La mostra su Eadweard Muybridge a Milano

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Condividi Lorenzo Lovato

29/01/2016

Eadweard Muybridge (1830-1904), uno dei più grandi fotografi dell'Ottocento che ha rivoluzionato la Fotografia, contribuendo a renderla non più solo una semplice tecnica artigiana ma, bensì, un'arte visiva a tutti gli effetti, finalmente sbarca in Italia con una Mostra a lui completamente dedicata e curata da Leo Guerra e da Cristina Quadrio Curzio

La Mostra si terrà dal 19 maggio 2016 al 31 luglio 2016 presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese a Milanoche l'ho fortemente voluta e finanziata.

Muybridge è considerato "il fotografo del movimento" e non solo con le sue opere ha influenzato i pittori Impressionisti dell'Ottocento, come Degas, Valéry e Géricault, per citarne qualcuno, ma ha altresì contribuito allo sviluppo della tecnica cinematografica che, in seguito, ha dato vita al Cinema del '900.

Nato in Inghilterra, emigrò negli Stati Uniti dove cominciò a sperimentare le sue tecniche innovative. Celeberrime sono le sequenze fotografiche dei cavalli al galoppo per ottenere le quali posizionò 24 fotocamere lungo il percorso di un gallopatoio col fine di verificare se esisteva veramente un momento in cui i cavalli lanciati nella corsa staccavano tutti e quattro gli zoccoli dal terreno, così come venivano rappresentati dai pittori Impressionisti, i quali si ponevano, appunto, l'obiettivo di rappresentare nei loro dipinti la realtà sensibile e non quella simbolica. Significativo in questo senso è il quadro, attualmente conservato ed esposto al Louvre, "Il Derby a Epson" del 1831 di Géricault.

Attraverso il suo esperimento Eadweard Muybridge riuscì a dimostrare che sì i cavalli staccavano tutte le zampe dal terreno, ma non nel modo in cui apparivano nelle rappresentazioni pittoriche dell'Impressionismo.

La scoperta di Muybridge, che riuscì a fissare l'istante rappresentando di quella realtà che l'occhio non riusciva a percepire, scosse profondamente, nel bene e nel male, gli ambienti artistici e scientifici dell'epoca, al punto che Eadweard ottenne una sostanziosa sovvenzione dall'Università della Pennsylvania che gli permise di portare avanti i suoi esperimenti fotografici.


Negli anni l'artista ha prodotto più di 20.000 fotografie che ritraggono animali, uomini e donne in movimento e la sua opera rappresenta ancor oggi uno dei punti di partenza che ha dato, e ancora dà, stimolo e spunto per lo sviluppo di tutte le avanguardie artistiche, pittoriche e fotografiche, che si sono sviluppate nei decenni successivi.

Muybridge mise, altresì, a punto lo Zoopraxiscopio, uno strumento che permetteva di riprodurre le varie sequenze fotografiche in veloce successione in modo da, dopo averlo scomposto nei molteplici scatti, ricomporre il movimento su uno schermo per gli spettatori. lo Zoopraxiscopio è considerato l'antesignano della macchina da presa.

La mostra in allestimento non ha come unico obiettivo quello di presentare la produzione artistica di Eadweard Muybridge, ma si prefigge anche di mostrare al pubblico la tecnica con cui operava il creativo fotografo: verrà montato, infatti, un set uguale a quello che lui usava sul quale, nella serata inaugurale, alcuni attori simuleranno una ricostruzione delle sequenze fotografiche che venivano prodotte dall'artista.

In ultimo, la Mostra propone un catalogo di saggi che approfondiscono diversi temi. Il primo, ad opera del grande critico fotografico Italo Zannier, offrirà uno spaccato della Storia della Fotografia, il secondo, ad opera del rinomato fotografo contemporaneo Paolo Gioli, tratterà il tema della sperimentazione che ha caratterizzato l'opera di Muybridge, ed il terzo, scritto dai due curatori dell'evento, ha l'intento di analizzare e spiegare i fini educativi che hanno ispirato la produzione e la realizzazione della Mostra stessa.

Eadweard Muybridge (1830-1904) - Tra scienza e arte
Dove: Galleria Gruppo Credito Valtellinese a Milano
Date: dal 19 maggio al 31 luglio 2016
Orari: dal lunedì al sabato dalle 13 alle 19 - Domenica chiuso
Ingresso gratuito
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