Con le sue colline coperte di boschi e le sue tranquille vallate, la Moldavia rivaleggia con molte altre più inflazionate località turistiche europee in quanto a ricchezza del folklore, bellezze naturali e specialità gastronomiche. Lo stato, nel quale lo stipendio di un cittadino medio è inferiore a 51 euro mensili, conta all’incirca 5.750.000 abitanti, un numero molto cresciuto negli ultimi anni.
Già parte del principato di Moldova, a partire dal 1812 la regione fu oggetto dell’occupazione di russi, romeni e poi ancora sovietici, fino al 1991 anno in cui la Moldavia si dichiarò indipendente. Oggi lo stato è una repubblica parlamentare (ufficialmente Republica Moldova), in cui si parla il rumeno (anche se viene anche indicato come moldavo è praticamente identico), ed è dotato di una propria valuta, il Leu Moldavo. Gli attuali confini della repubblica ricalcano quelli della precedente repubblica socialista sovietica, nata nel 1940, così che lo stato confina con la Romania a sud e ad ovest, con l’Ucraina a nord e ad est.
Dal punto di vista morfologico, il territorio del paese, che coincide grossomodo con la Bessarabia, un’estesa area pianeggiante compresa tra i fiumi Prut e Nistro, si presenta pianeggiante o tutt’al più intervallato da colline di modesta altezza che difficilmente superano i 400 metri e che rappresentano la parte terminale della piattaforma sarmatica, verso la quale digradano i Carpazi. Il punto più alto del paese si trova nella parte centrale, a nord-ovest della capitale Chisinau, dove si erge un’altura che raggiunge i 430 metri di altitudine. La parte settentrionale della Moldavia è prevalentemente ricoperta di foreste ed in parte dedicata all’agricoltura, specializzata nella coltivazione di diverse specie di cereali.
Com’è accaduto a molti paesi dell’Europa orientale, la Moldavia è stata suddivisa e contesa tra varie nazioni nel corso della sua lunga storia. Il paese, oggi indipendente con il nome di Republica Moldova, superati i duri anni di occupazione zarista, la prepotenza del periodo di sottomissione alla Romania ed i tragici eventi della Prima Guerra Mondiale, che tuttavia lo lambirono solamente, fu assoggettato dall’Unione Sovietica nel 1924. La Seconda Guerra Mondiale fu ben più drammatica per gli abitanti della regione, molti dei quali furono deportati nei campi sovietici in Siberia. La stessa sorte toccò ad altre decine di migliaia di cittadini al termine del conflitto, tra il 1949 ed il 1952, e solo a partire dalla seconda metà degli anni ’80 la politica di Michail Gorbaciov rese meno dure le angherie alle quali la Moldavia fu sottoposta fino a quel momento. Nel 1989 fu creato il Fronte Popolare Moldavo, apripista verso l’indipendenza raggiunta nell’agosto del 1991.
E’ raro che la Moldavia venga nominata su riviste, giornali e televisioni. Di questa nazione senza sbocco sul mare, scarsamente visitata e generalmente sconosciuta si parla ben poco, troppo poco considerano quanto di bello questo paese riserva: paesaggi bucolici, monasteri rupestri, divertimenti, gente cordiale e fiumi di delizioso vino locale. Una vacanza in Moldavia nasconde dunque decine di attrattive in grado di sorprendere e di meravigliare turisti che, magari, in precedenza non conoscevano neanche l’esatta ubicazione dello stato.
La capitale è Chisinau, una metropoli di quasi 720.000 abitanti situata nella parte centrale del paese. Passeggiando per le strade della città non sembra proprio che Chisinau sia la capitale di uno dei paesi più poveri d’Europa, viste le macchine di grande cilindrata, i ristoranti di lusso ed i vestiti alla moda dei giovani che camminano baldanzosi lungo i viali costeggiati dai negozi.
La pianta cittadina è tipicamente sovietica, con strade dritte distribuite a griglia. La stazione ferroviaria si trova in Aleea Garii, a cinque minuti a piedi dal centro. I luoghi d’interesse turistico non abbondano, rendendo Chisinau una città piacevole da girare nel complesso, da scoprire strada facendo, senza fossilizzarsi troppo su quel museo o quell’architettura. Purtroppo del centro storico rimane poco a causa dei bombardamenti subiti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Le principali attrattive sono: la Porta Sacra, conosciuta anche come l’Arco di Trionfo di Chisinau; il Parcul Catedralei, dominato dalla Cattedrale Ortodossa; il Palazzo del Governo; il Palazzo del Parlamento; il Palazzo Presidenziale; e la Gradina Publica Stefan cel Mare si Sfint, il parco pubblico più grande della città.
La giornata più importante dell’anno è il 14 ottobre, giorno in cui Chisinau celebra la sua Giornata Cittadina, un evento poco distante dalla neo-nata Festa del Vino, in calendario per le prime settimane di ottobre. I visitatori si stupiscono sempre di quanto sia vivace la città, in particolare durante le ore notturne, con decine di locali aperti fino all’alba.
Nelle vicinanze della capitale si trovano la maggior parte dei vigneti della Moldavia, tutte mete ideali per piacevoli gite all’insegna del buon vino e del divertimento. Straseni, in particolare, posta 25 chilometri a nord-ovest di Chisinau, è rinomata per la qualità dei suoi vini bianchi frizzanti, prodotti in questa località fin dagli anni ’70. Altrettanto importante in campo enologico è Ialoveni, 10 chilometri a sud della capitale, dove si trova la Vinuri Ialoveni, un’azienda vinicola rinomata per il suo ottimo sherry chiamato Heres.
Parlando di vigneti, un luogo imperdibile della Moldavia è Milestii Mici , di fatto la più grande azienda vinicola sotterranea del mondo. Si trova ad una ventina di km a sud da Chisinau, e vanta una rete di gallerie, delle vere e proprie strade sotterranee, che coprono un totale di 250 km di tunnel, e er questo motivo la località è stata inserita nel Guinness dei Primati. Non male anche la Cantina Cricovia con anch'essa delle importanti gallerie sotterranee che scendono fino a 100 metri di profondità, e si estendono su di un totale di ben 125 km
Un’altra importante città è Tiraspol, al confine di sud-est con l'Ucraina, la seconda della Moldavia per numero di abitanti, il centro amministrativo della Transnistria, una regione secessionista della Moldavia, dichiaratasi indipendente nel 1990 ma ancora senza alcun riconoscimento a livello internazionale. Il centro cittadino è senza dubbio il più grande museo all’aperto del mondo dedicato al comunismo in stile sovietico, con decine di architetture emblematiche degli anni di occupazione russa.
Poco a nord troviamo Il monastero Tipova che è ben noto per essere stato il rifugio per le popolazioni cristiani nel 13° secolo, durante l'invasione dei Tartari . Il sito si trova lungo le rive incontaminate del fiume Dniestr e vicino alle magnifiche cascate del fiume Tipova
La terza città più estesa del paese è invece Balti, un insediamento di 176.000 abitanti posto 150 chilometri a nord-ovest di Chisinau. Prima di raggiungerla è d'obbligo una sosta al Manastirea Curchi e la sua " collina magnetica ". Questo monastero rupestre offre una vista panoramica di un lago così come deii giardini ben curati . Ci vogliono circa 45 minuti di guida a nord di Chisinau, per raggiungere questa meravigliosa attrazione.
Balti è un importante centro industriale dove la lingua più parlata è il russo e non presenta particolari attrattive turistiche. Sessanta chilometri a est di Balti, sulla sponda occidentale del fiume Dnestr, si trova la cittadina di Rezina, nei pressi della quale si erge il Monastero Ortodosso di Saharna, fondato nel 1495, mentre la chiesa in uso oggi, situata in una piccola vallata, risale al XIX secolo.
Altre città da vedere sono: Bendery, talvolta chiamata anche Bender, una cittadina tranquilla situata sulla riva occidentale del fiume Dnestr; Orhei, nei pressi della quale sorge la ben più interessante Orheiul Vechi, il più importante sito archeologico della Moldavia, interamente scavato nella parete di una vasta rupe calcarea. Questa località si trova a circa 60 chilometri a nord-est di Trebujeni; Soroca, la “capitale” rom del paese, la cui attrattiva più nota è la Fortezza di Soroca; e Comrat, il capoluogo della Gagauzia.
Il clima della Moldavia, pur presentando caratteristiche tipiche di un clima continentale, è fortemente influenzato dalla vicinanza del Mar Nero. Gli inverni sono comunque rigidi, con temperature al di sotto dello zero anche nei valori massimi in gennaio e febbraio, mentre le estati sono gradevoli, con le massime diurne del mese di luglio che superano stabilmente i 20 gradi. Nella parte meridionale dello stato, soggetta allo spirare dei caldi venti sukhoviei, le temperature estive possono superare anche i 40 gradi. Le precipitazioni non sono certo abbondanti e risultano essere comprese tra i 300 mm di pioggia delle province meridionali, ed i 650 mm della parte collinare centro-settentrionale.
L’unico aeroporto della Moldavia si trova a Chisinau, 14,5 chilometri a sud-est del centro, uno scalo che gestisce soltanto voli internazionali. Per muoversi all’interno del paese si può fare affidamento sugli autobus e sui treni, che corrono su una linea nazionale recentemente ricostruita, moderna ed efficiente tanto quanto una qualsiasi rete ferroviaria occidentale.