È stata inaugurata il 1 febbraio la mostra temporanea Heavy Metal, Come il rame cambia il mondo, nel Museo Archeologico dell'Alto Adige.
Il titolo potrebbe far pensare a una mostra di gruppi dalle sonorità prepotenti e metalliche, ma niente di tutto ciò. Infatti, la mostra Heavy Metal, che ha aperto i battenti proprio pochi giorni fa nel Museo Archeologico dell'Alto Adige, ha tutt'altro intento da quello di far conoscere gruppi metallari. Si tratta di un percorso che si snoda attorno all'importanza del rame, della sua scoperta, della sua lavorazione e dell'influenza che, ancora oggi, ha nelle nostre vite.
Si parte da una località ben precisa, il Medio Oriente, dove 5 mila anni fa, in alcuni insediamenti antropici a cui apparteneva anche il famoso Ötzi, questo metallo veniva ampiamente utilizzato, prova ne sia che proprio Ötzi fu ritrovato in possesso di un'ascia con la lama di rame cosa che, tra l'altro, ne denotava il suo status sociale elevato. Il rame si è diffuso in Europa dalla penisola balcanica in seguito a un crescente scambio di relazioni tra le diverse culture le quali, oltre al metallo, si scambiavano anche il sapere sui metodi di lavorazione e sugli oggetti che con esso potevano essere creati.
Ma perché il rame ancora oggi è così importante? Ebbene, quasi tutti conoscono le sue proprietà, ma molti non sanno che, per esempio, ha un ruolo cruciale anche per il funzionamento degli smartphone, un oggetto che ormai tutti possiedono.
Con questa mostra si potranno ripercorrere quindi le varie tappe della lavorazione nel corso degli anni e dunque anche la funzione di questo metallo. Il percorso si articola in 5 blocchi che evidenziano tutti questi aspetti. Il primo è quello dedicato all'utilità del rame, se ne illustrano le caratteristiche chimiche, le sue varie forme e, argomento davvero interessante, in quali oggetti che fanno parte del mondo odierno è possibile trovarlo.
Si prende poi in considerazione il gruppo culturale di Ötzi dove si esaminano anche gli oggetti e gli utensili del periodo e in che modo sia possibile stabilirne una data con il metodo del radiocarbonio.
Si prosegue dunque con un excursus sull'utilizzo del rame nelle varie epoche storiche con una mostra dei reperti in rame più antichi. A tale proposito va notato come la lama dell'ascia di Ötzi sia stata fondamentale per la datazione degli altri reperti, sebbene questa non sia il reperto più antico in rame rinvenuto nell'Alto Adige. Vengono poi presi in considerazione i vantaggi e gli svantaggi nell'utilizzo di questo metallo, l'estrazione e la lavorazione, fino a una mostra dei più antichi oggetti in rame in Alto Adige.
Concludono la mostra le ultime due sezioni dove vengono illustrate rispettivamente le innovazioni apportate dal rame e come oggi sia fondamentale riciclarlo. Insomma, un viaggio a 360 gradi attorno a un metallo duttile e ampiamente diffuso nel mondo che moderno che aiuta a completare quel meraviglioso puzzle che è la storia dell'evoluzione dell'uomo.
- Heavy Metal sarà aperta fino al 14 gennaio del 2018
- Orari: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, l'ultimo ingresso è alle 17.30
- Biglietti: il costo del biglietto per l'ingresso al Museo è di euro 9 per gli adulti e di euro 7 per i gruppi. I bambini sotto i 6 anni di età non pagano. Sconti previsti per le famiglie.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale del Museo di Archeologia di Bolzano