Quest'area del pianeta è da sempre considerata come la culla dell'umanità; abbiamo infatti testimonianze certe che qui vivessero i primi ominidi nonché, milioni di anni prima, anche i dinosauri. In epoca più recente - si parla comunque di 3000 anni fa- qui si spostarono i bantu insediandosi in pianta quasi stabile in una delle loro lente migrazioni. Siamo all'interno della Rift Valley, la spaccatura della crosta terrestre che segna il tentativo di separazione del corno d'Africa dal resto del continente. Lungo questa depressione si sono creati i più grandi laghi d'Africa, e qui troviamo il gigantesco Lago Malawi, chiamato anche lago Niassa, che separa la nazione dalle vicine Tanzania e Mozambico. Copre oltre un decimo della superfice del Malawi, e rappresenta il terzo lago d'Africa e il settimo del mondo, per dimensioni, uno dei più profondi con oltre 700 metri di acqua dolce, un serbatoio idrico veramente importante.
Il Malawi degli ultimi secoli invece ha visto l'arrivo dei tumbuka, dei phoka e dei maravi, avvicendatisi successivamente con gli yao e alcuni gruppi zulu; tutto questo intrecciarsi di etnie può dare una vaga idea di cosa sia la nazione oggi. Se i primi europei esplorarono in parte queste zone nel XVII secolo, fu soltanto nel XIX secolo che iniziarono a lasciare un segno sulle popolazioni locali. Fu lo scozzese David Livingstone ad addentrarsi nel cuore dell'attuale Malawi con lo scopo di portare il cristianesimo alle popolazioni che qui vivevano, ed in seguito molti altri missionari seguirono il suo esempio. Gli ultimi anni dell'Ottocento videro la concorrenza spietata delle potenze coloniali europee contendersi il territorio a discapito del popolo africano; con l'inizio del XX secolo iniziarono così le rivolte locali, soppresse però dalle autorità. E' soltanto nel 1964 che l'allora Nyasaland - colonia britannica - ottiene l'indipendenza con il nome Malawi. Da lì a breve inizia la dittatura di Banda, che si protrae per quasi trent'anni, fino alle prime elezioni multipartitiche del 1994. La storia recente è purtroppo segnata da gravi crisi economiche e carestie che hanno messo in ginocchio il paese; nel 2006 è stata approvata a livello internazionale la cancellazione del debito del Malawi per tentare di risollevare in parte le sorti di questo paese.
Chi avesse l'opportunità di entrare nel territorio nazionale via terra dalla remota zona settentrionale, si troverebbe subito immerso nello spettacolo della natura degli altipiani o delle spettacolari montagne che fanno da cornice a spiagge deserte. Procedendo da nord, il primo posto che vale la pena di esplorare è il Nyika National Park con le sue praterie e valli incontaminate da percorrere alla ricerca degli animali selvatici; non sembrerà neanche di essere in Africa, quanto piuttosto in una qualche zona estremamente curata dell'Europa. Certamente chi si reca in Malawi deve amare la natura, ed è per questo che non dovrebbe rinunciare neanche ad una visita più a sud alla Vwaza Marsh Wildlife Reserve; qui l'osservazione degli animali, ed in particolare degli ippopotami e dei coccodrilli immersi nelle paludi, così come delle “parate” di elefanti o dei branchi di bufali che si spostano, è un'esperienza unica. Come tappa intermedia tra i due parchi nazionali è possibile fermarsi per un giorno nella deliziosa cittadina di Livingstonia alla scoperta delle prime missioni, per conoscere un po' di storia locale.
Scendendo più a sud, sempre sulla sponda del Lake Malawi, la fantastica località di Nkhata Bay, è l'ideale per abbandonarsi alla vita da spiaggia in un ambiente quasi caraibico. Tra snorkelling, escursioni nelle colline circostanti, feste e bancarelle, questo è un vero paradiso per chiunque, ma soprattutto per i viaggiatori più giovani. Da qui è inoltre possibile prendere un traghetto per Likoma Island, a ridosso della sponda mozambicana del lago, ma ancora territorio del Malawi.
Chi è alla ricerca di relax, spiagge e sole troverà ottima anche la località di Cape Maclear, molto più a sud rispetto a Nkhata Bay e più indicata per le famiglie.
Nella zona centrale del Malawi però vale la pena di fermarsi e di avventurarsi nel Viphya Plateau, che si presenta come un surreale susseguirsi di foreste, valli e picchi di granito e boschi, all'interno dei quali gli animali trovano il proprio habitat ideale. In questo spettacolo naturale è possibile organizzare escursioni, arrampicate sulla roccia e giri in mountain bike. Poco più a sud sorgono invece la Nkhotakota Wildlife Reserve ed il Kasungu National Park, ulteriori oasi protette dove ammirare la fantastica fauna locale ed avventurarsi in escursioni o safari; nel secondo, viste le caratteristiche ambientali, è più facile avvistare gli animali, mentre il primo è più adatto ad escursioni a piedi. La zona centrale del Malawi ospita anche la capitale Lilongwe, che non offre particolari attrazioni se non il mercato principale e l'animata vita nell'Old Town. La città è però anche il possibile punto d'inizio del viaggio (o eventualmente di partenza verso altre destinazioni) per quanti viaggino in aereo all'interno dell'Africa.
La zona meridionale del paese invece si presenta come la più popolata, ma ancora in grado di offrire un ottimo contatto con la natura; ospita infatti quello che è considerato il più bel parco nazionale, ossia il Liwonde National Park, dove vi è la possibilità di effettuare escursioni in canoa nelle paludi ed avvistare ippopotami e coccodrilli, per non parlare delle colonie di rinoceronti ed elefanti che abitano questo territorio. Per le stesse ragioni si dovrebbe visitare anche la Majete Wildlife Reserve o, nell'estremità meridionale del paese, la meno frequentata Mwabvi Wildlife Reserve. I più sportivi e gli amanti del trekking non potranno però lasciarsi sfuggire l'opportunità delle impegnative scalate al Mt.Mulanje, con i suoi oltre 3000 metri di quota la più alta montagna del Malawi. Si può optare per diversi circuiti da percorrere o per uno dei suoi sentieri di salita verso una delle vette. Esistono anche alcuni rifugi in quota, ma occorre registrarsi per tempo, per essere sicuri di non ricevere un rifiuto una volta arrivati.
Il trekking può esser organizzato al meglio sostando nei giorni precedenti a Mulanje, principale cittadina della regione ai piedi della montagna.
Raggiungere il Malawi è piuttosto semplice, sia che si decida di farlo via terra sia in aereo. Nel primo caso le frontiere con lo Zambia, il Mozambico e la Tanzania sono attraversabili senza grossi problemi in autobus o minibus, purché in possesso del passaporto avente almeno sei mesi di validità residua; in aereo invece - non esistendo collegamenti diretti con l'Europa - si deve necessariamente fare scalo in Kenya, Etiopia o Sudafrica. Esiste anche un modo più spettacolare di entrare nel paese, ed è facendolo in battello attraverso il lago, partendo dalla sponda mozambicana.