L'era spaziale da oggi ha preso veramente una nuova strada, un percorso che inevitabilmente la condurrà fino all'inizio del turismo spaziale. Dopo decenni in cui viaggiare nello spazio era cosa in mano unicamente ai militari, ed agli enti scientifici nazionali come la NASA e sopranazionali come l'ESA, ora lo spazio si è definitivamente aperto ai viaggi finanziati dal mondo industriale privato, ed una nuova frontiera, di cui nessuno ancora sa le definitive potenzialità, si è ufficialmente aperta.
Oggi il primo cargo commerciale, denominato Dragon, è stato lanciato, con successo, verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Per condurre la capsula in orbita intorno alla Terra è stato utilizzato un razzo Falcon 9: vettore e capsula sono una creazione della stessa compagnia privata, la Space Exploration Technologies Corporation, meglio conosciuta con il nome breve di SpaceX. Quello di oggi è stato il secondo volo in assoluto per la navicella Dragon, ma il primo volo per un veicolo spaziale commerciale, con destinazione la Stazione Spaziale Internazionale.
Il lancio è sempre uno dei momenti “topici” di una missione spaziale, ed è proprio nei primi secondi dopo il decollo che le strutture subiscono le sollecitazioni più intense, ma non è l'unica fase a destare preoccupazione: per i tecnici della SpaceX c'è ancora un po' di apprensione in vista, e cioè quando accadrà il momento di aggancio della Dragon alla ISS, che avverrà dopo una lunga fase di avvicinamento. Infatti le manovre richieste per agganciarsi alla stazione orbitante impegneranno il Dragon per circa 4 giorni tra flyby e avvicinamenti graduali.
Seguiremo nelle prossime ore l'evoluzione di questa importante, e prima missione commerciale nello spazio. Certo è che che la più grande attesa è sicuramente quella per i prossimi voli passeggeri, che fra pochi mesi vedranno i primi veri i turisti dello spazio fare debutto su delle navicelle spaziali a proprietà 100% privata. Arrivare nello spazio vuol dire, per tutti, raggiungere la fatidica altezza di 100 km dal suolo: è la cosiddetta linea di Von Karman, l'altitudine considerata come quota minima per potersi considerare in volo nello spazio libero.
La gara su chi per primo porterà un turista ad almeno 100 km di altitudine sembra essere chiusa al momento tra Virgin Galactic e Xcor Aerospace, come ne avevamo parlato in precedenti blog, dedicati al turismo spaziale. Ricordiamo comunque che i turisti spaziali nacquero in realtà nel 2001, ma i 7 viaggiatori che hanno volato nello spazio, lo hanno fatto tramite la navicella Soyuz e non con compagnie private. Il costo poi era risultato davvero proibitivo, con cifre sborsate comprese tra i 20 e i 35 milioni di dollari.
Il costo di una missione a 100 km di altezza, con la Virgin Galactic avrà costi di un centinaio di volte più contenuti.