Nella splendida cornice della più grande e antica fra le Cinque Terre, l’agrume che ispirò la poetica del premio Nobel per la Letteratura Eugenio Montale in Ossi di Seppia, torna ad essere protagonista della famosa Festa del Limone di Monterosso al Mare, in programma quest’anno sabato 18 maggio 2024.
Come da tradizione, il borgo ligure in provincia di La Spezia, il terzo sabato del mese di maggio si tinge di giallo addobbandosi a festa per la rinomata sagra dedicata ai limoni che ogni anno richiama migliaia di turisti da tutt’Italia.
Monterosso e le Cinque Terre
Siamo in una delle più belle aree naturali del Mediterraneo, per l'esattezza alle Cinque Terre, che si estendono su un tratto costiero del levante lungo circa 10 km caratterizzato dalla presenza dei cinque borghi antichi di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, affacciati a picco sul mare.
Isolato per natura dalle vie di comunicazione principali, questo lembo di terra ligure ha saputo mantenere inalterata nei secoli la sua struttura urbanistica sfruttando sapientemente quelle caratteristiche geografiche del territorio su cui sorge, proponendosi come una delle più attrattive località turistiche italiane. L’aspro e accidentato territorio collinare su cui poggia è stato però addolcito dalla costruzione di terrazzamenti che calano verso il mare con forti pendenze. Inserita dall’Unesco nel 1997 fra i patrimoni del prestigioso World Heritage, l’area delle Cinque Terre è fra i siti naturalistici più visitati in Europa.
Al centro di un piccolo golfo naturale, protetto da una modesta scogliera, Monterosso al Mare sorge a levante di Punta Mesco nella riviera spezzina. A ovest del borgo originario, al di là del colle dei Cappuccini, si trova l’abitato di Fegina, naturale espansione relativamente moderna, anche per via di impianti turistici balneari, rispetto al borgo antico raggiungibile tramite un tunnel di poche decine di metri. A Fegina, dove è ubicata anche la stazione ferroviaria, si trovano le spiagge più estese in contrasto con le anguste scogliere che caratterizzano gli altri borghi delle Cinque Terre. Per respirare l’atmosfera più autentica di Monterosso bisogna spingersi sino alla zona del porto vecchio tipica per i suoi carrugi, gli stretti vicoli della Liguria, dove si possono trovare botteghe di artigiani ma anche enoteche e focaccerie.
Secondo fonti storiche, il paese venne nominato per la prima volta in un documento del 1056 nel quale Guido degli Obertenghi, figlio di Adalberto II, effettuò alcune donazioni in loco Monte Russo. Nell’XI° secolo, con la disgregazione della marca obertenga, i possedimenti sul feudo passarono ai conti Fieschi e dal secolo successivo ai signori locali di Lagneto. Rientrato nell’orbita politica di Genova, il borgo levantino fu occupato nel 1241 dai pisani che solo qualche decennio più tardi lo restituirono ai genovesi. Segno indelebile di un passato di continue lotte e diatribe fra signori e potenti locali rimangono ancora oggi a testimonianza il castello, con la sua cinta muraria intervallata da tre bastioni rotondeggianti, la torre Aurora a picco sul mare e un’altra di fattezza medievale eretta nel centro abitato davanti alla parrocchiale di San Giovanni Battista.
La parte più antica del borgo è raccolta al di sotto del castello nella valle del torrente Buranco. Successivamente il paese si è sviluppato sull’altra sponda del fiume e lungo l’insenatura delimitata a levante da punta Corone e a ponente dalla scogliera della torre Aurora.
Con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte, Monterosso venne annesso dal 1805 al 1814 al Primo Impero francese e poi inserito nel Dipartimento degli Appennini. Inglobato al Regno di Sardegna nel 1815 secondo le decisioni del Congresso di Vienna e nel Regno d’Italia dal 1861, solo l’anno successivo assunse l’odierna denominazione di Monterosso al Mare.
La Festa del Limone
Da tradizione il terzo sabato di maggio le vie di Monterosso ospitano la sagra del limone, durante la quale il pittoresco borgo rivierasco si anima di chioschi, bancarelle e vetrine dove a farla da protagonista è il profumato agrume tanto caro a Montale, che proprio in questa località delle Cinque Terre trascorse alcuni anni della gioventù.
Per tutta la giornata si può passeggiare fra le vie del paese assaporando le tante specialità gastronomiche prodotte con i migliori limoni della Liguria apprezzati ovunque per il loro colore e l’aroma intenso. Grazie alle degustazioni proposte in tante gustose ricette, la sagra si propone come un interessante tour che, a suon di musica, permette di scoprire e fotografare gli angoli più nascosti del borgo, permettendo di rivivere le sensazioni che a suo tempo hanno ispirato Montale. Una passeggiata culturale e gastronomica esaltata dal sapore degli agrumi di questa località rivierasca con cui si producono limoncino, crema di limoni, marmellate, torte aromatizzate e molti altri squisiti prodotti.
Il programma dell’evento, organizzato da Comune, Pro Loco e Ente Parchi, prevede una serie di appuntamenti da non perdere a iniziare dai tradizionali “8.000 passi al profumo di limone”, camminata che si snoda lungo le vie del paese partendo dal centro per toccare i luoghi più caratteristici del borgo sino a raggiungere i vari punti di ristoro disseminati lungo il percorso.
Ma non solo. Si può scegliere di visitare un tipico limoneto, ammirare le vetrine addobbate a tema (con tanto di premio della giuria assegnato alla più bella) o assistere nella piazza principale del paese alla premiazione del limone più grosso.
Riportiamo il programma completo della festa nello specchietto riepilogativo in fondo all'articolo.
Cosa vedere
Per chi si diletta in camminate all’aria aperta da Monterosso inizia anche un sentiero che in poco meno di un’ora accompagna sino a Punta Mesco da cui si può proseguire - per un’altra ora e mezza - e raggiungere Levanto.E chi predilige monumenti e architetture? Dalla chiesa di San Giovanni Battista nel centro storico del paese al complesso conventuale dei Cappuccini lungo il pendio del colle di San Cristoforo non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ammirando l’antico castro obertengo e la torre Aurora, postazione difensiva edificata per contrastare le frequenti incursioni piratesche saracene, o ancora la statua di Nettuno poggiata a uno sperone di roccia (realizzata nel 1910, fu poi danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale), ci si immerge in quell’atmosfera che rievoca versi d’altri tempi.
La Festa del Limone è un'ottima occasione per godersi scorci paesaggistici, specialità gastronomiche e gioielli architettonici in uno dei borghi più belli della Liguria.
Informazioni, date e programma della Festa del Limone
Nome: Festa del LimoneDove: Monterosso a Mare (La Spezia).
Data: 18 maggio 2024.
Orari e programma:
- Dalle ore 10 alle 19 Piazza Garibaldi e vie del borgo: banchi gastronomici e produttori locali.
- Dalle ore 10 alle 17 passeggiata enogastronomica culturale "8000 passi: mangia e cammina tra i limoni di Monterosso". Partenze scaglionate presso ufficio Pro Loco.
- Dalle ore 15 Piazza Garibaldi sotto la canonica: concorso "La torta più luminosa" (consegna delle torte entro le ore 15:30).
- Itinerante nelle vie del borgo: assegnazione del premio "La vetrina più bella".
- A seguire in Piazza Garibaldi sotto la canonica: concorso "Il limone più grosso".
- Ore 18 Piazza Garibaldi: premiazione vincitori.
- Musica itinerante nelle vie del borgo.
Maggiori informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook della Pro Loco e sulla pagina Facebook del Comune.
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