Tasse di soggiorno per turisti: Italia la più cara d'Europa

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Condividi Enrico Montanari

16/10/2014

Viaggiare per molti è una vera passione, ma la recente crisi ha inferto un duro colpo anche a questo segmento dell'economia europea. Per migliorare l'offerta turistica, molte città hanno introdotto un'imposta di soggiorno o tassa turistica che, in molti casi, incide pesantemente sul costo del pernottamento. Lo scopo è quello di investire gli introiti della tassa per migliorare l'offerta turistica.

Purtroppo non si ottiene sempre l'effetto desiderato, al contrario, la tassa può diventare un vero deterrente per i viaggiatori. Molto dipende dai costi e da come questa viene "spalmata" sul prezzo finale della struttura ricettiva. In molte città, infatti, è praticamente impossibile scorporare la tassa di soggiorno dal costo finale della camera. Vediamo quindi quali sono le città europee che applicano o meno questa tassazione e gli eventuali costi partendo dalle meno care.

Iniziamo con Londra dove non è prevista una tassazione specifica in aggiunta al costo del pernottamento. Ugualmente anche a Madrid non viene applicata alcuna tassa di soggiorno. Da questo punto di vista anche Lisbona è una delle capitali europee più interessanti: dal 2012 la tassa di soggiorno è stata abolita, lasciando piena libertà ai turisti di ammirare più serenamente la capitale del Portogallo. Attenzione però, dal 2015 sembra che si dovrà pagare 1 euro di ingresso alla città, e che dal 2016 verrà reintrodotta la tassa di soggiono di 1 euro a pernottamento, almeno fino al 2019.

Ad Oslo per ora non applica una tassazione sul soggiorno. Gli alberghi della città praticano prezzi abbastanza accessibili, l'IVA sull'acquisto di prodotti può essere rimborsata al turista, ma attenzione ai traghetti, sono un vero salasso. In realtà esiste una specie di tassa turistica: ma è per chi si sposta in macchina, e che deve quindi pagare una sorta di pedaggio in città.

La tassa di soggiorno si paga invece a Praga ed è pari a 15 corone ceche, circa  0,54 centesimi di euro al cambio attuale: oltre che ad essere modesta spesso non ci si accorge di questa tassa che viene direttamente inclusa nel valore della camera!

A Parigi per ora si pagano da 0,42 a 1,5 euro per il soggiorno, e fortunatamente è stata bocciata la proposta di portare a 8 euro massimi questa tassa, cosa che avrebbe fatto vincere alla Citè Lumiere il triste primato di città europea con la più alta tassa di soggiorno in assoluto. E invece, come avrete intuito i costi più elevati sono quasi tutti a pannaggio dei turisti che vengono in Italia!

Rimini prevede una tassa che oscilla da 0,50 a 3 euro a persona, esclusi i ragazzi sotto i 14 anni. Più in dettaglio è prevista una imposta di soggiorno di 1, 50 € al giorno per i 3 stelle, categoria più gettonata, mentre i 5 stelle pagano 3 euro. Non è quindi molto proporzionata e può anche variare da hotel a hotel. Bologna fa invece pagare una tassa di soggiorno che va da 0,50 a 4 euro propozionalmente alla categoria di merito dell'albergo.

Va poco meglio a  Dublino dove si spendono ben 3 euro a notte. Berlino invece ha puntato su una tassa di soggiorno a percentuale, e che non si basa sui giorni di vacanza ma sul 5% del totale del prezzo: la cifra viene incassata direttamente dagli hotel e servirà a opere destinate alla cultura e al miglioramento dell'accoglienza turistica. Non solo: ammirare luoghi come la porta di Brandeburgo e  la famosa Alexander Platz, avrà un costo anche maggiore se sarete accompagnati dal vostro cane, che pagherà anch'esso una "dog tax".

A Venezia la tassa è suddivisa sia per periodo (alta-bassa stagione), che per fasce territoriali ed anche per categoria di albergo: va da un minimo di  0,56 ad un massimo di 5 euro
Anche a Napoli si paga la tassa di soggiorno, che varia da 1 a 5 euro a seconda della classe dell'albergo. Stesse cifre si pagano a Firenze, ed a  Torino dove si sborsa un euro per ogni numero di stelle della struttura. Va peggio a Milano dove si pagano dai 2 a 5 euro di maggiorazione sul costo della camera, a seconda del livello dell'hotel.

Roma è al momento la città più cara in assoluto, per quanto riguarda la tassa di soggiorno. Da questo settembre Chi va nella città eterna dovrà sborsare dai 3 ai 7 euro a notte (a crescere a partire dagli hotel una stella fino ai cinque stelle) per un massimo di dieci notti. Decisamente un po' salato il conto per vedere Colosseo, Piazza Navona, Piazza di Spagna e tutte le altre meraviglie a cielo aperto della capitale.

Ancora una volta l'Italia vanta un primato non felice rispetto alle altre capitali europee, c'è da chiedersi se le accese proteste degli albergatori e del comparto turistico porteranno a un dietrofront da parte del Comune o se il turismo capitolino... capitolerà alla concorrenza europea.

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