La classifica dei paesi meno visitati al mondo

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Condividi Enrico Montanari

22/04/2013

Francia e Stati Uniti sono, dati alla mano, le nazioni più visitate al mondo, seguiti da nazioni prestigiose come  Spagna e Cina e, sempre nella top ten, anche dall'Italia che si posiziona al 5° posto. Ma all'altra estremità della classifica troviamo invece i paesi “cenerentola”, e cioè che sono evitati dai turisti per vari motivi quali terrorismo, malattie, ma anche costi di viaggio, distanza e burocrazia,oppure per le pessime infrastrutture che rendono scomodo il viaggio in queste nazioni.

Eccovi allora i 10 paesi meno visitati al mondo, non tanto per segnalarvi delle mete da evitare, ma piuttosto per farvi conoscere alcuni paesi che forse, affrontati con lo spirito giusto, possono rivelarsi degli spunti interessanti per i vostri prossimi viaggi. Possiamo anche dire che sia una classifica che bene s'identifica con lo spirito dell'Earth Day, che si svolge oggi in tutto il mondo, dato che molti di questi luoghi, in teoria splendidi, sono anche a rischio ambientale.

10 - Afghanistan, con 17.500 turisti all'anno
Se qualcuno dice che desidera visitare l'Afghanistan per il turismo, in realtà rischia di essere considerato un bugiardo, a cui potrebbe essere negato l'ingresso! Quindi, nel caso, preparate una storia plausibile di copertura che possa convincere le autorità a farvi entrare. L'Afghanistan ha montagne bellissime e selvagge, una cultura millenaria, ma purtroppo è notoriamente infestato da terroristi e banditi. Per il momento è forse meglio desistere dalla tentazione di visitare il paese, almeno fino a quando le cose non diventeranno più normali...

9 - Isole Comore, con 15.000 turisti
Al nono posto troviamo questa meta esotica, anche se gli inconvenienti che affliggono questa nazione sono legati alle fastidiose zanzare che possono portare la malaria, e la mancanza di infrastrutture di base, come i collegamenti aerei ed il trasporto pubblico. Se però ci concentriamo sui lati positivi, scopriamo che alle Isole Comore si può godere di un grande tempo per la vacanza, grazie alla bellissima costa, i mercati vibranti, la gente simpatica e, ovviamente, l'ottimo pesce.

8 – Sao Tomè e Principe: 8.000 turisti all'anno
Questo paese africano è uno dei luoghi più remoti del mondo, con nessun collegamento aereo: per raggiungere questa nazione insulare, potete viaggiare unicamente in nave. Quelle poche migliaia di turisti che provano a raggiungere le nove isole che compongono l'arcipelago di Sao Tomè, vengono però ricompensate da paesaggi naturali indimenticabili, con pittoresche montagne vulcaniche, possenti baobab e spiagge mozzafiato. Dovete però dimenticare l'utilizzo di carte di credito, praticamente sconosciute in questi luoghi incontaminati.

7 - Turkmenistan con 7.000 turisti l'anno (dato del 2007)
Il Turkmenistan ha la reputazione di essere un paese "pazzo" simile alla Corea del Nord, e molti quindi lo evitano, perdendosi però alcuni luoghi veramente spettacolari. Ad esempio il clou per i turisti è la famosa "porta per l'inferno", un cratere che brucia metano, situato nel deserto del Karakum, nei pressi di Darvaza. La fantastica esperienza di vedere questo impressionante fenomeno vale la pena del lungo viaggio in auto e il pernottamento in una tenda, in uno dei luoghi più remoti del pianeta.

6 - Guinea Equatoriale, con 6.000 turisti l'anno
E' quasi impossibile ottenere un visto turistico per questa nazione, ed inoltre non è permesso di fotografare qualsiasi cosa che riguarda il governo, tra cui il palazzo presidenziale. Gli appassionati di curiosità potrebbero essere interessati a sapere che la Guinea Equatoriale è l'unico paese africano dove si parla spagnolo, ma non è proprio un motivo sufficiente a convincere i turisti a compiere un viaggio da queste parti: meglio pensare all'opportunità di poter vedere la foresta pluviale e le numerose specie che vi abitano, compresi i gorilla.

5 - Isole Marshall, con 5.000 turisti l'anno
Luoghi magnifici, ed il loro limite è dato proprio dalla lontananza e dal costo del viaggio davvero proibitivo. I punti forti delle isole sono le spiagge con acque cristalline ed i numerosi atolli veri paradisi per gli appassionati di immersioni. Purtroppo anche gli alloggi alle Marshall sono costosi, deterrente ulteriore al viaggio.

4 - Kiribati, con 4.700 turisti l'anno
Questa nazione di atolli è il paradiso per chi ama gli sport acquatici come pesca, immersioni, snorkeling, o semplicemente per chi ama rilassarsi in spiaggia. Ma arrivare in questa lontana nazione è difficile, in quanto non è ben collegata per via aerea, ed il costo del volo per Kiribati è una scusa valida per rinunciare a questa bella meta.

3 - Tuvalu, con 1.200 turisti l'anno
Gli esperti del clima hanno affermato che l'arcipelago di Tuvalu, nel cuore dell'Oceania, potrebbe diventare la prima vittima del riscaldamento globale ed essere completamente sommerso, se il livello del mare salirà troppo alto per il riscaldamento globale. Addirittura il governo locale sta progettando di acquistare terreni in altri luoghi per migrare la sua gente. Per ora però le isole resistono e offrono le loro magnifiche spiagge bianche, circondate da mari limpidi e palme.

2 - Somalia, con 500 turisti l'anno
Il turismo è afflitto da anni da guerre, governi instabili, estremisti violenti e leggi severe. Solo dei veri appassionati di viaggio possono avere il coraggio di avventurarsi in questa nazione. Sembra però che cose in Somalia abbiano iniziato un poco a migliorare e forse nei prossimi anni il flusso turistico nella magnifica nazione somala potrebbe cominciare a risollevarsi.

1 – Nauru, con solamente 200 turisti l'anno
Se non amate l'affollamento, la Repubblica di Nauru potrebbe davvero fare per voi. Un tempo luogo prospero per i depositi di fosfato, ora l'isola, di appena 21 chilometri quadrati, è in grave crisi economica, presenta un territorio devastato dall'attività estrattiva, rischia di scomparire per i cambiamenti climatici ed è stata dimenticata dal turismo. Nel caso l'Oceano Pacifico riuscisse a sommergerla, saranno in pochi a rimpiangerla. Quei pochi turisti che arrivano fin qua lo fanno per praticare la pesca o compiere immersioni nelle barriere coralline circostanti. E' un luogo simbolo per l'Earth Day, di come non dovrebbe essere trattato il nostro caro pianeta...


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