Nonostante il Ghana non sia ritenuto uno dei paesi africani più affascinanti, e nemmeno la sua capitale Accra spicchi per qualche bellezza in particolare, quasi tutti i visitatori che vi trascorrono qualche giorno non si pentono della scelta. Dal punto di vista geografico, il Ghana si affaccia poco a nord dell’equatore sulla costa centro-occidentale del continente e confina con la Costa d’Avorio ad ovest, il Burkina Faso a nord, il Togo ad est e il Golfo di Guinea a sud. La cosa che stupisce maggiormente è l’innata ospitalità della popolazione che, pur vivendo in condizioni non certo idilliache, è estremamente cordiale e disponibile nei confronti dei turisti. Le attrattive principali sono rappresentate dagli oltre 330 chilometri di costa bassa e sabbiosa, dai numerosi parchi nazionali, dalle sue peculiarità culturali e dal clima tropicale, quindi caldo per tutto l’anno.
All’inizio del XV secolo le coste dell’odierno Ghana furono raggiunte dai primi coloni portoghesi, che avviarono immediatamente la costruzione di diverse fortificazioni lungo il litorale. A causa della presenza di alcuni giacimenti d’oro, ma soprattutto per via della redditizia tratta di schiavi con l’America, i traffici commerciali dai porti locali aumentarono considerevolmente, attirando anche inglesi, olandesi e danesi. A prendere il controllo della regione furono gli inglesi, contro i quali crebbe un odio viscerale da parte delle tribù indigene, osteggiate ed umiliate dall’amministrazione fino al 1957, anno in cui il paese si dichiarò indipendente. Il seguente declino economico e le svariate parentesi di governi militari hanno flagellato il Ghana per oltre 50 anni, ma pare che il periodo peggiore sia ormai alle spalle.
Capitale e città più grande e popolosa del paese, Accra è un crogiuolo di etnie, colori ed emozioni nel quale convivono il caos metropolitano tipico di un insediamento produttivo di oltre 2.000.000 di abitanti e la flemma prettamente africana di parte degli abitanti. Gli occidentali che passeggiano per le strade del centro di Accra sono pochi, tanto che la città ha conservato intatte alcune piacevoli tradizioni tra cui quella del mercato, che si tiene ogni giorno al Makola Market, pullulante di venditori di batik e perle di vetro, ed al Kaneshie Market, dove tutti e cinque i sensi saranno rapiti da distese di spezie ed altre specialità culinarie. Il cuore pulsante di Accra è Independence Square, un’enorme piazza affacciata sul mare sostanzialmente priva di attrattive architettoniche, ma caratterizzata da una grande valenza simbolica. Da qui si scorge l’Osu Castle, il complesso più antico del centro, dove attualmente ha sede il governo nazionale, mentre nei dintorni di Nkrumah Circle si concentra la rinomata movida notturna della capitale. Raggiungendo la costa e proseguendo verso est si incontreranno diverse belle spiagge sabbiose, tra cui Coco Beach e Nungua.
La magnifica regione costiera del Ghana, che si estende per 550 chilometri dalla Costa d’Avorio fino al Togo, è un luogo ideale per rigenerarsi grazie ai benefici effetti del sole e confrontarsi con alcune nitide tracce del passato. L’area è infatti disseminata di rovine di fortilizi coloniali, le cui origini sono legate a filo doppio con il commercio dell’oro e la tratta degli schiavi. Provenendo da Accra la prima spiaggia degna di nota è Kokrobite Beach, un lungo tratto di sabbia bianca poco distante dall’omonimo villaggio diventato una sorta di istituzione tra viaggiatori zaino in spalla. Noto anche come meta per il surf, il pittoresco centro di Fete sorge invece su un’altura lungo il tratto costiero tra Accra e Winneba; circa 5 chilometri più a ovest, a Senya Bereku, si trova l’imponente Fort Good Hope, costruito dagli olandesi nel 1702. Da non perdere, infine, Anomabu, le cui spiagge non hanno rivali nel paese per via della sabbia dorata e delle molte risorse che offre ai surfisti.Proseguendo lungo la costa si arriva a Cape Coast, una delle località culturalmente più significative del continente africano. Questa ex capitale della colonia britannica, che i portoghesi avevano battezzato con il nome di Cabo Corso, è stata un tempo il più grande centro dell’Africa occidentale per la tratta degli schiavi che, nel periodo dei traffici più intensi, venivano convogliati qui anche da altri paesi come la Nigeria e il Burkina Faso. Oggi Cape Coast è una tranquilla cittadina dedita prevalentemente alla pesca pervasa da un’atmosfera artistica, ossigenata dalle rigeneranti brezze marine e lambita dall’incessante incalzare delle onde. Numerosi sono i bar e i ristoranti di ottimo livello, mentre sono molti i visitatori che scelgono la città come base di partenza per l’esplorazione del Kakum National Park o per le spiagge situate più a sud.
Le cittadine gemelle di Takoradi e Sekondi formano il terzo centro urbano più grande del Ghana. La prima, la più popolosa delle due, non era che un piccolo villaggio di pescatori fino a quando fu scelta per la realizzazione del primo porto marittimo del paese per la pesca d’altura, mentre Sekondi vanta alcune attrattive storiche degne di nota tra cui Fort Orange, costruito dagli olandesi nel 1640 ed attualmente occupato da un faro. Circa 30 chilometri ad ovest di Takoradi ci sono Busua e Dixcove, un’incantevole coppia di villaggi che occupa un delizioso tratto costiero affacciato sull’Atlantico e orlato di spiagge, distese di conchiglie e palme dal fusto slanciato.
Circa a metà strada tra Akwidaa e Princes Town si incontra Cape Three Points, la punta più meridionale del Ghana, rinomata meta di surfisti, nonché luogo dove, al largo della costa, sono recentemente stati scoperti giacimenti petroliferi. Su questo stretto lembo di terra si infrangono alcune delle onde più belle di tutta l’Africa occidentale, accompagnate da fresche brezze. Nell’entroterra, a un paio di chilometri dalla costa, si estende la lussureggiante Cape Three Points Coastal Reserve, che ospita una popolazione di scimmie Diana, una specie in pericolo di estinzione, oltre a non meno di 150 specie di uccelli. Nei dintorni ci sono poi le cittadine di Princes Town, sovrastata dalla cima di un’altura dall’omonimo Fort Princes Town, fondato dal principe Federico Guglielmo di Prussia nel 1683, e Axim, fiancheggiata da spettacolari spiagge rocciose e sede del Fort San Antonio, il secondo forte più antico della costa ghanese, essendo stato costruito dai portoghesi nel 1515.
Come se fosse una calamita, la parte centrale del Ghana esercita un’attrattiva alla quale è difficile resistere. Questa regione collinare è infatti la culla della civiltà ashanti, una terra di laghi, fitte foreste e villaggi di antichissime tradizioni. Kumasi, la seconda città del paese, nonché residenza storica della famiglia reale ashanti, delimita la punta di un itinerario triangolare che collega la costa fino alla capitale Accra. Il cuore di Kumasi è il vasto mercato Kejetia, il più grande dell’Africa occidentale, che pulsa ad ogni ora del giorno come fosse un insieme di strumenti a percussione. Di notevole spessore è anche l’offerta museale della città, presso la quale si possono visitare il National Culture Centre, un complesso immerso nella tranquillità e circondato da ampi giardini nel quale merita soprattutto il Prempeh II Jubilee Museum, il Manhyia Palace Museum, dove ammirare un’ampia raccolta di manufatti appartenuta alla famiglia reale accompagnata da suggestive foto d’epoca, l’Armed Forces Museum, che merita per la straordinaria collezione di bottini di guerra accumulati dalla West Africa Frontier Force, ed il Kumasi Hat Museum, che ospita un’inedita raccolta di cappelli comprendente feltri a tesa larga, sombreri, pagliette e bombette.
Non distante da Kumasi si può accedere alla Bobiri Forest Reserve, una riserva istituita per proteggere un tratto di foresta vergine la cui attrattiva principale è il Bobiri Butterfly Sanctuary, che ospita più di 300 specie di farfalle e un arboreto. Se anche non riuscite a vedere le farfalle, consolatevi assaporando la serenità e la bellezza che contraddistinguono questo luogo, a sua volta vicino al Boabeng-Fiema Monkey Sanctuary, che collega i due villaggi gemelli di Fiema e Boabeng ed accoglie migliaia di scimmie. Sempre per quanto riguarda istituzioni di carattere naturalistico, una citazione la merita il poco visitato Digya National Park, che comprende 3.500 chilometri quadrati di terreno umido, giungla e palude. Nel parco vivono diverse popolazioni di elefanti della foresta, leopardi e lamantini in pericolo di estinzione.
Il capoluogo del Ghana settentrionale è Tamale che, con i suoi lunghi viali pianeggianti, sembra essere stato concepito appositamente per girarvi in bicicletta. Se il nord del paese è il granaio del Ghana, Tamale è il cuore della sua cucina, dato che se riuscirete a sopportarne le temperature elevate, scoprirete una città generosa di cibi squisiti, fascino e passionalità. Non a caso il centro della vita è il mercato centrale, facilmente riconoscibile in quanto sormontato da un’alta antenna radiofonica che si erge nei pressi dell’autostazione STC. In questa regione si trova il parco nazionale più grande del paese: il Mole National Park, in gran parte costituito da savana pianeggiante dai riflessi aranciati, con tratti di foresta e torrenti che scorrono tra gli alberi. Larabanga, a 4 chilometri di distanza dai confini del Mole, rappresenta un buon punto di partenza per la visita anche per via della presenza dell’affascinante moschea di fango in stile sudanese.
Migrando nella parte orientale del paese si nota la suggestiva cittadina di Akosombo, costruita agli inizi degli anni ’60 per ospitare le maestranze impegnate nella realizzazione della diga che, con lo sbarramento delle acque del Volta, ha creato il bacino artificiale più grande del mondo. 75 chilometri a nord-est c’è Ho, una piacevole località che offre un ambiente sereno e tranquillo dal quale partire in esplorazione alla regione. Poco lontano merita una visita Tafi-Atome, attorno alla quale gli stessi abitanti hanno istituito una riserva col fine di tutelare i cercopitechi monache che vivono nella foresta circostante e che essi considerano sacri. Spostandosi verso Hohoe non si possono non vedere le Wli (Agumatsa) Falls, che scrosciano da un precipizio di 40 metri e ospitano una colonia formata da mezzo milione di pipistrelli.
Il Ghana festeggia le ricorrenze musulmane di Eid al-Fitr, al termine del Ramadan, e Eid al-Adha, entrambe determinate dal calendario lunare. Eventi e manifestazioni di diverso genere sono frequenti per tutti i mesi dell’anno. Tra le tante ricordiamo la Festa di Fetu Afahye, che si tiene a Cape Coast il primo sabato di settembre, la Festa del Bakatue di Elmina, il primo martedì di luglio, la Festa del Fuoco dei dagomba a Tamale e a Yendi, le cui date variano a seconda del calendario musulmano, e varie celebrazioni akan che si tengono nel corso di tutto l’anno. La festività più famosa, tuttavia, è l’Aboakyer, o “Festa della Caccia all’Antilope”, che si celebra a Winneba durante il primo fine settimana di maggio.
Il clima è tropicale e quindi generalmente caldo e umido, anche se a seconda dell’altitudine e della distanza dal litorale si notano profonde differenze. Il mese meno caldo è marzo, mentre quello con la temperatura media più elevata è agosto, quando si registrano in media 26 gradi. Nella parte settentrionale del paese la stagione delle piogge coincide coi mesi tra marzo e settembre, durante i quali si verificano precipitazioni molto forti ed è più alto il rischio che si formino cicloni tropicali, a differenza del resto del Ghana in cui le piogge si concentrano tra aprile e giugno e tra settembre e novembre. Con l’inoltrarsi della stagione secca comincia a spirare l’Harmattan, un torrido vento sahariano accompagnato da lunghi mesi di siccità.
L’aeroporto internazionale più grande e meglio servito del paese è l’Aeroporto Internazionale di Kotoka, situato appena al di fuori del centro di Accra e collegato anche a diverse capitale europee. Per quanto concerne i trasporti via terra, autobus, taxi e pick-up effettuano un servizio regolare con le frontiere di Costa d’Avorio, Burkina Faso e Togo, mentre per muoversi entro i confini nazionali conviene prenotare sui mezzi VanefSTC, attualmente gestiti da Greyhound, che mettono in comunicazione tutte le maggiori località del paese. Ogni giorno il lago Volta è solcato dalla Yapei Queen, una nave che trasporta passeggeri da Akosombo a Yeji, impiegando quasi 24 ore per coprire gli oltre 200 chilometri che separano le due località.
Per l'ingresso nel paese è necessario il passaporto avente validità residua di almeno tre mesi per effettuare un viaggio in Ghana. Informazioni o modifiche a tale norma possono essere ottenute presso le Rappresentanze diplomatiche del Paese in Italia o un’agenzia viaggi. Nel caso di viaggio con un minore, si ricorda che la normativa italiana prevede come obbligatorio il passaporto individuale del giovane; si raccomanda comunque di contattare una Questura italiana e gli uffici diplomatici del Paese per ottenere informazioni adeguate ed aggiornate. Anche il visto è necessario, ed è richiedibile presso l’Ambasciata ghanese in Italia.
La valuta posseduta al momento dell’ingresso nel Paese deve essere dichiarata alla dogana. Chi viaggia con cani o gatti deve presentare il certificato di buona salute degli animali, rilasciato non oltre i 10 giorni antecedenti l’arrivo e un certificato di vaccinazione contro la rabbia rilasciato nel Paese d’origine. E’ inoltre richiesto il permesso d’importazione, ottenibile dall’Ufficio della salute animale (Chief Veterinary Officer - Animal Health Division, P.O.B. M 161 - Accra) almeno 14 giorni prima dell’arrivo.
Il Ghana è da considerarsi abbastanza sicuro, tuttavia il tasso di microcriminalità è in aumento. Si evitino quindi gli spostamenti notturni, le zone isolate e le aree periferiche delle città e si adottino le comuni norme di prudenza. Numerose sono le truffe ai danni di stranieri al fine di estorcere denaro, perpetrate tramite internet. Le abitazioni sono generalmente dotate di sistemi di protezione e hanno solitamente un servizio di vigilanza. E’ buona norma avere con sé i documenti lasciando una copia in luogo sicuro, e si suggerisce di contattare l’Ambasciata italiana ad Accra all’arrivo per comunicare i propri recapiti nel Paese.
Le sanzioni per l’uso e la detenzione di droghe sono dure, così come i reati contro la persona o la morale. Si noti che l’omosessualità è considerata un reato contro la morale pubblica. I reati di natura sessuale ai danni di minori sono puniti con pene molto severe e si ricorda tali reati sono perseguibili anche in Patria al rientro, in base alle leggi italiane. In caso di problemi con le Autorità di Polizia si consiglia di informare l’Ambasciata o il Consolato italiano nel Paese per ottenere la dovuta assistenza.