Viaggio avventura in Algeria: le città algerine e il Sahara tra Tamanrasset e Djanet

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Condividi Enrico Montanari

Dopo anni difficili, con una guerra civile che ha insanguinato il paese isolandolo dal mondo, lentamente l'Algeria sta tornando ad essere meta dei viaggiatori da tutto il mondo (consigliata la cautela!), perchè qui l'esperienza di Africa e del deserto ritrova la sua vera essenza.
L'Algeria ha un territorio vastissimo, ma in gran parte desertico. Quasi tutta la popolazione si concentra nella parte settentrionale che si affaccia sul Mediterraneo. Qui le zone collinari e montuose della catena dell'Atlante hanno visto succedersi civiltà e dominazioni che si alternate nei corsi dei secoli. Per esempio a Aïn Tagourirt si trovano testimonianza pre-romaniche ben conservate, mentre a Tipaza (Tipasa) sulla costa, a un ora da Algeri si possono ammirare le rovine di una città romana, come per il resto anchre a Timgad e Djemila che si trovano all'interno, sugli altopiani dell'Atlante con rovine affascinanti anche perchè inserite in un magnifico contesto ambientale.

Dopo i romani l'Algeria ha visto le dominazioni Berbere e Arabe e ci sono belle città da vedere: il complesso di Ghardaia con 5 cittadine immersi in un palmeto grandioso, El-Oued la città delle cupole uno splendido esempio di architettura del deserto, El Kala con il viallaggio in splendida posizione sulla costa e Kherrata a oltre 2.000 m di quota, punto di accesso per le omonime magnifiche gole.

Quasi tuttii pacchetti turistici indicano però il Sahara come meta principale della vacanza in Algeria, e non solo per ragioni di sicurezza: il Sahara algerino è magnifico con montagne sfiorano i 3.000 metri, grandi campi di dune, oasi e canyon dimenticati. Il deserto sabbioso prende il nome di Erg e in Algeria ci sono due grandi aree coperte dalle dune di sabbia: il grande erg orientale e il grande erg occidentale. Quest'ultimo è vastissimo ed è superato unicamente dal grande deserto Libico. Qui si trova Timimoun, una cittadina fantastica con case costruite di fango rosso che si sovrappongono l'una contro l'altra quasi a difendersi del calore del Sahara. Questa è una vera e propria porta del deserto da dove partire per avventurarsi verso le magie del sud dell'Algeria.

Le piste che da Adrar conducono al massiccio dell'Hoggar passano da In Salah, altro villaggio costruito con il fango. La strada prosegue poi verso sud-est fino ad arrivare a Tamanrasset, la città d'ingresso al magnifico massiccio dell'Hoggar (Ahaggar ). Quando milioni di anni fa l'africa si scontrò con l'europa creando le Alpi, il contraccolpo spaccò le rocce del Sahara lasciando uscire i magmi che hanno formato i vulcani dell'Hoggar, ormai spenti ma che formano uno scenario grandioso proprio nel mezzo del Sahara.
Tamanrasset è una grande cittadina sahriana, con circa 40.000 abitanti è forse la città Tuareg più grande del mondo, molto dinamica con un mercato giornaliero di grande fascino.

Con a disposizione un fuoristrada 4x4 e una guida esperta, si può provare a raggiungere Djanet attraverso l'aspro massiccio dai mille colori. Nota per il turista: d'obbligo è la visita a l'Hermitage Foucauld un monastero a 2500 metri di quota da dove si possono ammirare i tramonti e le albe, forse più belle della terra!
Djanet vi accoglierà con il suo grande palmeto, ed è un posto piacevole dove fare tappa. Ma la sua importanza nasce per le pitture rupestri ritrovate a Tassili N'Ajjer, dei veri capolavori assolutamente da non perdere. I dipinti hanno circa 8.000 anni e rappresentano scene di caccia nella savana, si perchè allora il Sahara era una grande savana, con alberi e fiumi, prima che il clima cambiasse, trasformandolo nel più grande deserto del nostro pianeta.

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