La lussureggiante Dominica, l'isola della natura

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Condividi Gianluca Galanti

La Dominica è un'isola vulcanica che fa parte dell'arcipelago delle Piccole Antille.
Il suo versante occidentale è bagnato dal Mar dei Caraibi, mentre la costa orientale è lambita dall'Oceano Atlantico.
Situata tra Guadalupa e Martinica, è una delle cosiddette Isole Sopravento Settentrionali.

Le sue dimensioni sono piuttosto ridotte: circa 750 km², ovvero all'incirca quanto una piccola provincia italiana (la provincia di Lodi, per rendere l'idea, misura circa 780 km²).
Eppure, anche in un territorio così piccolo, si possono trovare molti spunti per un viaggio gradevole e interessante fra qualche spiaggia, escursioni sui vulcani, snorkelling e un bagno rilassante nelle acque sulfuree.
Con nove centri vulcanici, Dominica ha la più alta concentrazione di vulcani attivi di qualsiasi altro luogo sulla Terra.

Storia

Come tutti i Caraibi, anche Dominica fu colonizzata dagli invasori europei: fu però l'isola che più di ogni altra seppe resistere alla conquista, grazie ad una strenua opposizione del locale popolo Caribe (o Kalinago); ancora oggi vivono sull'isola poco più di 2000 persone appartenenti a questa etnia indigena.

Dopo la “scoperta” di Cristoforo Colombo, avvenuta domenica 3 novembre 1493 (da cui il nome “Dominica”), iniziò un lungo e convulso periodo coloniale, fatto di lotte e avvicendamenti al potere tra francesi e inglesi, che per secoli si fecero la guerra tentando di riconquistarla o usandola come merce di scambio delle dispute, fino a quando nel 1978 venne proclamata l'indipendenza dalla Corona britannica e quindi la Repubblica.

Di questo turbolento passato rimane la lingua inglese, oggi ufficiale del Paese, una lingua creola – di fatto un patois francese – diffusa tra tutta la popolazione. Circa l'85% degli abitanti sono discendenti degli schiavi africani deportati nel XIX secolo.

Cosa vedere a Dominica: spiagge, vulcani ed escursioni

In genere una settimana è sufficiente per visitare i principali punti d'interesse dell'isola: la capitale Roseau, ad esempio, conta appena 15.000 abitanti e in una giornata la si può esplorare da cima a fondo.
L'Old Market, qualche edificio storico e un paio di chiese si concentrano nella zona centrale della cittadina, mente per i Botanical Gardens bisogna allontanarsi qualche centinaio di metri dalla piazza: è comunque una località ampiamente a misura d'uomo, anche se piuttosto trafficata.
Roseau sorge lungo la costa occidentale e dispone di un terminal dove attraccano le navi da crociera. Essendo la capitale, qui si trovano anche tutti gli uffici e i servizi essenziali del Paese.

Circa 15 km più a sud, il villaggio di Soufrière, sull'omonima baia, è famoso per le sorgenti di acqua sulfurea dove ci si può immergere e godere degli effetti benefici. La porzione di mare antistante è parte del Patrimonio dell'Umanità protetto dall'UNESCO, la Soufriere-Scott's Head Marine Reserve. Qualche km più a nord di Soufrière si trova la famosa Champagne Beach: il nome deriva dalle fumarole che ribollono e risalgono verso la superficie, molto amate da chi vi fa snorkelling perchè offre la sensazione di nuotare nello Champagne.

Spostandosi nell'entroterra, è imperdibile un'escursione alle Trafalgar Falls, cascate gemelle raggiungibili con un breve sentiero da percorrere a piedi. Non distante, il voillaggio di Wotten Waven è invece celebre per le sue sorgenti sulfuree.

Il Morne Trois Pitons National Park è costituito da una splendida foresta pluviale, che presenta caratteristiche diverse a seconda delle zone. Tra i luoghi simbolo del parco vi sono alcuni laghi (Boiling Lake, Boeri Lake e Freshwaer Lake) e alcune cascate, le Middleham Falls e quelle della Titou Gorge.
La vetta più alta in questa zona è il Morne Trois Pitons, che raggiunge quota 1386 metri s.l.m.; l'escursione alla cima è molto bella, ma è necessario affidarsi a una guida esperta.
Il Boiling Lake, in particolare, con i suoi 60 metri di diametro è il secondo lago in ebollizione più grande al mondo: è ovviamente meta di molti escursionisti, che possono percorrere l'anello attraverso la Valley of Desolation per raggiungere il lago.

Chi cerca un po' di refrigerio può trovarlo più a nord nell'Emerald Pool; la “Pozza di Smeraldo” si trova ai piedi di una piccola cascata di 13 metri ed è veramente piacevole tuffarcisi in una giornata di calore tropicale. L'acqua trasparente e la vegetazione che la circonda la rendono un vero angolo di paradiso.

Sulla costa atlantica, alcune spiagge ricordano ai visitatori il motivo per cui probabilmente sono giunti fino a qui: il mare. In tal senso, Castle Bruce Beach e Pagua Bay sono decisamente alcune delle spiagge più famose del tratto occidentale della costa di Dominica.
Questa è anche la zona del Carib Territory, la Riserva dei Caribe: è qui infatti che vive la maggior parte dei circa 2200 indigeni Kalinago, dediti soprattutto all'agricoltura.

Procedendo verso nord si trova l'Aeroporto Melville e il villaggio di Wesley, un paesino tipico dove fermarsi per assaggiare le specialità culinarie creole. A Calibshie, piccolo villaggio di pescatori nel nord dell'isola, si trovano quelle che sono considerate in assoluto le spiagge più belle di Dominica, come Batibou Beach: non è un caso che proprio qui siano state girate diverse scene de ”I Pirati dei Caraibi”.

Sempre nel nord, molti turisti scelgono di compiere un'escursione lungo l'Indian River, un placido fiume che si inoltra fra le mangrovie e altre piante della giungla, in uno scenario di assoluta tranquillità dove è possibile avvistare uccelli, rettili e pesci tropicali.
Tornando nell'entroterra, il Morne Diablotin National Park è una grande riserva creata per proteggere alcuni pappagalli come l'amazzone imperiale e l'amazzone collorosso. L'area si estende attorno alla vetta del Morne Diablotin, la più alta di Dominica, che raggiunge i 1446 metri s.l.m.
Escursioni di trekking, birdwatching nella Syndicate Parrot Reserve e una visita alle Milton Falls sono le attività più praticate da queste parti.

Concludendo il giro in senso antiorario dell'isola, prima di ritornare a Roseau c'è ancora tempo per una sosta a Mero Beach, la più frequentata della costa caraibica. Nelle acque antistanti si trovano anche alcuni suggestivi siti d'immersione, come il Castaway Reef e la Grande Savane.

Clima: quando andare a Dominica

La sua posizione geografiza, nel cuore dei Caraibi, fa sì che a Dominica le temperature si attestino tra i 23°C e i 30°C durante tutto l'anno. Sulle montagne dell'interno, ovviamente, la temperatura si abbassa mano a mano che si sale in quota.
La stagione secca è quella compresa tra febbraio e giugno, mentre le piogge arrivano generalmente tra luglio e ottobre (è piuttosto comune, tra l'altro, che in questo periodo si verifichino anche diversi uragani).
Per chi sceglie di viaggiare da queste parti, quindi, consigliamo di optare per il periodo più secco, dove non mancano comunque saltuari rovesci.

Come arrivare: trasporti e informazioni utili

Ai viaggiatori italiani non è richiesto il visto per soggiorni turistici della durata inferiore alle due settimane.
Per muoversi sull'isola, chi non dispone di un mezzo proprio può servirsi degli autobus e minibus che collegano le principali località di Dominica. A chi invece opta per un'auto a noleggio, rcordiamo che la guida è a sinistra e le condizioni delle strade non sono sempre buone, per cui in ogni caso è bene guidare con prudenza.

Non esistono collegamenti diretti da/per l'Europa. Per raggiungere l'isola dall'Italia, quindi, si deve generalmente fare scalo in qualche altra meta dei Caraibi.
In aereo, si entra generalmente in Dominica attraverso il Melville Hall International Airport, collegato alle altre isole caraibiche da voli locali. L'aeroporto si trova sulla costa atlantica, a circa un'ora e mezza in auto da Roseau.
Decisamente più vicino alla capitale, il Canefield Airport è invece usato da aerei più piccoli.

Molti turisti arrivano con le navi da crociera, sempre molto frequentate nella zona caraibica.
Chi vuole muoversi in traghetto nei Caraibi può servirsi dei servizi della compagnia Express des Îles che propone collegamenti con Roseau da/per la Guadalupa, la Martinica e Saint Lucia.

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