A pochi giorni dalla fine dell’anno solare, Mons, capoluogo della provincia vallona dell’Hainaut, vive giorni di grande fermento. La fase di preparazione volge al termine e la città si appresta a inaugurare il 2015 in qualità di Capitale Europea della Cultura, un riconoscimento di grande prestigio per il quale sono stati organizzati più di 300 eventi e un migliaio di iniziative culturali e artistiche. A dividere oneri e onori con la storica località belga sarà Pilsen, in Repubblica Ceca, ma per adesso focalizziamo l’attenzione su quello che sta per succedere in Belgio.
Dal punto di vista geografico, Mons si trova nella parte centro-occidentale del paese, 65 km a sud-ovest di Bruxelles, a ridosso del confine francese. Come si evince dal nome, il centro sorge abbarbicato su un’irta collina circondata da boschi, canali e specchi d’acqua, in un’area interessante anche sotto il profilo paesaggistico. Pur vantando una storia molto antica, testimoniata dalla presenza di notevoli architetture medievali, rinascimentali e barocche, la fama di Mons è tristemente legata ai due conflitti mondiali, durante i quali quest’area del Belgio fu falcidiata da battaglie particolarmente lunghe e sanguinose.
Dalla ricostruzione operata nel secondo dopoguerra la città è letteralmente rinata; il suo patrimonio storico-artistico non teme confronti e il centro pullula costantemente di giovani e studenti grazie a un’università tra le più importanti del paese. Tre sono le attrattive inserite tra il Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO: il Beffroi, la torre dell’orologio costruita nel 1673 e alta 87 metri, le Minières Néolithiques de Spiennes, ovvero le cave neolitiche di selce intorno alle quali si sviluppò il nucleo originario della città, e la festa del Doudou, tra le manifestazioni folkloristiche più interessanti di tutto il Belgio.
L’offerta turistica che potremmo definire “canonica” sarà notevolmente ampliata nell’arco di tutti i 365 giorni dell’anno solare 2015 da una serie di iniziative organizzate all’uopo. La festa di inaugurazione è prevista sabato 24 gennaio, quando si accenderanno ufficialmente i riflettori sulla più importante rassegna culturale europea dell’anno, e alla sede della Fondazione Mons 2015 (106 Rue de Nimy) è ormai tutto pronto. Il programma prevede la distribuzione degli eventi in base a quelle che sono già state definite le “quattro stagioni di Mons": l’éblouissement, le grand déballage, l'été enflammé e la renaissance.
A dare la scossa sono stati due tra i maggiori architetti europei del momento, lo spagnolo
Santiago Calatrava e il polacco
Daniel Libeskind, intorno ai quali è stato costruito un progetto finalizzato all’apertura di 5 nuovi musei in grado di valorizzare le collezioni artistiche esistenti e stimolare il cosiddetto “turismo della memoria”. Lo stesso Calatrava ha firmato i lavori di rinnovamento della
stazione ferroviaria, che dovrebbe essere terminata nel 2017, ma sono veramente tanti i cantieri sparsi per la città.
Il cuore pulsante della manifestazione sarà “
Le Kilomètre Culturel”, il tratto del centro storico che si sviluppa dal
BAM (Beux Arts Mons), il museo di Belle Arti, verso il
Théâtre du Manège e il
Mundaneum, l’immenso archivio nato alla fine dell’Ottocento per volere di Paul Otlet e Henri La Fontaine. Gli eventi saranno tanti e variegati: da
esposizioni di carattere artistico a
rappresentazioni di danza e teatro, da
concerti a
rassegne culinarie imperniate sulla valorizzazione del patrimonio enogastronomico di un territorio che non offre solo ottime birre. Non mancheranno
incontri, conferenze e laboratori di interscambio culturale in cui gli organizzatori potranno incontrare delegazioni provenienti dalle città partner quali
Roma,
Parigi,
San Sebastian,
Sarajevo e tante altre.
Particolarmente interessante appare l’iniziativa di
Mons Street reWiew (dal 24 gennaio al 31 dicembre 2015), che rivisiterà il servizio offerto da Google dando la possibilità agli utenti di arricchire il contesto urbano di Mons con tutto quello che scaturirà dalla propria fantasia, mentre con
Le Grand 8 e
Mons on tour la città si aprirà a contaminazioni provenienti da città belghe (Bruxelles,
Charleroi,
Tournai, Hornu, Seneffe…) e internazionali.
Per conoscere le centinaia di iniziative in programma durante tutto il 2015 potete consultare il sito
www.mons2015.eu. A giudicare dalle premesse il successo in termini di pubblico e qualità dei contenuti è garantito. In veste di italiani speriamo vivamente che chi di dovere tragga gli spunti necessari per organizzare in maniera altrettanto impeccabile l’ormai imminente appuntamento di
Matera 2019.
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