La località veneta di Forno di Zoldo, in provincia di Belluno, viene letteralmente incoronata dallo stupendo paesaggio dolomitico, che ne fa una località estremamente appetibile ai turisti. Non è tuttavia nel suo centro storico che il folclore divampa, preferendo un habitat più contenuto, un eremo distaccato nella minuscola frazione di Fornesighe, orgogliosa di ospitare la Gnaga, il tradizionale Carnevale dove a far da padrone al palcoscenico sono le conosciutissime maschere lignee.
Queste vere e proprie opere d’arte rappresentano il risultato della dedizione promulgata da abilissimi artigiani che si danno pacificamente battaglia nell’ambito del Concorso dei volti lignei dei carnevali di montagna (l'esposizione è prevista dal 27 gennaio al 3 febbraio 2024), il quale sancisce alla fine un unico vincitore sotto gli occhi ammirati degli spettatori che possono osservarne da vicino la straordinaria manualità.
Il Carnevale della Gnaga
Il Carnevale della Gnaga, tra i più originali carnevali del Veneto, ottiene la propria apoteosi nel corso del corteo delle maschere domenica 4 febbraio 2024, paradossalmente inaugurato da un personaggio che di maschera è sprovvisto: parliamo del Matazin, una scatenata macchietta di origine iberica intenta a saltellare e correre facendo suonare una miriade di sonagli attaccati al suo vestito variopinto.Il pezzo forte, a ogni modo, è la Gnaga, maschera risalente al lontano 1897 (ideata dall’emigrante nella Svizzera romanica Valentino Toldo) e raffigurante un’anziana donna che porta nella gerla il figlio ormai adulto. Provata dalla senilità impietosa, questa vecchia curva con zoccoli di legno incarna l’inverno rigido al quale è destinata a succedere una florida primavera (almeno secondo gli auspici), simboleggiata dal figlio nella gerla.
Una seconda interpretazione rileva nel rapporto vecchio-giovane un passaggio di consegne, in questo caso oneri e incombenze trasmesse naturalmente alla nuova generazione. Un tempo la Gnaga era accompagnata da un folto seguito di altre maschere, come Al Compare, Al Coco e La Comare, purtroppo ora scomparse poiché abbandonate.
Alla vecchia tradizione appartenevano anche i Sonador – allegri musicanti che si prestavano gratuitamente alla composizione di melodie echeggianti – e le Coscritte, che restavano insieme in un’abitazione per preparare il pranzo dopo aver sostentato e vestito i coscritti. Oggi, invece, si è preferito puntare sull’impatto dell’inquietudine, dato dalla comparsa dell’Omo selvadego, un boscaiolo spaventoso dal corpo peloso e dalle zanne sporgenti.
Il Carnevale attualmente in voga si fregia di un aspetto piuttosto unico e originale, vale a dire la presenza per le stradine del borgo di sculture in ferro che immortalano persone praticanti antichi mestieri.
La 32° Rassegna di volti lignei si svolge quest'anno dal 27 gennaio al 3 febbraio 2024, anche se il giorno clou è il 4 febbraio quando, oltre al Corteo della Gnaga e agli spettacoli, la festa propone anche gastronomia con le tipicità di zona.
Gli organizzatori ricordano che in caso di neve la festa sarà ridimensionata.
Informazioni, date e programma del Carnevale della Gnaga
Nome: Carnevale della GnagaDove: Fornesighe, Forno di Zoldo (Belluno).
Date: 3-4 febbraio 2024.
Orari e programma:
- L'esposizione dei volti lignei apre sabato 27 gennaio ed è visitabile fino al 3 febbraio (ore 17-19).
- Sabato 3 febbraio: ore 20 serata in Latteria con intrattenimento musicale.
- Domenica 4 febbraio
ore 12 apertura gastronomia
ore 14 corteo sfilata della Gnaga
ore 16:30 premiazione Concorso dei Volti Lignei.
Maggiori informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook dedicata.
Come arrivare: domenica 4 febbraio servizio navetta dalla zona industriale.
In auto, la SS251 attraversa la Val di Zoldo passando per Forno di Zoldo, con indicazioni per la vicinissima frazione di Fornesighe.
In treno: collegamenti ferroviari sulla linea Longarone-Belluno.
Autobus: la Dolomiti Bus offre un servizio di linea che collega Belluno, Longarone e Pecol.
In aereo: aeroporti di Treviso e Venezia.