Nel 1930 André Maginot, ex combattente del primo conflitto mondiale, all’epoca Ministro della Guerra, presentò al Parlamento una proposta di legge per la costruzione di un imponente sistema fortificato a difesa dei confini della Francia. Era un progetto militare ben preciso che rispondeva all’esigenza di impedire l’avanzata dei nemici sui territori che i francesi avevano in comune con Belgio, Germania, Svizzera, Lussemburgo e Italia, con il fine di impedire i massacri di una nuova guerra mondiale.
Nonostante la Linea Maginot (dal ministro francese che la propose) ancora in corso di completamento fosse stata definita da tanti – tra cui un giovane De Gaulle – “un’opera colossale ma pressoché inutile ad arrestare le invasioni nemiche”, il governo decise di procedere con la sua costruzione impiegando ingenti risorse finanziarie e forza lavoro.
Per motivi geografici e politici la Francia estese la fortificazione dalle Ardenne al Reno, sulle Alpi e fino in Corsica. Allo scoppio del secondo conflitto mondiale, il settore nord-est della Maginot fu il più efficace a bloccare l’avanzata straniera lungo quelle che erano le naturali vie d’accesso alla Francia, ovvero la valle della Mosella e la piana d’Alsazia.
Sistema fortificato di gallerie, ascensori, strade ferrate e impianti di ventilazione affiancati da alloggi, infermerie, depositi di armi e munizioni, magazzini per acqua e viveri (spesso collocati sino a sei differenti livelli sotterranei), la Ligne Maginot fu comunque una delle più grandi e complesse opere mai realizzate sino a quell’epoca.
A completarla vi furono centrali per l’energia elettrica e le comunicazioni telegrafiche oltre ad attrezzature militari poste in superficie fra cui casematte dotate di moderni sistemi di artiglieria puntati verso i confini. Oggi di proprietà del demanio francese, ciò che resta dell'antico sistema difensivo – ad eccezione delle aree dichiarate zone militari e pertanto non visitabili – è aperto al pubblico.
Quello che vi proponiamo di seguito è un itinerario in Alsazia tra alcuni dei luoghi più significativi della Linea Maginot.
In viaggio tra i memoriali
Iniziamo il nostro viaggio da sud, per la precisione da Marckolsheim. In Route du Rhin si trova il Museo Memoriale della Linea Maginot del Reno (Musée Mémorial de la Ligne Maginot du Rhin) all’interno di una casamatta edificata per proteggere un importante punto di passaggio sul fiume. Trasformata in memoriale, raccoglie i ricordi dei terribili combattimenti che si svolsero dal 15 al 17 giugno del 1940 quando la città venne quasi completamente distrutta.
La seconda tappa è Schirmeck, 70 km da Markolsheim e 100 km da Nancy), dove in Allée du Souvenir Français si trova il Mémorial Alsace Moselle, costruito nel 2005 di fronte all’ex campo di concentramento Struthof (edificato nel 1941, è l’unico in territorio francese) per raccogliere ricordi e testimonianze dal 1870 alla fine della seconda guerra mondiale.
Due ore di visita (per chi lo desidera c’è anche un sentiero impervio da percorrere per raggiungere lo strapiombo che domina la valle della Briche su cui si affaccia il sito) per un tuffo nel passato fra storia e vita quotidiana di quei decenni attraverso ritratti e documenti fotografici, anche grazie all’ausilio di audioguide multilingue e interessanti allestimenti scenografici.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale di riferimento.
Tra bunker e casematte
Ci spostiamo di quasi 90 km a a nord-est (sarà il tragitto più lungo del tour) per raggiungere la foresta a sud di Leutenheim, nell’arrondissement di Haguenau, dove sorge il Bunker Heidenbuckel, uno dei cinque più grandi della Linea Maginot, lungo 37 m e largo 17 metri. Edificato nel 1932, fu progettato per proteggere le zone fra il Danubio e Soufflenheim: all’epoca poteva ospitare fino a 60 soldati e ospitava una cucina in grado di provvedere a 180 razioni alimentari giornaliere.
Le prossime tappe sono tutte piuttosto vicine le une alle altre. Percorrendo solo 20 km dal Bunker Heidenbuckel raggiungiamo Hatten. Ci troviamo a circa 50 km da Strasburgo. Qui esistono almeno due luoghi significativi da scoprire. Innanzitutto ci si può recare al museo della Casemate du Esch, in Route de Seltz, famosa per la terribile battaglia di Hatten-Rittershoffen del gennaio 1945.
Sempre ad Hatten, ma in Rue de l’Abri, si può visitare il Musée de l'Abri, che ricostruisce la vita dell’epoca e gli anni di guerra dove in questo lembo di terra francese si svolse uno dei più violenti scontri fra mezzi corazzati. Fu costruito nel 1930 per le truppe francesi che lo occuparono dal 1936 al 1940. In un’area di poco più di quattro ettari sorge il bunker destinato ad accogliere 220 uomini con cucine, infermeria e sale militari; il Bois du Souvenir dedicato alle 114 vittime civili della battaglia; la collezione di oggetti militari dal 1939 ai giorni d’oggi con carri armati, elicotteri e blindati.
Pochi km ancora di tragitto per raggiungere la Casemate Rieffel (dal nome del luogotenente che ne diresse il comando dopo il settembre 1939) nel comune di Oberroedern, al confine con la Germania. La struttura con doppia casamatta, a due piani, è protetta da un fossato di tre metri di profondità.
La visita, della durata di un'ora, si può effettuare in alcune giornate prestabilite. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale.
Le fortificazioni di Shoenenbourg
Shoenenbourg, piccolo comune francese dell’Alsazia nel territorio del Basso Reno, ospita una delle più importanti fortificazioni difensive della Linea Maginot. Considerata all’epoca pressoché indistruttibile, tanto da resistere nel giugno del 1940 alla furia di esercito e aviazione tedesche: nonostante il fuoco di oltre 3.000 granate nemiche, il forte resistette all’assalto permettendo ai soldati francesi di arrivare all’armistizio.
Come altre strutture della Maginot, anche quella di Shoenenbourg, che accolse circa 650 uomini, è stata aperta ai visitatori. Dopo averne varcato il cancello in ferro e le porte blindate, si percorrono 135 gradini (ma si può anche scegliere l’ascensore) che portano nel sottosuolo.
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Da qui tramite un percorso museale si possono visitare le cucine, la centrale elettrica, le caserme e i blocchi di combattimento con torrette e posto di comando (questi ultimi distano 1 km dall’ingresso).
Un tour di due ore (si consigliano scarpe da trekking e abbigliamento caldo, la temperatura è di circa 13°C) conduce alla scoperta di 3 km di gallerie costruiti a 30 metri di profondità nel sottosuolo.
Maggiori informazioni: pagina ufficiale.
La Linea Maginot nel Parco Naturale Regionale dei Vosgi
Le ultime tappe del nostro viaggio ci conducono nel Parc naturel régional des Vosges du Nord. Arriviamo nel villaggio di Lembach, situato a soli 6 km dal confine tedesco, che ospita il Four à Chaux, costruito tra il 1930 e il 1935 grazie all’immane lavoro di 800 operai.
Questo forte, che prende il suo nome da un forno a calce presente nelle vicinanze della fortificazione, si estendeva per circa 26 ettari dove furono edificati sei blocchi di combattimento e scavati 4,5 km di gallerie sotterranee. I soldati vi rimasero sino al 1° luglio 1940 quando furono costretti ad arrendersi su ordine dei comandi superiori: dopo la firma dell’armistizio avvenuta il 22 giugno, la Linea Maginot fu infatti concessa all’esercito tedesco che aveva invaso il territorio francese entrandovi dal nord.
Ulteriori informazioni sul sito ufficiale.
Concludiamo il nostro tour visitando la casamatta di Neunhoffen, frazione del comune di Dambach, nel dipartimento del Basso Reno. Il villaggio, divenuto francese nel 1793, ospita un fortino con due mitragliatrici sotto campane blindate che avevano l’obiettivo di impedire l’accesso del nemico nella valle. La casemate fu costruita nel 1930 ed è stata restaurata ed equipaggiata negli anni per renderla identica al periodo in cui era in funzione. Ospita anche una mostra di foto del periodo 1939-45 nella valle di Schwarzbach. Un percorso a piedi nella valle completa la visita e permette di scoprire meglio tutte le costruzioni e le attività messe in atto della Linea Maginot.
Per ulteriori informazioni sui luoghi della Linea Maginot rimandiamo al sito ufficiale del Turismo in Alsazia.
Il nostro tour della Linea Maginot in sintesi
Lunghezza percorso: circa 230 km.
Durata del viaggio: 4-5 giorni.
Cosa vediamo: Museo memoriale della Linea Maginot del Reno, Mémorial Alsace Moselle, il Bunker Heidenbuckel, Casemate du Esch, Musée de l'Abri, Casemate Rieffel, il forte di Schoenenbourg, Four à Chaux, Casemate de Dembach Nord-Neunhoffen.
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