Turisti su Marte nel 2018? La folle idea di Dennis Tito

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Condividi Enrico Montanari

28/02/2013

Vedere il più grande canyon conosciuto nell'universo, la più alta montagna del Sistema Solare... fantascienza? Sembra proprio di no, dal momento che il primo turista spaziale del mondo, il multimilionario statunitense Dennis Tito, ha svelato i suoi piani per inviare una missione umana con due “turisti spaziali” su Marte e, cosa incredibile, avrebbe l'intenzione di lanciarla entro 5 anni da oggi.

I due viaggiatori spaziali non atterrerebbero sul Pianeta Rosso, e nemmeno dovranno inserirsi in orbita a Marte, ma dovranno compiere, "semplicemente", un cosiddetto Fly by, cioè “sfiorare” Marte per poi compiere il ritorno sulla Terra. Una missione comunque della durata di 501 giorni, che sarebbe possibile grazie ad un conveniente allineamento planetario. Il fautore di questa proposta, Dennis Tito, nel 2001 è stato il primo non-astronauta a volare nello spazio, quando aveva acquistato un posto in una missione russa della Soyuz, trascorrendo una settimana a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

Qualcuno di voi sarebbe disposto a rischiare? Fino adesso infatti le missioni con sonde artificiali su Marte hanno avuto un elevato tasso di fallimenti, solo recentemente migliorato. Si tratta quindi di un tipo di viaggio molto rischioso per l'uomo, difficile da organizzare, al punto che la stessa NASA aveva pensato ad un vago anno 2030, come data in cui l'uomo avrebbe potuto conquistare il Pianeta Rosso. Certo colpisce l'idea che dei turisti possano arrivare da quelle parti entro la fine del 2018! Di certo però la rinuncia all'atterraggio risolve parecchi problemi, e riduce enormemente i rischi della missione!

Dennis Tito, che guida la fondazione Inspiration Mars Foundation, avrà fatto i suoi conti, le tecnologie che possono essere utilizzate per una simile missione sono oggi alla portata di una impresa privata, ma il progetto parte letteralmente da zero e sembra complicato che una tale organizzazione possa essere messa a punto in così poco tempo. Ma, per un attimo, pensiamo che la cosa sia possibile, e allora analizziamo cosa si potrebbe vedere in questa lunga vacanza!

La partenza sarebbe uno dei momenti più eccitanti in assoluto: il decollo vedendo la terra via via rimpicciolirsi, ed alla fine poter cogliere la forma sferica del nostro pianeta potrebbe rappresentare l'emozione più forte, come anche un eventuale passaggio ravvicinato con la nostra Luna. Dopo però il viaggio prevederebbe una lunga fase di volo nel nulla, milioni di km poco meno di un centinaio) trascorsi lontani da tutto e da tutti. Il vuoto del cosmo per circa 6-7 mesi sarebbe difficile da sopportare per chiunque, anche per degli addestratissimi militari, e dubitiamo che la vita a due, in una stretta capsula, possa risolversi in modo non stressante!

Alla fine però la missione raggiunge il Pianeta Rosso: la settimana che precede il transito diventa sicuramente più interessante. Dagli oblò dell'astronave Marte diventa via via più evidente, i dettagli della sua superficie cominciano ad assomigliare a quelli fotografati dai grandi telescopi a terra, il colore dorato del pianeta svela zone chiare e scure, e le bianche calotte polari di ghiaccio secco. Il momento del flyby potrebbe essere emozionante, la possibilità di vedere i vulcani della zona chiamata Tarsis, con il grande Monte Olympus, altro 3 volte l'Everest e largo 600 km, immagini che da sole valgono il viaggio. Anche la Valle Marineris, il canyon gigantesco da fare letteralmente impallidire il Gran Canyon del Colorado, regalerebbe una grande emozione ai due fortunati viaggiatori, che cercherebbero anche di individuare le due lune di Marte, Deimos e Phobos.

Però le emozioni durerebbero, tutto sommato, molto poco, e compiuto il sorvolo per gli astronauti ci sarebbe nuovamente una lunga marcia di avvicinamento alla terra, altri 6-7 mesi di oblio nel vuoto del cosmo, superabili unicamente con la voglia di tornare sulla vecchia e cara Terra... Ne vale proprio la pena?

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