Zimbabwe, alla scoperta dei suoi parchi e delle cascate Vittoria

Mostra tutte le foto » Zimbabwe

Condividi Enrico Montanari

La Repubblica dello Zimbabwe è un paese dell'Africa meridionale incastonato tra Zambia, Mozambico, Sudafrica e Botswana che ospita una popolazione di circa tredici milioni di persone.

Storicamente i primi abitanti dello Zimbabwe (denominazione risalente a poco più di trenta anni fa) erano probabilmente popolazioni seminomadi che furono presto soppiantate dall'invasione dell'etnia bantu attorno all'800 d.C. Successivamente i karanga, gli antenati degli odierni abitanti del paese – i shona – svilupparono un'importante civiltà basta sul commercio dell'oro e dell'avorio, grazie ai porti presenti sulla costa dell'attuale Mozambico.

L'impero Monomotapa – un grande stato centralizzato – sorse a principio del XIV secolo, e si espanse rapidamente arrivando ad inglobare numerose popolazioni e terre prima di dividersi nel XVII secolo, soppiantato dall'invasione di popolazioni guerriere; in quella stessa epoca giunsero anche i primi europei, in particolare alcune spedizioni portoghesi dalle coste dell'Oceano Indiano. Nei secoli successivi le migrazioni, le colonizzazioni, lo sfruttamento minerario nonché quello della schiavitù cambiarono totalmente il volto del paese, fino a quando, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, iniziarono a diffondersi le prime idee di indipendenza tra i coloni bianchi, rivendicando una propria autonomia dalla madrepatria britannica; nacque così la Rhodesia del Sud, che si mantenne tale fino agli anni Sessanta, quando fu dichiarata una vera e propria indipendenza, prima dell'ulteriore passo che ha portato alla nascita dello Zimbabwe nel 1980 sotto la presidenza di Robert Mugabe. L'avvento del nuovo millennio, per ciò che concerne l'attualità, ha portato con sé una crisi economica e politica dal quale la nazione sta tentando di risollevarsi a fatica .

Chi decide di spingersi fin quaggiù è certamente un amante della natura selvaggia e dell'avventura; più che le città, ciò che più richiama l'attenzione dei (pochi) turisti che scelgono lo Zimbabwe sono infatti i parchi naturali o la possibilità di entrare in contatto con le diverse etnie che vi abitano. Il paese è caratterizzato da altipiani e montagne, nonché da valli attraversate da impetuosi fiumi, particolarmente indicati anche per la pratica del rafting; se nelle montagne il trekking è l'attività preferita dai visitatori, immersi in paesaggi vergini, nei Parchi Nazionali sono imperdibili gli avvistamenti dei grandi mammiferi africani (elefanti, leoni, pantere, bufali, rinoceronti bianchi, tra gli altri) o degli impressionanti coccodrilli che vivono a ridosso dei fiumi.

Dopo aver visitato la capitale Harare ed i suoi caratteristici musei – senza dimenticare gli eleganti giardini – i mercati e le colline circostanti, si può pensare di intraprendere l'avventura spostandosi verso Bulawayo, la seconda città del paese per importanza e dimensioni. Questo è un ottimo punto di partenza per visitare le vicine rovine di Khami, risalenti ad oltre cinquecento anni fa e situate a circa 20 km in direzione ovest rispetto a Bulawayo.

Il Parco Nazionale di Hwange (conosciuto anche come Parco Nazinale Wankie) è la principale riserva naturale del paese, sia per dimensioni che per varietà di animali che la popolano. Gli amanti della natura e dell'escursionismo si possono qui dedicare alle camminate nei sentieri ben tracciati che conducono ai luoghi ideali per gli avvistamenti degli animali: nel parco vivono, tra gli altri, gnu, giraffe, zebre, alci africane e numerose specie di uccelli. L'area di Hwange è situata a 120 chilometri sud-ovest rispetto alla prima meta turistica del paese e, per esteso, una delle più spettacolari della Terra: le Cascate Vittoria (Victoria Falls).

La loro fama è data oltre che dal primato di essere le cascate più grandi del pianeta, anche dalla straordinaria spettacolarità del paesaggio in cui sono immerse e a cui danno vita; esse sono visitabili con varie modalità, incluso un volo in aeroplano o una più classica crociera un battello sulle acque del fiume Zambesi.

Il nome locale delle cascate è “Mosi-oa-Tunya”, ed il muro d'acqua che si riversa ininterrottamente nella gola dello Zambesi è largo più di 1700 metri, saltando da un'altezza che raggiunge i 107 metri, per un totale di 550.000 metri cubi d'acqua di portata al minuto. Ovviamente la spettacolarità del sito è strettamente legata alla stagione in cui lo si visita; durante la stagione di maggiore portata d'acqua – da febbraio a maggio – la nuvola di goccioline d'acqua che si alza dal fondo della cascata supera ampiamente i 400 metri d'altezza, con picchi del doppio in certi casi; nonostante la suggestione di tale spettacolo, durante la stagione di piena le visite sono molto più difficoltose e proprio a causa della nube d'acqua che si alza la visibilità è alquanto ridotta; in questi casi la camminata sulla passerella opposta per ammirare le cascate comporta di fatto una doccia obbligata... Nella stagione secca il minimo di portata annuale si ha generalmente in novembre, quando la massa d'acqua è ridotta a circa un decimo rispetto al picco massimo di aprile. L'intera area delle Cascate Vittoria è stata saggiamente dichiarata Parco Nazionale e Patrimonio dell'Umanità, in modo da preservarla dall'eccessiva commercializzazione; esiste tuttavia una città – Victoria Falls town – che sorge ad est delle cascate, servita da un aeroporto con collegamenti nazionali ed internazionali dove giungono aerei provenienti da Namibia e Sudafrica.

Il soggiorno nello Zimbabwe è consentito per un massimo di novanta giorni presentando un passaporto in corso di validità ed il visto d'ingresso del paese africano; per raggiungere il paese ci si può affidare ai voli diretti da alcune capitali europee come Londra, Amsterdam, Ginevra o, per quanti si trovassero già nel continente, da diverse importanti città africane.
Nello Zimbabwe esistono due aeroporti internazionali; oltre al già citato Victoria Falls International Airport, l'altro grande scalo del paese è l'Harare Airport, nella capitale, ma per voli interni si può considerare anche l'aeroporto di Bulawayo.

Il clima di questo stato africano è regolato dal monsone invernale: tra novembre e marzo cadono le piogge più abbondanti, e la stagione risulta più calda ed afosa. Le massime si alzano verso i 30°C (lo Zimbabwe è in massima parte su altipiani) e si possono avere fino a 13 giornate di pioggia in un mese. le temperature più elevate si raggiungono nel sud-est della nazione. Il periodo migliore per un viaggio è quindi la nostra estate. Da giugno a settembre il clima è secco e ventilato, le temperature scendono a valori di 23-24 °C e di notte può fare freddo, con minime di-6-8 °C, nello zone di collina e montagna.

Per spostarsi via terra, infine, è vivamente consigliato il noleggio di un fuoristrada – ricordando che nel paese la guida è a sinistra – o in alternativa ci si può muovere con i treni e gli autobus in servizio tra le principali città.

Seguici anche su