Come prova della bellezza incantevole delle Isole Vergini Britanniche, qualora ce ne fosse bisogno, esistono migliaia di foto, filmati e racconti di turisti, scrittori ed antichi esploratori che hanno girato in lungo e in largo tra le decine di isole che compongono l'arcipelago. È risaputo che la natura qui ha fatto del suo meglio: siamo nel Mar delle Antille, non distanti da Porto Rico, nel cuore dei Caraibi, in un Territorio d'Oltremare del Regno Unito dove il Sole splende per gran parte dell'anno e il ritmo della vita è meravigliosamente placido e rilassato.
Le isole, dislocate attorno al canale navigabile protetto noto come Sir Francis Drake Channel, furono popolate in un primo momento oltre 3500 anni fa da alcune popolazioni indigene, ma iniziarono ad essere abitate permanentemente solo duemila anni fa dal popolo Arawak.
Si dovette attendere l'arrivo di Colombo prima che un europeo vi posasse piede, nel 1493. Il comandante genovese fu solamente il primo delle migliaia di navigatori che si sarebbero in seguito spinti fin quaggiù, attirati da un mare cristallino e spiagge di sabbia bianca come nella migliore tradizione dei paradisi tropicali.
Oggi le crociere ed i viaggi in barca a vela sono una delle certezze del turismo delle Isole Vergini, in assoluto una delle migliori destinazioni per chi ama la vita in mare: la natura, non soltanto dal punto di vista paesaggistico, dà una grossa mano anche per quanto riguarda i venti che, come gli Alisei, soffiano durante tutto l'anno.
Si tratta dunque di decidere il periodo nel quale andare: in inverno, ed in particolare nel mese di dicembre, i venti provengono da nord-est e spirano con una velocità di 15-22 nodi. Famosi sono proprio quelli di dicembre, conosciuti anche come “venti di Natale”, che sono solitamente i più forti di tutto l'anno e che si protraggono spesso fino a gennaio. Una crociera in questo periodo porta con sé anche qualche svantaggio: nonostante il piacere della navigazione con forti venti, può risultare davvero molto complicato sostare lungo le coste settentrionali delle isole dell'arcipelago.
La primavera, stagione in cui si svolgono anche regate e competizioni varie, porta invece con sé leggere brezze primaverili, accompagnate da temperature calde che rendono il viaggio eccezionale, mentre l'estate è generalmente periodo di piogge ed uragani, per cui non è sicuramente il periodo migliore per concedersi questo tipo di vacanza.
L'isola principale delle British Virgin Island è Tortola, dove vive la maggioranza della popolazione e dove è possibile trovare praticamente tutti i servizi. In particolare, per gli amanti del mare, segnaliamo che Tortola è uno dei centri più importanti di tutti i Caraibi per il noleggio di imbarcazioni da diporto. Tra la fine di marzo e l'inizio di aprile, si tiene ogni anno la BVI Spring Regatta, una settimana completamente dedicata alle gare in mare con barche di ogni genere provenienti da tutto il mondo. Nella capitale Road Town si trova Road Bay, il principale porto dell'isola, e altre baie incantevoli come Brewers Bay, nascosta e riparata, sulla costa nord di Tortola.
Non mancano ovviamente le spiagge, da quelle più affollate e alla moda a quelle più riservate; tra le molte, Long Bay Beach, con le sue acque turchesi, le palme e la sabbia bianca, è certamente una delle più famose.
Le Isole Vergini rappresentano un luogo ideale per le immersioni subacquee: nella zona di Smuggler Cove, spiaggia idilliaca ad ovest di Long Bay, lo snorkelling si pratica sulla barriera corallina proprio di fronte alla costa, mentre sulle altre isole dell'arcipelago, decisamente meno affollate di Tortola, si può trovare il proprio angolo di paradiso in assoluta tranquillità. È il caso di Norman Island e dei suoi ancoraggi: sebbene alcuni siano più affollati di altri, vale la pena fermarsi qui per una visita: The Bight è il principale dell'isola, molto frequentato durante l'alta stagione (nei mesi invernali), ma ne esistono altri come Kelly's Cove, Privateer Bay, Money Bay e la bella Benures Bay, ideale per ripararsi quando il vento soffia da sud.
Norman Island, tra le altre sue peculiarità, fu anche l'isola a cui si ispirò Robert Louis Stevenson quando scrisse il romanzo “L'isola del tesoro” nel 1883.
Spostandosi invece a Virgin Gorda, nella parte orientale dell'arcipelago, si può godere una vacanza straordinaria tra le bellezze naturali che questa piccola isola di 14 kmq è in grado di offrire: dalle spiagge di Pond Bay, Savannah Bay, Spring Bay e Devil's Bay, per citare solo le più conosciute, si possono effettuare escursioni a Gorda Peack, al Little Fort National Park o all'affascinante sito di The Baths, un luogo costellato di grandi massi di granito che danno origine a grotte e piscine naturali dove fare il bagno o dedicarsi allo snorkelling.
Lo snorkelling è l'attività principale di Anegada, l'isola più settentrionale e al contempo orientale delle Virgin Islands, nonché la più distante da tutte le altre. Sui suoi meravigliosi fondali di corallo giacciono anche i relitti di alcune imbarcazioni; nell'antichità, a causa delle caratteristiche geologiche dell'isola, alta appena 8 metri s.l.m., i marinai infatti non riuscivano a scorgerla in tempo e le navi rimanevano incastrate nel reef. Già prima dell'arrivo delle grandi navi, attorno al XVII secolo, Anegada era diventata un covo di pirati, alcuni dei quali personaggi divenuti leggendari come Billy Bones.
Chi volesse ancora cercare relitti da visitare durante le immersioni nei mari delle Virgin Islands, dovrebbe infine spingersi a sud, presso Salt Island, dove si trova la famosa R.M.S. Rhone, nave inglese affondata il 29 ottobre del 1867 durante un uragano.
La Isole Vergini Britanniche sono a tutti gli effetti un paradiso per i velisti; non a caso, oltre un terzo dei viaggiatori che ogni anno arrivano qui, lo fanno per godersi una vacanza in barca. Le possibilità di realizzare questo genere d attività non mancano di certo: chi non possiede una propria imbarcazione può noleggiarne una a scafo nudo, senza equipaggio, purché possa dimostrare con la documentazione e con una prova pratica di saperla condurre. In alternativa, può essere meglio noleggiare una barca con lo skipper e l'equipaggio – chiaramente con altri costi – per godersi la vacanza in assoluta tranquillità.
Come arrivare? Ricordiamo che dall'Italia non esistono voli diretti per le Isole Vergini Britanniche: per raggiungerle occorre quindi fare scalo negli Stati Uniti d'America o sfruttare i collegamenti via Amsterdam, Londra o Parigi.
Chi invece si trova già nella regione dei Caraibi, può trovare un'ampia gamma di voli che collegano Tortola alle diverse capitali caraibiche.