Il 26 settembre 2015 ha avuto inizio una mostra che per la prima volta, in Italia, ha ospitato l'artista James Tissot.
Fino al 21 febbraio 2016, sarà possibile partecipare all'esposizione allestita presso il Chiostro del Bramante di Roma, rinomata e nota location, ideale per molti eventi culturali. Con un nome così ammirevole nel panorama dei beni culturali e con una mostra dal carattere così inedito, non c'è che dire, la capitale ha fatto centro.
James Tissot, nato a Nantes nel 1836, rappresenta la pura fusione di elementi impressionisti e lezioni preraffaellite, creando uno stile per certi versi enigmatico quanto impenetrabile, nonostante l'apparente semplicità. I soggetti preferiti da Tissot riguardano il ceto nobile della classe vittoriana, in un'epoca dove i cliché si susseguivano in un continuo ripetersi incessante. L'artista francese ferma, come dei fotogrammi, attimi di quell'alta borghesia in quadri oggi conosciuti in tutto il mondo.
Le mostre di Tissot, dopo aver fatto un bel giro del mondo a Parigi, New York City, Canada e tanti altri Paesi, finalmente è arrivata anche in Italia. L'organizzazione di questa straordinaria esposizione si suddivide in nove sezioni, per raccogliere la produzione di Tissot in modo cronologico dal punto di vista temporale ma cronologico anche dal punto di vista umano: tormentato, spesso passionario e non esente da commenti sopra le righe, l'artista si è sempre guadagnato un posto d'eccezione nelle maestranze dell'epoca.
Nella prima e seconda sezione vengono indagati i primi anni parigini del pittore. Moltissime le prime tele ispirate allo stile Rinascimentale e unendo le tematiche di una società borghese, la chiave del suo unicum artistico è stata quella giusta per lui. In queste due prime aree si osservino, infatti, quadri come "Margherita e Faust", "Tentativo di ratto" o "Una storia interessante", dove, curiosamente, la figura femminile spicca sempre su tutto il contesto.
Nella terza sezione riguardante la vita moderna, si arricchisce la produzione di Tissot grazie all'influenza della pittura giapponese, che sul suo stile e sulla sua produzione ha un impatto unico. Si potranno ammirare opere come "Madamoiselles L.L" o "Giapponese al bagno". L'amico Degas che comincia a frequentare in questo periodo, si può vedere anche come influenzi alcune inquadrature dell'artista, che comincia ad avere un linguaggio più versatile, pur rimanendo fedele ad uno stile antico.
Nella quarta sezione intitolata il pittore di Londra, vi sono raccolte le opere che parlano di un Tissot più maturo, permettendogli di non apparire nel ruolo di egoista e superbo come da molti fu descritto. In questo periodo, infatti, si possono evidenziare delle tele (come "La figlia del Capitano" o "La figlia del guerriero") in chiave più ironica. L'artista pur rimanendo fedele al mettere la donna nel centro dei suoi soggetti, ne sceglie rappresentazioni meno auliche.
Nella quinta sezione intitolata il volto ideale di Kathleen Newton, si ammiri invece un periodo di Tissot più intimo. Ritiratosi in una sorta di esilio volontario, Tissot non raffigura più solo ed esclusivamente scene dei ceti nobili, ma si affaccia anche ai più reietti della società. Proprio in questo periodo nascono opere come "La convalescente" o "La signora dell'ombrello" e, il pittore, mostra una sensibilità più ampia e meno limitata con questa produzione.
Nella sesta sezione che prende il nome di un suo quadro ossia figlia del guerriero, Tissot giunge a una maturità stilistica che gli permette persino di giocare con due dei suoi più grandi elementi caratteristici: la serietà dei soggetti e l'ironia delle loro raffigurazioni. Creando contraddizioni uniche, si ammiri in quest'area una carrellata di tele dedicate sì alla rappresentazione di una Londra vittoriana, ma in chiave completamente bipolare.
Nella settima e ottava sezione di osservino invece i quadri dell'ultima produzione. In seguito a numerevoli viaggi che lo portano ad acquisire influenze di amici artisti, letterati, musici e alti personaggi di corte, Tissot decide di trasferirsi nel cuore delle avanguardie artistiche che si andavano affacciando: Parigi. Qui trova l'amico Degas e conosce i primi fermenti dei caffè francesi che lo mettono in contatto con un mondo artistico del tutto nuovo.
Infine, nella nona ed ultima sezione, si trova proprio il trionfo della produzione parigina, che giunge all'apice del successo di Tissot che nel frattempo, si è guadagnato sul campo stima e rispetto da parte di critici e pubblico. Qui vi sono opere come "Donna a Parigi" o "Dame sui cocchi", quadri che lo consacrano ad un'èlite speciale. Non a caso, il nome di quest'area si intitola infatti James Tissot, un pittore della moda.
La mostra, curata da Cyrille Sciama, ha ottenuto il Patrocinio dell'Assessorato alla Cultura e Turismo di Roma, oltre alla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Moltissimi anche gli sponsor, compreso un impegno d'eccezione da parte del Museo d'Orsay di Parigi.
La mostra: James Tissot al Chiostro del Bramante
Date: dal 26 settembre 2015 al 21 febbraio 2016
Dove: Chiostro del Bramante a Roma
Orario: tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 20:00, sabato e domenica fino alle ore 21:00
APERTURE STRAORDINARIE
1 novembre 10.00 – 21.00
8 dicembre 10.00 – 20.00
24 dicembre 10.00 – 17.00
25 dicembre 16.00 – 21.00
26 dicembre 10.00 – 21.00
31 dicembre 10.00 – 18.00
1 gennaio 10.00 – 21.00
6 gennaio 10.00 – 21.00
*(La biglietteria chiude un'ora prima)
Prezzo: biglietto intero 13 euro, ridotto 11 euro
Prenotazione: non obbligatoria ma vivamente consigliata per gruppi e scuole
Maggiori Informazioni: si consulti il sito ufficiale