Il Ciad è un enorme paese nella zona settentrionale dell'Africa centrale, grande all'incirca quattro volte l'Italia; il territorio, prevalentemente semidesertico, è diviso in tre regioni climatiche. La zona nord del paese è costituita dal deserto del Sahara, che occupa il 40% della superficie globale della nazione e dove le temperature possono facilmente toccare i 45°C , mentre spostandosi verso sud ci si inoltra nella savana (Sahel) prima di raggiungere le terre meridionali più fertili – e decisamente più popolate – dove si trova anche la principale riserva d'acqua del territorio, ovvero il Lago Ciad.
Non si conosce molto dei grandi regni esistenti in questa terra nell'antichità, se non che i Kanem dominavano la regione e che le coste del lago erano un'importante tappa carovaniera nelle rotte transahariane; le prime notizie giunte in Europa del paese risalgono infatti al XIX secolo. Il Novecento è stato caratterizzato da tensioni ed instabilità politiche e religiose: se nel nord l'influenza araba ha di fatto stabilito una maggioranza musulmana, nel sud vivono prevalentemente i crisiani e animisti. Nel 1975 un colpo di stato ad opera di un'organizzazione musulmana appoggiata dalla Libia diede il potere al Fronte di Liberazione Nazionale del Ciad, che tuttavia non seppe gestirlo adeguatamente a causa di divisioni interne.
Le occupazioni militari libiche nel nord del paese si ripeterono fino a metà degli anni Ottanta, quando con l'intervento congiunto statunitense e francese le truppe di Gheddafi furono definitivamente sconfitte, anche se violenze e massacri – a tutti gli effetti una sanguinosa guerra civile – si sono perpetrati fino alla fine degli anni Novanta; nel 2005 infine, è stata la volta della guerra contro il Sudan a suggellare il tormento di una nazione che non riesce a trovare pace fin dalla Seconda Guerra Mondiale.
Le attività economiche principali della regione sono la coltivazione del cotone – che viene quasi interamente esportato – e lo sfruttamento di alcune riserve di minerali che negli ultimi tempi hanno attratto numerosi investitori stranieri, mentre l'agricoltura è per lo più di sussistenza, anche a causa della siccità che attanaglia il Ciad e da una desertificazione sempre maggiore; lo stesso lago ha visto ridursi drasticamente la propria capacità ed in buona parte della sua estensione è addirittura possibile camminarvi sopra.
La capitale N'Djamena si sviluppa sulle rive del fiume Chari nei pressi del confine con il Camerun ed è una città polverosa ma moderna, divisa idealmente in due parti; quella amministrativa – o europea – che è la maggiore, ed una più tradizionale. Ad essere sinceri N'Djamena non offre quasi niente ai turisti, immersa com'è nei propri problemi socio-poiltici e nelle infinite battaglie a cui i vari presidenti e ribelli la espongono da decenni; sono infatti tuttora visibili edifici crivellati di pallottole ed altri segni della guerra, ma a quanti si trovassero a transitare per le sue strade si consiglia comunque una visita al Grande Mercato, caotico e colorato cuore della vita cittadina. Particolarmente consigliati sono anche i ristoranti locali, che propongono un vasto assortimento di piatti tipici.
Spostandosi a sud-est verso il confine con la Repubblica Centrafricana si incontra Sarh, una località apparentemente calma e tranquilla; situata nel Ciad meridionale, la seconda città del paese offre in realtà una vivace vita notturna ed è particolarmente adatta ad essere visitata in bicicletta, anche grazie ai numerosi negozi che affittano mezzi a due ruote. Il principale luogo d'interesse turistico è probabilmente il Museo Nazionale, a cui chi fosse interessato potrebbe aggiungere una sosta alla cattedrale e ad alcune moschee presenti in città.
Moundou è invece una cittadina che si trova a circa quattrocento chilometri sud della capitale ed anche qui le attrazioni non sono certamente molte, soprattutto considerando le sue ridotte dimensioni, ma può essere un ottimo luogo di sosta durante il viaggio in cui dedicarsi allo shopping o per fermarsi a bere una birra di produzione locale (la più famosa a livello nazionale, prodotta proprio in città, è la Gala).
Abeche è una località dall'area orientale situata nella regione del Ouaddai; i suoi stretti vicoli, i vecchi mercati e gli edifici in rovina conferiscono a questa città nel deserto un fascino particolare nonché uno dei luoghi più caratteristici dell'intero paese; sempre nel deserto, ma più a nord rispetto ad Abeche, si trova invece Fada, un'oasi nei pressi del Guelta d'Archei, il famoso e suggestivo bacino idrico – tra i più famosi dell'intero Sahara – le cui acque sgorgano dal sottosuolo. Fada è famosa soprattutto per le sue caratteristiche formazioni rocciose e per le pitture rupestri che si trovano negli immediati paraggi.
Sempre in tema di natura, una tappa imperdibile di un viaggio in Ciad è sicuramente costituita da una visita ai Monti Tibesti, abitati storicamente dalla popolazione Toubou. Quest'aspra a regione del Ciad settentrionale è dominata da alcuni vulcani inattivi; la cima più alta supera ampiamente i 3400 metri sul livello del mare e la località principale è Bardai, che conta all'incirca cinquemila abitanti. Qui, tra le altre attività, si tengono anche appassionanti gare di cammelli.
Raggiungere il Ciad in aereo dall'Europa è possibile solo via Parigi, collegata settimanalmente a N'Djamena; a quanti si trovassero già in Africa si segnalano invece diversi collegamenti con la capitale, in particolare da Congo, Etiopia e Repubblica Centrafricana.
I collegamenti terrestri sono generalmente soggetti ad interruzioni e blocchi a seconda delle tensioni militari in atto nel paese; attualmente sono vivamente sconsigliate – ammesso che siano aperte al traffico – le zone di confine con il Sudan e la Libia dove si possono incontrare anche campi minati. In generale sono comunque sconsigliati gli spostamenti notturni sulle strade extraurbane, da effettuarsi in ogni caso – anche durante il dì – con un fuoristrada; si ricorda a tal proposito che non esiste una rete ferroviaria nazionale.