La Lituania è ricca di biodiversità, di paesaggi mozzafiato – autentici capolavori della natura – e un'enorme varietà di habitat che comprende paludi, prati, boschi, laghi e stagni, tutti particolarmente adatti al birdwatching. Fino a non troppi anni fa la Lituania era un territorio ancora fondamentalmente sconosciuto alla maggior parte degli europei, ma con l'indipendenza raggiunta nel 1991, sono molti i visitatori che hanno deciso di scoprire il paese; tra loro anche ambientalisti e ornitologi, che sono potuti entrare in contatto diretto con le popolazioni di molte specie di uccelli.
La Penisola di Neringa, in particolare, con le sue dune di sabbia, è una delle mete predilette di molti appassionati, ma non è ovviamente l'unica: esistono infatti numerose paludi e foreste umide con alberi secolari che sono particolarmente adatte al proliferare di alcune specie rare, tra cui il picchio.
Non sono tuttavia i picchi a essere considerati l'animale simbolo della Lituania; questo onore spetta all'elegante e sempre affascinante cicogna; per la precisione si tratta della cicogna bianca, specie della quale sono state censite almeno tredicimila coppie nel territorio nazionale, arrivando così a stabilire il primato come maggiore densità di questa specie nel mondo.
Le cicogne in Lituania
La cicogna bianca è un uccello dalle caratteristiche straordinarie, che può raggiungere i 125 cm di altezza e due metri di apertura alare, a fronte di un peso irrisorio considerate le dimensioni (tra i 2,5 ed i 4,5 kg), e trova il suo habitat ideale in alcune zone dell'Europa centro-orientale; è il caso della Lituania e della vicina Polonia, paesi nei quali vive oltre un terzo della popolazione mondiale di questo stupendo animale.Circa il 30% della Lituania è coperto da foreste, con ampi tratti di foresta umida, uno dei pochi esempi del suo genere in Europa; è esattamente in questo contesto che trovano la propria collocazione non meno di 200 specie di uccelli, alcune delle quali quasi scomparse altrove.
Un'altra grande porzione della Lituania è occupata da terreni agricoli, anche se non sfruttati in maniera intensiva; ciò significa, tra le altre cose, che un terzo del paesaggio agrario è costituito da prati e pascoli, habitat ideale per diverse migliaia di coppie di re di quaglie, ma anche delle cicogne bianche, che sopravvivono in aree di agricoltura tradizionale, soprattutto in prossimità delle zone umide.
Si può dunque affermare che la più meridionale delle repubbliche baltiche sia veramente un luogo speciale per gli uccelli, tanto da ospitare regolarmente almeno tredici specie in pericolo, cinque delle quali vi si riproducono regolarmente, come l'anatra denominata moretta tabaccata, l'aquila di mare, il re di quaglie, il croccolone e il pagliarolo.
Durante il rigido inverno lituano, la cicogna bianca migra in Africa, ma forse non tutti sanno che per i suoi spostamenti questo uccello non vola mai sulle acque del mare; il tragitto classico prevede infatti un percorso sui cieli della Turchia, Siria, Libano, Israele e Palestina prima di raggiungere il continente africano. La ragione di ciò risiede nella loro struttura fisica, e in particolare in quella delle ali, che consentono di sfruttare i flussi d'aria in movimento verso l'alto.
La lunghezza – e soprattutto l'ampiezza – delle ali cattura questi flussi consentendo un volo che si basa, come per gli alianti, esclusivamente sul movimento dell'aria, senza altre forze di propulsione: la resistenza dell'aria a un semplice battito d'ali sarebbe infatti enorme e comporterebbe uno smisurato dispendio di energie.
Nelle ore più calde, e in generale nelle giornate di sole, il riscaldamento della superficie terrestre causa lo spostamento di enormi masse d'aria calda verso l'alto; quando la cicogna incontra questi flussi, può sfruttarli a proprio vantaggio volando per ore senza un solo battito d'ali. È per tale ragione che predilige il sorvolo dei paesi sopracitati, notoriamente caldi e dunque perfetti per lo scopo, per poi proseguire oltre il deserto del Sahara mantenendosi al di sopra del corso del Nilo.
Birdwatching in Lituania
Gli appassionati di birdwatching che ogni anno raggiungono la Lituania per ammirare la migrazione delle cicogne scelgono generalmente la primavera, quando tornano nel paese, o la fine di agosto, quando le cicogne ripartono per l'Africa.Nei mesi compresi tra maggio e agosto si può osservare la “vita comune” di questi uccelli, che vivono nei loro incredibili nidi – alcuni dei quali arrivano a misurare due metri di diametro per tre di profondità – spesso costruiti sui comignoli delle case.
Nelle foreste e nei parchi nazionali – in tutto il paese se ne contano cinque, ma esistono anche diversi parchi regionali – è praticamente ovunque possibile scorgere esemplari delle più numerose colonie di uccelli, mentre per quanto riguarda le cicogne, sono generalmente preferibili le campagne circostanti le foreste; lungo il tragitto che da Vilnius conduce alla foresta di Uzulenis, ad esempio, è spesso possibile avvistarne alcuni esemplari.
Lo stesso vale per il tragitto compreso tra Kaunas e Kaisiadoris, dove si trova la foresta Biestrakiu; anche qui, a fine agosto, è possibile scorgere stormi di cicogne che iniziano la propria migrazione. Sono principalmente le zone centrali del paese quelle dove vi è maggiore probabilità di osservare le cicogne, come ad esempio nei pressi della foresta di Punia.
La Stazione Ornitologica di Ventės Ragas (sito ufficiale) – 66 km a sud di Klaipeda – è un luogo ideale per conoscere gli uccelli del corso del Nemunas; da questa zona, ogni anno, passano almeno un milione di volatili a ogni periodo migratorio. Qui si ritrovano gli appassionati e sono disponibili anche guide in inglese per i birdwatcher che giungono da tutto il mondo.