***** Aggiornamento del 21/06/2013 Il Comitato UNESCO, riunito in questi giornia a Phnom Penh in Cambogia, ha ufficializzato l'inserimento dell'Etna, nell'elenco dei Patrimoni dell'Umanità, diventando così il 48° sito italiano iscritto.
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Una notizia, che non può che fare piacere, ha scosso con un mese di anticipo l'interesse che verrà suscitato dalla prossima riunione dell'UNESCO, in programma in Cambogia, nella capitale Phnom Penh, quando dal 16 al 27 giugno si svolgerà la 37a edizione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Il vulcano più grande d'italia, e sicuramente il più importante d'Europa, l'Etna, verrà inserito tra i Patrimoni dell'Unesco, una vero riferimento naturalistico dell'intero bacino del Mediterraneo.
A darne l'annuncio è stato il nostro Ministero dell'Ambiente, il patrocinatore della sua candidatura, che ha riportato una indiscrezione del Ministero degli Affari Esteri, informato della positiva valutazione del IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) che segnalando la prossima iscrizione alla lista, ha sottolineato l'importanza di questa montagna, per la sua attività pluri millenaria, testimoniata dalle segnalazioni storiche delle sue eruzioni, in corso da più di 2.700 anni. A giugno vi daremo ulteriori dettagli su questo importante successo del nostro territorio italiano.
E ultimamente, forse proprio per celebrare questo importante momento della storia, l'Etna sta avendo una fase piuttosto intensa della sua attività, testimoniata da svariati parossismi che hanno caratterizzato gli ultimi due anni, ma soprattutto l'inizio di questo 2013. In questi quattro mesi si sono avute varie fasi eruttive, oltre una dozzina, se vogliamo intermettenti e discontinue, ma a tratti veramente spettacolari, al punto che sono molti coloro che stanno programmando un vacanza in Sicilia, con la speranza di poter assistere allo show notturno di una reuzione dell'Etna, e scattare delle foto indimenticabili.
Nell'ultimo mese da segnalare le varie fasi di attività del 3 e 12 aprile, la spettacolare eruzione del 18 aprile e il parossismo del 27 aprile, quindi con ben 4 eruzioni in un singolo mese, che hanno fornito uno spettacolo visibile da chilometri di distanza, lungo le coste orientali della Sicilia e della vicina Calabria meridionale. Il rovesco della medaglia sono stati gli accumuli di cenere, che hanno fornito qualche problema locale, ma d'altra parte gl iesperti indicano che gradualmente l'Etna si trasformerà in un vulcano a prevalente attività esplosiva, anche se in fututro lontanissimo da oggi.