Wiencke. La navigazione prosegue verso sud attraverso il Canale Lemaire, famoso per le sue scogliere a precipizio sul mare e questo è ritenuto come uno dei più bei posti del mondo, e da qui si può visitare Petermann Island, di solito il luogo più australe che viene raggiunto dalle crociere. Nella zona si possono vedere i Pinguini di Adelia, la grande colonia di Pinguini Papua (Gentoo) ma anche, Cormorani dagli occhi blu e gli Skuas, sempre accompagnati da cieli straordinariamente intensi e paesaggi surreali che renderanno la vostra vacanza davvero indimenticabile.
Presso Pleneau, c’è la possibilità di fare un bel giro tra le impressionanti ed imponenti formazioni di ghiaccio, avvicinate a bordo degli Zodiac, le imbarcazioni più piccole utilizzate per gli sbarchi. Altre mete da visitare sono la Paradise Bay e Cuverville Island, quest’ultima si trova a nord del Canale Errera, compresa tra la Penisola Arctowski e l’Isola di Rongé.
Da segnalare poi Deception Island, formata dal vulcano attivo più famoso della zona, che si trova sul lato nordest della Penisola Antartica. Non distante si trovano la Baia delle Balene e la “Pendulum Cove” baia famosa per le acque calde, ovviamente con il calore di origine vulcanica. Sembra impossibile ma qui si può fare il bagno…nelle acque antartiche, senza congelarsi! Un altro luogo da visitare è Hannah Point (Isola di Livingstone), considerato uno dei migliori posti nel mare Antartico per compiere osservazioni naturalistiche.