Arcipelago di Tonga: in viaggio tra le spiagge più belle del Pacifico

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Condividi Marco Dalmonte

Nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico meridionale 173 tra isole e scogli corallini interrompono l’immensa distesa d’acqua: trattasi dell’arcipelago di Tonga, un angolo di paradiso remoto, ancora largamente inesplorato, il cui fascino magnetico ha pochi uguali in tutto il mondo.
La bellezza del paesaggio di Tonga è straordinaria: spiagge da cartolina bagnate da acque cristalline, magnifici fondali sottomarini e vaste distese di foresta pluviale rendono queste isole una destinazione ideale sia per rilassarsi in riva al mare che per intraprendere avventurose attività sportive all’aria aperta o nelle profondità oceaniche. Malgrado ciò il turismo è una risorsa ancora poco incentivata e l’economia locale è tutt’altro che florida, un vero paradosso per un paese di cotanta ricchezza ambientale abitato da appena centomila persone.

Abitato fin dall’XII secolo a.C., l’arcipelago di Tonga assistette all’ascesa al trono del suo primo re nel X secolo d.C., quando a prendere in mano le redini del paese fu Aho’eitu, il primo Tu’i Tonga. Circa 700 anni dopo, all’inizio del XVII secolo, gli esploratori olandesi Willem Schouten e Jacob le Maire furono i primi europei a toccare il suolo di Tonga, ed in particolare di alcune isole del gruppo delle Niuas. Successivamente, nel 1643, un altro olandese, Abel Tasman, trascorse alcuni giorni a Tongatapu, la maggiore delle isole dell’arcipelago, instaurando anche le prime relazioni commerciali con gli abitanti. Dopo di lui fu il turno del celebre navigatore britannico James Cook, che divenne intimo amico del trentesimo re Fatafehi Paulaho. L’influenza europea cominciò ad intensificarsi verso la metà del Settecento, dando il via ad un’estesa campagna di conversione cristiana nei confronti della popolazione autoctona. Attualmente il paese è animato da un forte desiderio di democrazia, un sentimento letteralmente deflagrato nei disordini che nel 2006 hanno causato la morte di 8 persone nella capitale Nuku’alofa.

La stessa Nuku’alofa, affacciata sulla coste settentrionale di Tongatapu, è l’unica città degna di questo nome presente nell’arcipelago. Su una popolazione complessiva di circa 100.000 abitanti, più di 70.000 risiedono sull'isola e circa 25.000 nel suo capoluogo. Oltre alla capitale, Tongatapu ospita l’aeroporto internazionale, la quasi totalità dei servizi turistici, ma anche splendide spiagge e numerosi siti di interesse archeologico, quali Lapaha e lo Ha’amonga ‘a Maui Trilithon. Una volta atterrati si può cominciare proprio dalla visita della capitale, un insediamento interessante sotto il profilo storico-artistico sebbene piuttosto caotico relativamente ai canoni locali. Da vedere ci sono il Palazzo Reale e diverse chiese interessanti, senza contare il bel Tongan National Centre, il museo imperniato sulla valorizzazione della cultura locale, ed il Talamahu Market, il vivace mercato alimentare dove convergono prodotti dai quattro angoli del regno.

Conclusa la visita a Nuku’alofa, se siete in cerca delle spiagge più belle di Tongatapu vi conviene spostarvi verso la lunga costa sud-occidentale dell’isola. Qui una serie di piccole insenature divise da affioramenti rocciose digrada dolcemente verso limpidi specchi d’acqua, creando le condizioni ideali per una nuotata o semplicemente per prendere il sole distesi sulla sabbia. Le spiagge migliori sono quelle di Keleti Beach e Halafuoleva Beach, mentre al largo, all’altezza della barriera corallina, centinaia di soffioni e geyser naturali alti fino a 30 metri ricordano a chi lo avesse dimenticato la natura vulcanica dell’arcipelago. All’estremità occidentale è da vedere la splendida Ha’atafu Beach Reserve, la riserva naturale che, oltre all’omonima spiaggia sabbiosa e pulita di Ha’atafu, comprende un ampio tratto di barriera corallina popolata da migliaia di pesci variopinti.

Sul versante orientale di Tongatapu, invece, si trova la ‘Anahulu Cave, la grotta più celebre di Tonga, un luogo molto amato dall’atmosfera al limite del soprannaturale pieno di stalattiti e stalagmiti annerite dal fumo della fuliggine lasciata dal continuo andirivieni di turisti. Da non perdere anche la zona di Mu’a, che ospita la maggiore concentrazione di reperti archeologici dell’arcipelago, ed in particolare il trilite di Ha’amonga ‘a Maui (fardello di Maui), considerato uno dei monumenti più suggestivi e interessanti di tutta la Polinesia antica.

Spostandosi nella parte centrale del regno di Tonga si incontrano le isole Ha’apai, un gruppo sostanzialmente incontaminato e poco noto al turismo costituito da 62 isole di cui appena 17 abitate. Gli scenari sono piuttosto monotematici, ma sfidiamo a stancarsi di ammirare distese di palme orlate da candide spiagge deserte bagnate dal mare cristallino. Per raggiungerle si può prendere un volo da Tongatapu diretto al Pilolevu Airport, situato circa 3 km a nord di Pangai, a Lifuka. Quest’ultima è l’isola in cui si concentrano i pochi servizi delle Ha’apai, per il resto sostanzialmente disabitate. Foa, Nukunamo, Ha’ano, Uoleva, ‘Uiha, Tofua e Kao sono solo alcuni dei paradisi naturali sparsi in quest’area di Tonga.

Più noto del precedente è il gruppo delle Vava’u, la cui forma di una gigantesca medusa si ramifica in una serie di tentacoli che ricadono verso sud. A caratterizzarlo sono ben 61 isole circondate da acque turchesi e vaste barriere coralline, ragion per cui proprio le Vava’u sono la destinazione migliore di Tonga per una vacanza all’insegna delle attività acquatiche, dalla vela al surf, dallo snorkeling alle immersioni subacquee. La città più importante è Neiafu, il cui porto, Port of Refuge, è in grado di accogliere fino a 500 imbarcazioni. Al di fuori di essa c’è solo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda le spiagge, la maggior parte delle quali si concentra nella parte meridionale dell’arcipelago come ‘Ano Beach, Hinakauea Beach e Lisa Beach. Tra le isole, invece, ricordiamo Kapa e Nuapapu, entrambe conosciute soprattutto per la presenza di due magnifiche grotte, la Swallows’ Cave (o ‘Anapekepeka) e la Mariner’s Cave, ‘Eua’iki, che vanta un vero e proprio giardino di corallo, e le poco distanti Mounu e ‘Ovalau, accomunate dagli scorci da cartolina.

Infine non resta che passare in rassegna le tre piccole isole vulcaniche conosciute come Le Niuas, situata alle estreme propaggini settentrionali di Tonga, praticamente a metà strada tra le Vava’u e le Samoa. Da queste parte l’atmosfera è ancora profondamente legata alla storia e alle tradizioni del passato, in un luogo in cui la cultura locale appare tutt’altro che tramontata. Le tre isole in questione sono Niuatoputapu, il cui nome è traducibile con “noce di cocco molto sacra”, Tafahi, che tocca i 656 metri di altitudine con il cratere di un vulcano estinto, e Niuafo’ou, ideale per dedicarsi al trekking nell’entroterra verdeggiante.

Per gli abitanti del posto ogni occasione è buona per fare festa e ciascun arcipelago vanta una propria celebrazione annuale a base di danze e musica. La più grande, conosciuta e sentita è l’Heilala Festival di Tongatapu, un evento della durata di una settimana che anima la più grande delle isole di Tonga verso la metà del mese di luglio. Nello stesso periodo, a Nuku’alofa, va in scena il Miss Galaxy Pageant, un eccentrico concorso internazionale per fakaleiti (uomini che si comportano e si vestono da donne).

Il clima delle isole Tonga è prettamente tropicale, sebbene meno caldo e umido rispetto a quello di altri arcipelaghi più vicini all’equatore. La stagione più fresca e meno piovosa va da maggio a novembre, mentre quella più calda e piovosa è compresa tra dicembre e aprile. La temperatura non subisce variazioni sensibili nel corso dell’anno e si attesta mediamente tra 29°C e 23°C in gennaio e febbraio e tra 24°C e 19°C in agosto. Tra dicembre e aprile, specialmente sulle coste delle isole settentrionali, possono abbattersi uragani e tempeste tropicali in grado di paralizzare la circolazione aerea e marittima anche per diversi giorni.

Per quanto concerne i trasporti, le maggiori infrastrutture si concentrano sull’isola di Tongatapu, dove si trova il Fua’amotu International Airport, lo scalo aereo situato 21 km a sud-est della capitale Nuku’alofa. L’aeroporto è servito da voli diretti da/per Fiji, Samoa, Los Angeles, Australia e Nuova Zelanda, oltre naturalmente dai velivoli che coprono il traffico nazionale. Per muoversi tra le isole interne si possono scegliere anche i traghetti, ma il consiglio è sempre di consultare le previsione meteorologiche relative soprattutto al moto ondoso e all’intensità del vento per evitare di trasformare il viaggio in un calvario. Gli spostamenti a terra avvengono soprattutto in taxi e auto a noleggio, mentre i trasporti pubblici sono alquanto inefficienti. Una valida alternativa è rappresentata dalla bicicletta, il mezzo di trasporto ideale per gustare la bellezza di Tonga in tutta calma.

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