ESTA: nuove procedure per l'autorizzazione al viaggio negli Stati Uniti

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Condividi Lorenzo Lovato

14/11/2014

Dal 3 novembre sono state modificate le procedure ESTA (Electronic System for Travel Authorization) per chi viaggerà verso gli Stati Uniti nell'ambito del programma Visa Waiver Program, VWP. Le nuove misure garantiranno maggiore sicurezza e consentiranno di identificare in modo più preciso chi è idoneo a viaggiare col programma, ampliando così anche il bacino d'utenza.

Da qualche giorno gli Stati Uniti d'America hanno introdotto un filtro di sicurezza ancora più preciso grazie alle nuove domande presenti sul questionario dell'ESTA che consente di individuare i cittadini dei Paesi europei più idonei a recarsi negli USA nell'ambito del programma Visa Waier Program. I Paesi europei che partecipano a questo programma sono 38, Italia inclusa. I cittadini dei Pesi che fanno parte del programma possono così viaggiare verso gli Stati Uniti senza dover presentare il visto, sia per turismo che per affari, e permanere nel Paese per un periodo non superiore ai 90 giorni.

Ma in sostanza cosa cambia nella compilazione del questionario? Niente paura, cominciamo col dire che la nuova normativa non è retroattiva, quindi chi fa già parte del programma non sarà tenuto a modificare i dati fino alla scadenza dello stesso. Altra cosa da chiarire subito è che non vi sarà una maggiore tassazione, sotto questo aspetto resterà tutto invariato. Ma allora cosa cambia? A essere franchi non troppe cose. A spiegarlo è la stessa ambasciata statunitense che sottolinea anche come il provvedimento fosse necessario soprattutto per fini di sicurezza.

I viaggiatori che prendono parte al programma VWP dovranno rispondere a qualche domanda in più inerente i dati del passaporto.

Devono quindi dichiarare se possiedono un unico passaporto o se in precedenza abbiano effettuato viaggi con un nome differente, bisogna inoltre fornire l'indirizzo sia dell'abitazione privata che dell'ufficio dove si è impiegati. Tutti i dati raccolti vengono poi confrontati con le watch list per prevenire eventuali attacchi terroristici, vista la situazione attuale. Ma non solo, tutta questa mole di dati servirà a identificare con maggior precisione quali siano i cittadini più idonei a prendere parte al programma, scartando quelli non ritenuti tali e lasciando questa possibilità ad altri potenziali utenti.

Ma se queste novità hanno, da una parte preoccupato gli utenti, dall'altra hanno ottenuto riscontri positivi da parte del presidente e ceo della Us Travel Association che ritiene tali misure molto più efficaci per monitorare la sicurezza internazionale.

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