La Repubblica Democratica del Congo, conosciuta anche come Congo Belga o Congo Kinshasa, è uno dei due stati dell’Africa centro-occidentale che prendono il nome dal secondo fiume più lungo del continente dopo il Nilo. Ufficialmente nota come Zaire dal 1971 al 1997, la Repubblica Democratica del Congo confina con la Repubblica Centrafricana a nord, il Sudan a nord-est, l’Uganda, il Burundi, la Tanzania e il Ruanda ad est, lo Zambia e l’Angola a sud, la Repubblica Popolare del Congo e l’Oceano Atlantico ad ovest. A causa dell’instabilità politica che lo contraddistingue da molti anni, il paese accoglie pochissimi turisti, la maggior parte dei quali troverà notevoli difficoltà anche a causa dell’arretratezza delle infrastrutture e dei servizi.
La storia del Congo è purtroppo segnata da numerosi drammatici fatti di sangue. Abitata da circa 10.000 anni, la regione dell’odierna Repubblica Democratica del Congo conobbe i primi europei nel XV secolo, quando alcuni esploratori portoghesi sbarcarono sulle sue coste. Verso la metà del XIX secolo l’egemonia sul paese cadde in mano belga, tanto che nel 1908 Leopoldo II lo inserì tra le colonie facenti capo a Bruxelles con il nome di Congo Belga. Da quell’anno in poi, anche a causa del conseguente massiccio afflusso di europei in cerca di fortuna, la situazione politica e sociale della regione cominciò a peggiorare, sfociando il 30 giugno 1960 nell’indipendenza del Congo, ottenuta anche grazie agli ingenti sforzi compiuti da Patrice Emery Lumumba, poi giustiziato dal Movimento Popolare per la Rivoluzione guidato da Mobutu Sese Seko nel 1961. Da qui in avanti a farla da padrone è stata la sostanziale ingovernabilità di un paese spaccato in più fronti e lacerato da conflitti interni dei quali purtroppo non si vede ancora la fine.
La capitale della Repubblica Democratica del Congo è Kinshasa, fino al 1966 conosciuta come Leopoldville, la terza area metropolitana più popolosa dell’Africa dopo quelle de Il Cairo e Lagos. Dal punto di vista geografico, la città si trova a 280 metri di quota sulla riva sinistra del fiume Congo in corrispondenza del Pool Malebo, quasi di fronte a Brazzaville, capitale della Repubblica del Congo. La maggior parte degli oltre 9.000.000 di abitanti vive nei miseri sobborghi ai margini della città, mentre il centro è caotico e sostanzialmente povero di attrattive turistiche. Tra le cose più interessanti spiccano il caratteristico artigianato locale, la vita notturna molto animata e la variegata scena musicale, ma passeggiando per le strade di Kinshasa occorre fare massima attenzione ed essere prudenti, così da scongiurare ogni rischio per la propria incolumità. Una volta che avrete terminato la visita alla capitale, il consiglio è quello di recarsi all’area di Chutes de Lukia, presso la quale si trovano alcuni splendidi laghi naturali dove è anche possibile fare il bagno ed una sorta di orfanotrofio per i bonobo, una specie di grandi scimmie antropomorfe più comunemente conosciute come scimpanzé nani.
Altre località da vedere sono: Kinkole, sede di un folkloristico mercato del pesce fatto realizzare da Mobutu nel pieno di una campagna di “autenticità africana” per onorare i pescatori del paese; Goma, una piccola cittadina gravemente danneggiata dall’eruzione del Mount Nyiragongo dove ha sede il campo base delle forze ONU impegnate in Congo; e Kisanto, resa celebre dalla presenza di un giardino botanico tra i migliori del continente, impreziosito da una collezione di alberi centenari provenienti da tutto il mondo, oltre che da una serie di fiumi balneabili che rappresentano un’occasione d’oro per rilassarsi per qualche giorno.
Detto delle città, le principali attrattive turistiche della Repubblica Democratica del Congo sono legate alla sua natura incontaminata ed ai suoi fantastici parchi nazionali, alcuni dei quali sono stati inseriti dall’UNESCO tra il Patrimonio dell’Umanità. Gran parte del bacino centrale del fiume Congo è occupato dal Parco Nazionale del Salonga, il cui nome deriva da quello di uno dei più importanti affluenti del grande fiume. L’area settentrionale del parco è dominata da ampie praterie, mentre scendendo verso sud si incontra un’intricata foresta pluviale popolata da centinaia di specie endemiche, molte delle quali a rischio estinzione. Spostandosi ad est ci sono i parchi nazionali di Kahuzi-Biega e dei Monti Virunga. Il primo, esteso in un’area montuosa al confine col Ruanda, è contraddistinto dalla presenza dei vulcani spenti Kahuzi, che supera i 3.300 metri di altitudine, e Biega, ed è popolato da più di 200 esemplari di gorilla di montagna, mentre il Parco Nazionale dei Monti Virunga si trova poco più a nord del precedente e presenta scenari paesaggistici molto diversi tra loro, con paludi popolate da ippopotami che fanno da contraltare a picchi montuosi imbiancati di neve. Nel nord-est del paese si trova il Parco Nazionale del Garamba, quasi interamente occupato dalla savana, dove vivono elefanti, giraffe, rinoceronti bianchi e decine di altre specie rare.
Se si eccettuano le regioni degli altipiani e quella costiera, mitigata dall’influsso della corrente di Benguela, il clima del paese è caldo e umido, con temperature medie annue comprese tra 25 e 28 gradi nella depressione centrale. Le precipitazioni sono particolarmente scarse lungo la costa, mentre tendono ad aumentare procedendo nell’entroterra, dove arrivano a superare i 1.500 mm di pioggia nella parte settentrionale, ed i 1.250 mm in quella meridionale. La stagione in cui conviene partire è ovviamente quella secca, che varia a seconda che ci si sposti al di sopra o al di sotto dell’equatore; in particolare, a nord le piogge sono particolarmente insistenti da aprile a novembre, a sud da ottobre a maggio.
Da diversi capoluoghi africani, tra cui Abidjan, Bujumbura, Douala, Johannesburg, Lagos e Nairobi, partono ogni giorno voli diretti a Kinshasa, mentre la Air France mette in comunicazione la capitale congolese con Parigi. Date le dimensioni del paese, il pessimo stato delle infrastrutture ed i pericoli che si corrono muovendosi via terra, il modo migliore per spostarsi all’interno dei confini della Repubblica Democratica del Congo è volare, anche se spesso si avrà a che fare con aerei antidiluviani e all’apparenza non troppo sicuri. In alternativa si può prendere un treno o noleggiare un’automobile, ma il modo più pittoresco di conoscere la regione è attraversarla su una delle chiatte che navigano da Kinshasa a Kisangani lungo il corso del fiume Congo.