Nel 2014 la pellicola 12 anni schiavo vinse il Premio Oscar come miglior fillm, puntando i riflettori su un capitolo tremendo della storia mondiale, quello della schiavitù nel continente americano. La conquista della libertà personale e dei diritti umani è ancora lontana in troppi angoli del pianeta, ma riempie il cuore di speranza ricordare come stavano le cose, e rendersi conto di quanto sono cambiate: un passo dopo l’altro si procede, forse, verso un destino buono per l’Uomo con la U maiuscola.
Se il tema vi appassiona non accontentatevi di vedere il film: cominciate piuttosto a programmare le vacanze e pensate - perché no - a un bel viaggio negli Stati Uniti, più precisamente nel Maryland, lungo la costa atlantica. Qui scoprirete un risvolto poco conosciuto ma emozionantissimo della storia della schiavitù nel Nord America, la cosiddetta “ferrovia sotterranea”, ovvero una rete di stazioni segrete dove gli abolizionisti accoglievano gli schiavi fuggiti, prestavano loro soccorso e li aiutavano nella loro corsa disperata alla libertà. Si chiama ferrovia, ma i treni non c’entrano niente: chi visita i siti della Underground Railroad non si aspetti binari, vecchi vagoni abbandonati e stazioni ferroviarie, ma una trentina di punti di interesse di grande valore storico, paesaggi straordinari e mostre a tema.
La fuga avveniva sempre di notte, obiettivo finale era quasi sempre il Canada, dove la schiavitù era stata abolita, o gli stati del nord: in ogni caso gli ex-schiavi seguivano la direzione della Stella Polare, ma anche i fiumi e imbarcandosi su navi, viaggiando al buio, fino ad arrivare ad una delle "stazioni" dove avrebbero sostato durante il giorno, riposandosi e rifocillandosi. Le cifre ufficiali riportano della slavezza di circa 6.000 schiavi, ma forse i fuggitivi possono essere stati oltre 30.000!
Questi luoghi che hanno conosciuto molto dolore ma anche tanto coraggio, perché essere complici dei fuggiaschi significava rischiare la morte, e dove non sono mancati i personaggi eccezionali. Come Harriet Tubman (pseudonimo di Araminta Harriet Ross), l’attivista statunitense ribattezzata “Mosè della gente nera”, che visse a cavallo tra Otto e Novecento, riuscì a sfuggire alla schiavitù e salvò altri 300 schiavi grazie all’organizzazione segreta Underground Railroad.
Il tour attraverso i luoghi della “ferrovia sotterranea” può durare un paio d’ore come un paio di giorni. Dal Dorchester County Visitor Center alle zone paludose del Blackwater National Wildlife Refuge, toccando i luoghi in cui la Tubman visse e lavorò come schiava sin da bambina, i visitatori scopriranno un intreccio di storie commoventi e strazianti, ma sempre all’insegna della speranza e di un desiderio di riscatto. Per il 2015 è prevista l’apertura dell’Harriet Tubman Underground Railroad State Park Visitor Center, che sarà il fiore all’occhiello di tutta l’area, con esposizioni, programmi educativi per ragazzi, eventi e tour interattivi.
Il tutto immerso tra fitte foreste, paesaggi rurali, campi sconfinati e pittoreschi villaggi, che faranno la gioia degli escursionisti, dei ciclisti, dei pescatori e di tutti gli amanti della natura.
Ad esempio si può trascorrere una mattina a Cambridge, nella contea di Dorchester, e visitare il Dorchester County Visitor Center, il palazzo di giustizia e l’Harriet Tubman Museum and Educational Center, situati a pochi isolati l’uno dall’altro. A Denton invece ci sono la Courthouse Square, la Tuckahoe Neck Meeting House e il Choptank River Heritage Center.
Per i dettagli sui vari siti dell’itinerario visitate il sito della Harriet Tubman Underground Railroad Byway. Una mappa interattiva vi mostrerà le possibili mete: basterà un click e otterrete informazioni utili per programmare la vostra gita.
Una gita ideale per chi ama i grandi spazi, i paesaggi grandiosi dell’America e la vita all’aria aperta, ma vuole che le vacanze siano anche un’occasione per scoprire una pagina di storia troppo spesso dimenticata, molto più recente e attuale di quanto ci si ricordi ogni giorno.