La sagra della giuggiola nel borgo di Arquà Petrarca

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Condividi Enrico Montanari

02/10/2024

Quando le foglie gialle cadono sui nostri vialetti e il sole inizia ad essere timido, si fa strada dentro di noi quella voglia irrefrenabile di sagra. In Veneto, il borgo di Arquà Petrarca - il paese che Petrarca scelse come ultima dimora - ospita domenica 6 e 13 ottobre 2024 la 44° Festa delle Giuggiole, piccolo frutto appartenente alla categoria dei frutti dimenticati.

Originaria della lontana Siria e introdotta in Italia dai Romani - che la chiamavano Zyzyphum (da cui deriva il dialettale veneto “zizzola”) -, la giuggiola resta un frutto di produzione famigliare e legato quasi esclusivamente all’area dei Colli Euganei. Marrone, simile ad un’oliva, polpa bianca e sapore “subacido-dolciastro” che ricorda il dattero, è ricchissima di vitamina C oltre che piena di proprietà mediche antinfiammatorie.

Tornando alla sagra, quello che colpisce è innanzitutto la sua collocazione: Arquà Petrarca è uno dei borghi più belli del Veneto, fa parte del ristretto club dei “Borghi più belli d’Italia” e rappresenta una scenografia particolare; le bancarelle si snodano infatti dal centro del paese fino alla cima, dove sorge la casa del Petrarca e passeggiare lungo quelle stradine è un’esperienza indimenticabile.

Tutt’intorno case in pietra su cui si inerpicano tralci di viti, porticine affiancate da profumati roseti, giardini segreti da cui sbucano alberi di giuggiole e alberi di rossi melograni ( “L'albero a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno, da' bei vermigli fior”). Arquà è esattamente la ricostruzione in terra di come mi immaginavo da piccola Babilonia e i suoi giardini pensili: un eden sulla terra, un’isola felice.

Le bancarelle espongono naturalmente tutti i frutti di stagione: mandorle, noci, fichi secchi legati in bucoliche ghirlande, uva moscata, zucche, melograni, castagne, funghi...
La regina della festa è la giuggiola, che si può gustare fresca, sottospirito, in marmellata, dentro a torte e biscotti, tra cui i classici zaèti o zaletti ( biscotti tipici con farina di mais e uvetta), nel liquore del posto (il “Brodo di giuggiole”) o nei cioccolatini.

In l'occasione della sagra ci si immerge in un’autentica atmosfera medievale, assaporando le guggiole nelle loro varie declinazioni tra tamburini, sbandieratori, figuranti in costume e il tradizionale mercatino dell'artigianato per le vie del borgo.

Suggerimenti

I consigli di acquisto: le borse fatte con le buste riciclate del caffè, i frutti vari a vostra scelta, una fetta di torta artigianale, gelato all’uva fragola, sughi d’uva da passeggio e giuggiole naturalmente!
I consigli di non acquisto: il “Pan biscotto”, un pane secco che una volta si usava al posto della cena tuffato in un rassicurante caffellatte, viene venduto al sacchetto a un prezzo esagerato.
Il consiglio logistico: raggiungerla al mattino, perché nel pomeriggio è affollatissima.
L’espressione che più s'addice: “Sono andato in brodo di giuggiole!”, ovvero "andare in solluchero, uscire quasi di sé dalla contentezza" (Treccani).

Informazioni, date e programma della Festa delle Giuggiole

Nome: Festa delle Giuggiole
Dove: Arquà Petrarca (Padova).
Date: 6 e 13 ottobre 2024.
Biglietto: ingresso gratuito.
Orari e programma:
Domenica 6 ottobre 2024
Ore 9 Apertura stand
Ore 10 Atmosfere medievali per le vie del borgo con figuranti in costume fino alle 13.
Ore 10:30 Esposizione degli uccelli rapaci di Vanessa sul sagrato della chiesa di S. Maria Assunta.
Esposizione delle bici storiche degli antichi mestieri nell''Oratorio SS. Trinità in Piazza S. Marco.
Ore 15 Esibizione degli Sbandieratori della Città Murata di Montagnana.
Ore 19 chiusura stand.

Domenica 13 ottobre 2024
Ore 9 apertura stand.
Ore 10 atmosfere medievali per le vie del borgo con figuranti in costume fino alle 13.
Ore 10:30 Esposizione degli uccelli rapaci di Vanessa sul sagrato della chiesa di S. Maria Assunta.
Esposizione delle bici storiche degli antichi mestieri nell''Oratorio SS. Trinità in Piazza S. Marco.
Esposizione "L'arte del gioco" (tradizionali giochi in legno) sul sagrato della chiesa di S. Maria Assunta.
Ore 15:30 esibizione della cavalleresca contrada di Monticelli (conclusione alle ore 18).
Ore 18:30 coreografia di tamburini e sbandieratori in Piazza Petrarca.
Ore 19:30 chiusura stand.

Info e contatti: maggiori informazioni sono disponibili sul sito della Pro Loco e sulla sua pagina Facebook.

Come arrivare: Arquà Petrarca si trova 23 km a sud-ovest di Padova e a soli 6 km da Monselice.
Per chi arriva da sud con l'autostrada A13, l'uscita consigliata è quella di Monselice, mentre per chi arriva da nord l'uscita più vicina è quella di Terme Euganee.

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Autore dell'articolo: Silvia Ronconi

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