Maldive, cosa vedere e cosa fare tra i suoi atolli

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Condividi Gianluca Galanti

Avete presente le immagini da cartolina o da dépliant turistico, quei luoghi paradisiaci con mare cristallino e sabbia bianca, dove le palme fanno capolino in mezzo ai bungalow e la principale attività dei fortunati visitatori è quella di bere l'acqua di cocco direttamente dalla noce appena aperta con il machete? Ecco, è più o meno questo ciò che riservano le Maldive alle migliaia di turisti che ogni anno si spingono fin quaggiù per godersi un po' di relax.

È vero, il costo di un viaggio alle Maldive è comunque importante, ma ultimamente i prezzi sono un po' più accessibili rispetto al passato, tanto che molti viaggiatori indipendenti, zaino in spalla, hanno cominciato a scegliere le isole per le proprie vacanze.

L'arcipelago delle Maldive è composto da circa 1200 isole ed isolotti raggruppati in 26 atolli corallini nel mezzo dell'Oceano Indiano, a sud-ovest dell'India e dello Sri Lanka.
Gli atolli sono disposti da nord a sud lungo una fascia di circa 800 chilometri, ma solamente una parte di questi sono abitati e solo 10 sono aperti al turismo; la scelta è tuttavia talmente ampia che anche tornandoci più e più volte si potrebbe sempre visitare qualche nuova isola.

Storia

Non si hanno molte informazioni storiche riguardo alle Maldive dell'epoca preislamica, ma pare certo che fossero una meta strategica delle rotte commerciali nell'Oceano Indiano già quattromila anni fa. Ciò che invece sappiamo con certezza è che nel 1153 la religione musulmana venne introdotta nelle isole, dove fino a quel momento la gente seguiva le fede buddhista.
L'Islam è ancora oggi la religione ufficiale e caratterizza molti aspetti della società; alcuni grandi cambiamenti a livello politico e sociale negli ultimi anni hanno però creato una nuova apertura nei rapporti tra la popolazione e le migliaia di turisti che soggiornano negli atolli. In particolare, la realizzazione di un sistema di traghetti pubblici per gli spostamenti tra le isole e la creazione di sempre più numerose guesthouse hanno permesso agli stranieri e ai maldiviani di entrare reciprocamente in contatto nonché di abbassare il costo medio di una vacanza alle Maldive.

Gli atolli di Malé

La capitale Malé è il fulcro della vita locale: si tratta di una città che occupa per intero un'isola di 5 km² ed è il motore economico e politico del paese. Si tratta di una città densamente abitata (oltre centomila abitanti) con grattacieli, locali e negozi i cui ritmi fanno da contraltare alla vita placida nei resort degli atolli vicini e lontani.
Malé è soprattutto il luogo d'arrivo dei voli internazionali ed il cuore logistico per spostarsi sulle altre isole. Vi si può trascorrere una giornata visitando la Hukuru Miskiy (Old Friday Mosque) – la più antica moschea del paese, costruita nel 1656 -, il Museo Nazionale o la National Art Gallery, ma anche uno dei mercati di prodotti tradizionali o intrattenervi in un teashop, ma se siete alle Maldive vi interesserà molto probabilmente la vita di mare.

Ecco allora che nell'infinita lista di isole che compongono il paese, diventa assolutamente impossibile fornire una panoramica completa dei siti e delle attrazioni da scoprire.
Possiamo però dare alcune indicazioni generali: a parte la capitale, il resto del paese non offre attività culturali o vita mondana, ma d'altro canto su praticamente ognuna delle quasi 1200 isole troverete spiagge paradisiache, punti d'immersione tra pesci tropicali, scogliere coralline e squali dalle pinne bianche che nuotano nel reef. Insomma, non c'è di che lamentarsi, considerando che in alcuni casi si può addirittura avere un'isola tutta per sé.

L'atollo più vicino alla capitale è quello di Malé Nord (North Malé), famoso per i suoi siti d'immersione e per la bellezza delle sue spiagge.
Tra le località più visitate dai turisti ci sono le isole di Huraa, Dhiffushi e Himmafushi, tutte popolate da meno di mille abitanti, dove è possibile entrare in contatto con la vita quotidiana delle persone del luogo.
A Himmafushi, oltre ai negozi di souvenir, si può camminare abbandonando la strada principale e e raggiungendo un villaggio tradizionale oppure scegliere di camminare sulla lingua di sabbia che collega l'isola a Gaamaadhoo, un'isoletta famosa tra i surfers per il suo Jailbreak, un break righthand davvero spettacolare. Ad Asdu, un'isoletta dotata di un unico spartano resort, si respira un'aria genuina ed informale che fa sentire i suoi ospiti come a casa.

Malé Sud (South Malé) si trova invece immediatamente a sud del canale Vaadhoo Kandu, un braccio di mare che lo separa da North Male.
Anche qui non si contano i punti d'immersione tra i coralli e le possibilità di rilassarsi completamente in uno dei numerosi resort che costellano le isole.
Maafushi è la maggiore isola di South Male e le tante guesthouse che hanno aperto in quiesti anni l'hanno trasformata in una tappa fondamentale per i viaggiatori indipendenti, anche perché un efficiente servizio di traghetti pubblici la collega in sole due ore alla capitale Male.

L'atollo di Ari

Più a ovest, l'atollo di Ari è uno dei più famosi delle Maldive: è composto da 81 isole (solo 18 sono quelle abitate) ed è diviso tra North e South Ari.
Ari è particolarmente rinomato tra i sub di tutto il mondo, grazie ai suoi fondali eccezionali ed in particolare per l'opportunità che offre di nuotare con gli immensi squali balena lungo la barriera corallina nel lato esterno, soprattutto a Hammerhead Point e Dhidhdhoo Beyru. Esistono diverse zone censite come aree marine protette nonché alcuni punti determinati (Halaveli Wreck e Fesdu Wreck) dove è possibile immergersi per andare a scoprire i relitti di alcune navi.

Gli atolli meridionali delle Maldive

Analogamente, nei cosiddetti atolli meridionali (Vaavu, Meemu, Faafu e Dhaalu, tra gli altri), pur registrandosi meno presenza turistica rispetto ad Ari o Male, è cresciuto negli anni il numero di persone che arrivano per scoprire gli aspetti più tradizionali della vita maldiviana. Non mancano ovviamente decine di punti perfetti per lo snorkelling, come ad esempio Fotteyo, nell'atollo di Vaavu, oppure opportunità di escursioni sull'isola di Nilandhoo, dove si trovano alcune rovine interessate da scavi archeologici.

Gli atolli settentrionali

Negli atolli settentrionali (Haa Alifu, Haa Dhaalu, Lhaviyani, Shaviyani, Noonu) l'atmosfera è invece diversa, perché il turismo di massa non è ancora arrivato e solo alcune isole hanno dei resort; nelle altre ci si può magari addentrare nella vita quotidiana locale affittando una guesthouse. Alcuni di questi sono particolarmente piccoli e difficilmente accessibili dai turisti per mancanza di collegamenti aerei, per cui l'unico modo per raggiungerli è spostarsi con i traghetti.
Nuovamente, immersioni ed escursioni nei villaggi sono quanto gli atolli possono offrire. L'isola più interessante dal punto di vista storico-culturale è Utheemu, una delle tante che compongono Haa Alifu. Qui nacque il sultano Mohammed Thakurufaanu nel XVI secolo, e oggi è possibile visitare il suo palazzo-museo a lui dedicato.

L'UNESCO ha dichiarato Riserva Mondiale della Biosfera l'atollo di Baa nel 2011. La ragione di questo riconoscimento risiede nella stupefacente biodiversità delle sue acque – in particolare a Hanifaru Huraa – dove vivono coralli, squali balena, mante e altre infinite specie marine. Ovviamente le immersioni sono il fiore all'occhiello del turismo di Baa. Il canale Hani Kandu separa l'atollo di Baa dall'altrettanto meraviglioso atollo di Raa.

Quando andare alle Maldive

Le stagioni alle Maldive sono fondamentalmente due: quella umida – da maggio a novembre – e quella secca, che va da gennaio a marzo, dipendenti entrambe dai monsoni.
L'alta stagione è quella compresa tra dicembre e febbraio, dove si registrano poche piogge ed il cielo è praticamente sempre sereno.
La bassa stagione, che corrisponde al periodo delle piogge più insistenti, è quello che va da maggio a novembre; i prezzi sono generalmente più bassi, tranne ad agosto quando si risollevano improvvisamente.

Per maggiori informazioni e per scegliere quando andare alle Maldive rimandiamo al nostro articolo dedicato al clima nell'arcipelago.

Informazioni utili

Gli atolli hanno tutti nomi un doppio nome: quello tradizionale e quello amministrativo, quest'ultimo generalmente molto più semplice da pronunciare del primo. È bene tenere presente questa cosa quando, magari guardando una cartina, non vi raccapezzerete.
In generale, la lingua ufficiale è il Dhivehi, ma l'inglese è comunque compreso e parlato nelle zone turistiche.

L'Islam è la religione praticata alle Maldive, e questo richiede ovviamente alcuni accorgimenti per i turisti in viaggio tra lle isole; l'uso di alcolici non è consentito al di fuori dei resort e alle donne è richiesto un abbigliamento rispettoso delle usanze locali, soprattutto nelle zone meno turistiche o nei villaggi tradizionali. A Malè, la capitale, è invece normale anche per le donne locali camminare in strada senza velo.
Ricordiamo che in tutte le spiagge è vietato il nudismo.

È bene avere con sé denaro contante – possibilmente in piccoli tagli – per effettuare i pagamenti quotidiani. Dollari ed euro sono generalmente accettati nelle zone turistiche, mentre la rufiyaa è la moneta nazionale (1 euro = circa 17 rufiyaa).

Segnaliamo che le prese elettriche alle Maldive sono diverse d quelle italiane e per questo è bene avere un adattatore in grado di risolvere agevolmente l'incompatibilità delle nostre spine con le prese locali. La tensione è sempre di 230 V, per cui non occorre acquistare anche un convertitore, ma comprare un adattatore universale prima del viaggio, spendendo pochi euro, è sicuramente un ottimo modo per evitare di doverlo cercare una volta in vacanza spendendo anche di più.

Ulteriori informazioni per preparare la vostra vacanza le potete trovare in questo articolo sui documenti necessari per un viaggio alle Maldive.

Come arrivare alle Maldive

L'aeroporto principale delle Maldive è il Male Ibrahim Nasr International Airport, che sorge a Hulhule, un'isola a 2 km da Male. Dall'Italia esistono collegamenti diretti da Milano Malpensa e da Roma Fiumicino (durata del volo circa 10 ore, fuso orario +4 ore rispetto all'Italia), tuttavia è possibile trovare una serie illimitata di collegamenti anche facendo scalo in molte città europee o asiatiche, ad esempio via Dubai, Abu Dhabi o Doha.
Una volta alle Maldive, se non avete gi spostamenti organizzati dalla vostra agenzia, potete muovervi da soli con i traghetti che si spostano tra le isole o con i voli locali che raggiungono gli atolli più turistici.

Se siete ancora indecisi su quale atollo scegliere per le vostre vacanze, segnaliamo il nostro articolo sugli atolli più belli delle Maldive.

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