Un territorio vastissimo, ricco di bellezze naturali, con più di 30 parchi nazionali e ben 12 siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall'UNESCO: la Russia è davvero paese per tutte le stagioni e un po' alla volta, dopo la fine della guerra fredda, si sta aprendo al turismo, svelando agli occhi dei viaggiatori i suoi tesori più belli. Per apprezzare al massimo il fascino della Russia è consigliabile abbandonare gli itinerari turistici più battuti e dedicarsi alla scoperta degli angoli più remoti del paese, naturalmente dopo aver toccato le destinazioni classiche e imperdibili come Mosca, San Pietroburgo e il Lago Baikal.
Date le dimensioni immense (il solo estremo oriente russo è grande quanto l’Europa), le distanze geografiche e le notevoli differenze culturali visitare la Russia è un’esperienza diversa da ogni altro viaggio, un’emozione da provare almeno una volta nella vita. Se ciò che vi interessa maggiormente è il patrimonio culturale del paese è meglio restare nella Russia europea, che si estende a ovest delle vette dei Monti Urali. Al contrario, se siete in cerca di avventure e non vi spaventa trascorrere qualche tempo in condizioni a dir poco “spartane” la parte asiatica del paese è ciò che fa per voi; qui, dalla Siberia fino all’estremo Oriente, i paesaggi sono gli stessi da secoli e l’uomo si fa piccolo piccolo al cospetto della natura.
Riassumere in poche righe la storia russa è impresa alquanto difficile dato il numero di eventi di rilevanza mondiale accaduti nel corso del tempo. La civiltà russa sbocciò nella parte meridionale del paese, abitato a partire dall’VIII secolo a.C. da alcune popolazioni indoeuropee come gli Sciti. Successivamente la zona fu oggetto di frequenti invasioni da parte di tribù nomadi bellicose come gli unni e gli avari, che precedettero di un paio di secoli l’insediamento nella regione degli Slavi. Dal VII secolo d.C. al XVI, quando venne incoronato il primo Zar, la Russia fu oggetto di contaminazioni da parte di mongoli, turchi ed altre popolazioni asiatiche. All’inizio del Novecento la società russa conobbe un cambiamento radicale, con la rivoluzione di febbraio del 1917, la destituzione degli Zar e la nomina di Lenin a capo dello stato. Da quel momento in poi il susseguirsi di eventi è diventato incessante, con le due guerre mondiali vissute da protagonista, la crisi missilistica con Cuba, la “guerra fredda” con gli Stati Uniti fino alla caduta dell’URSS e al crollo del comunismo del 1991.
Mosca è il classico punto di partenza di qualsiasi itinerario in Russia, essendo anche una delle città meglio servite dalle infrastrutture insieme a San Pietroburgo. La città ha due facce ben distinte: le periferie, grigie e inquietanti, caratterizzate dal rincorrersi di enormi condomini di cemento tutti uguali; e il centro, dove invece si respira ancora un po’ dell'atmosfera imperiale della Russia degli Zar. La Piazza Rossa e l'adiacente Cremlino attirano la maggior parte dei visitatori e rappresentano uno scenario urbano tra i più belli del mondo. L'interno del Cremlino è un trionfo di tesori artistici, chiese ortodosse riccamente decorate e cupole dorate che rendono l'atmosfera della piazza delle cattedrali quasi fiabesca. A fianco di Piazza Rossa si erge la maestosa Cattedrale di San Basilio, dai colori variegati e le cupole particolari che la rendono quasi surreale. Altre cose da vedere sono il Mausoleo di Lenin, la curiosa Galleria delle Sculture di Ghiaccio, la prima in Russia aperta tutto l’anno, il Parco delle Sculture, che rende omaggio agli eroi caduti per la patria, l’immensa collezione d’arte della Galleria Tretyakov ed il convento di Novodevichy, tra i monumenti più conosciuti della città.
I dintorni di Mosca sono conosciuti come l'Anello d'oro, un percorso storico ricco di arte, magia e mistero tra città e villaggi davvero affascinanti. Vladimir, Kostroma, Jaroslavl, Suzdal, Uglich, Rostov-Veliky e Preseslavl-Zalessky sono solo alcuni degli abitati intrisi di storia e ricchi di chiese, castelli e monasteri tutti da scoprire. Fuori dai centri urbani tracce archeologiche ci descrivono le condizioni di vita ai tempi preistorici, mentre la natura muta man mano che ci si spinge ad est. Un’esperienza da provare è il viaggio in treno o in battello da Mosca verso San Pietroburgo,nome ripristinato della più bella città russa per decenni conosciuta come Leningrado, in memoria del leader della rivoluzione socialista. Il treno attraversa un percorso vario ricco di foreste, campagne e fiumi e in circa 4 ore conduce nella città di Pietro il Grande.
San Pietroburgo è una città simbolo, voluta e fondata dallo Zar Pietro II, indubbiamente uno dei luoghi più suggestivi del pianeta. Il centro si affaccia sulle sponde del fiume Neva, corto ma possente emissario del lago Ladoga, ed è caratterizzato da una architettura settecentesca che trova i suoi massimi esempi nel palazzo dell'Ermitage, sede di uno dei migliori musei d’Europa. L'adiacente piazza Dvortosovaja è un vero capolavoro d'architettura ed è piacevolissima da visitare a piedi. Altri luoghi da non perdere sono lo splendido Teatro Mariinsky, la cattedrale di Sant'Isacco e tutto il lungo fiume con il castello, da vedere possibilmente in barca. Nelle vicinanze di San Pietroburgo si trovano altri palazzi interessanti, come a Pushkin e Pavlovsk, ma soprattutto la Grande Cascata di Petrodvorets, a ovest del centro, dove una vera e propria sinfonia di fontane farà da cornice sonora alla visita.
Mosca e San Pietroburgo sono due grandi città, ma in passato, più di mille anni fa, il potere economico e politico del paese risiedeva altrove. Novogorod, ad esempio, è un punto di riferimento da centinaia di anni e per questo presenta numerose strutture di grande pregio architettonico. Tra queste figurano fortezze, bastioni e chiese dalle cupole a cipolla. Altre città da vedere nella parte occidentale della Russia sono Pskov e Smolensk, entrambe note per alcuni siti culturalmente ineccepibili e le magnifiche vedute paesaggistiche, mentre a nord di San Pietroburgo si trova il monastero di Tikhvin, testimonianza unica della figura di Ivan il Terribile. Un altro santuario molto conosciuto è quello di Pechory, dove i monaci vi guideranno alla fioca luce delle candele tra celle anguste e spettrali corridoi.
Sempre più spesso i confini di Norvegia e Finlandia sono valicati da turisti attratti dalla parte più settentrionale della Russia europea. Qui, tra laghi, foreste e paesaggi incontaminati, manager di tutto il mondo si danno appuntamento nelle caotiche Arkhangelsk e Murmansk, epicentri dell’economia locale grazie alle ingenti risorse di materie prime, mentre presso la Penisola di Kola si affollano gli appassionati di mineralogia. Per quanto riguarda l’architettura, l’Isola di Kizhi ospita la chiesa in legno più conosciuta del paese: la Chiesa della Trasfigurazione; da non perdere inoltre Kargopol e Totma, rese ancor più suggestive dal numero esiguo di turisti che le visitano in tutte le stagioni.
La Russia non sarebbe lo stato che è oggi se i primi colonizzatori non avessero avuto la fortuna di trovare le migliaia di grotte piene di pietre preziose dei Monti Urali. Questi ultimi, che si estendono dal Mare di Kara, a nord, al Kazakistan, a sud, rappresentano il confine tra Europa e Asia e rappresentano un’opportunità unica per provare emozioni a stretto contatto con ambienti dalla natura incontaminata. I visitatori sono pochi, ma coloro che vi arrivano è difficile che si annoino; le altitudini poco elevate e i dolci pendii rendono gli Urali il luogo ideale per attività come il trekking, la bicicletta e il cavallo, ma anche per il rafting e la pesca vista la presenza di numerosi corsi d’acqua. A dispetto delle oggettive problematiche infrastrutturali, sempre più persone hanno modo di apprezzare il grandioso palazzo di ghiaccio di Kungur, la celebre Cattedrale sul Sangue di Ekaterinburg, luogo dell’esecuzione dei Romanov, il Parco Nazionale Taganay e persino le piste da sci dei resort di Abzakovo e Bannoye.
Restando in tema sciistico non si può non citare Sochi, la località del Caucaso russo che si è aggiudicata le Olimpiadi invernali del 2014. La cosa incredibile di questa città affacciata sul Mar Nero è che qui si può passare nello stesso giorno dallo sci al kite-surf senza rischiare di morire di freddo, vista la presenza di vette molto alte a brevissima distanza dalla costa; tra queste c’è il Monte Elbrus, la vetta più alta d’Europa coi suoi 5.642 metri di altitudine. Altri luoghi da visitare sono Dombay, circondata da montagne spettacolari, Krasnaya Polyana, dove si terranno le gare delle prossime Olimpiadi, e gli insediamenti termali dell’entroterra di Pyatigorsk e Kislovodsk.
Estesa dagli Urali fino agli insediamenti minerari di Novokuznetsk e Kemerovo, la Siberia occidentale è un crogiuolo di culture e paesaggi naturali molto diversi tra loro. A dispetto di un’immagine austera, Omsk e Novosibirsk sono due città in stile sovietico che meritano di essere visitate per la ricchezza dei monumenti, dei musei e dei numerosi parchi sparsi per il centro, ma ancor più affascinanti sono Tobolsk, sede di uno dei cremlini più noti di Russia, e Tomsk, affollata di studenti e per questo molto vitale. La parte meridionale della regione, quella dei Monti Altai, è ricca di foreste e ghiacciai, mentre più a est si estendono le sterminate pianure di Tuva e della Buriazia.
Il fiume più lungo d’Europa è il Volga (3.530 km), un lungo nastro d'acqua che conduce fino al Mar Caspio. Da Mosca si organizzano crociere alla scoperta dei paesaggi affrontati dal grande corso d’acqua, con la possibilità di scoprire le delizie del caviale più buono del mondo. Il percorso delle crociere conduce in genere fino ad Astrakhan sulle rive del grade lago salato, ma le emozioni più grandi, quelle che riportano ai grandi viaggi di fine '800, si provano viaggiando con la transiberiana, un nastro d'acciaio lungo circa diecimila kilometri che attraversati gli Urali arriva fino all'Oceano Pacifico. Durante il percorso, man mano che si procede verso est cambia il paesaggio e cambiano i popoli, che progressivamente mutano la fisionomia caucasica, occidentale, in lineamenti orientali, dagli occhi a mandorla; e poi si ammira la Taiga, l’incredibile foresta siberiana in una delle regioni più inospitali del mondo. Qui di inverno si toccano facilmente i 50 gradi sottozero e si trova anche il lago più profondo e capiente della terra: il Baikal. L'arrivo è a Vladivostok, praticamente dopo avere attraversato per il lungo tutto il continente Asiatico.
Per entrare in Russia bisogna essere muniti di visto, a dire il vero l’unico “problema” nell’organizzazione del viaggio. Per essere sicuri e non rischiare nulla è meglio avviare le pratiche almeno un mese prima della partenza; in caso non riusciate a procurarvi il documento non sperate nella clemenza dei doganieri, inflessibili e alquanto severi. Ci sono numerosi tipi di visto, ma per la maggior parte dei viaggiatori sarà sufficiente munirsi di visto turistico valido fino a un massimo di 30 giorni dalla data di ingresso nel paese. Per soggiorni più lunghi bisogna richiedere il visto per affari.
Periodo migliore per un viaggio? Molti viaggiatori prediligono l’inizio dell’estate e l’autunno per partire alla volta della Russia, anche se parlando di un paese così esteso non esiste un periodo più indicato di altri in senso generale. Partendo d’inverno il paese assume il suo aspetto più caratteristico, con la neve che imbianca città e campagne e le temperature quasi sempre sotto lo zero. Il disgelo primaverile comincia a partire dalla fine di marzo, quando lo scioglimento della neve può causare qualche problema agli spostamenti sulle strade, mentre le prime nevicate si verificano generalmente tra ottobre e novembre. Chi ha intenzione di visitare la Siberia e l’estremità orientale del paese tenga presenta che giugno e luglio sono funestati dalla presenza di un gran numero di insetti e zanzare.
La Russia confina con ben 13 paesi e presenta collegamenti aerei e marittimi con decine di nazioni in tutto il mondo. La maggior parte del traffico aereo internazionale fa riferimento agli aeroporti moscoviti di Sheremetyevo-2 (SVO) e Domodedovo (DME), ma molti voli atterrano e partono anche dal Pulkovo-2 (LED) di San Pietroburgo. Una volta a terra si tratta di scegliere il mezzo di trasporto più indicato a seconda del tipo di spostamento da affrontare; per viaggi lunghi verso la Siberia è consigliabile prendere voli nazionali, a meno che non siate intenzionati a provare le emozioni della transiberiana, mentre per tragitti più brevi si può contare su numerose linee di autobus a lunga percorrenza e sui marshrutky, minibus piuttosto veloci che costano poco più degli autobus.