La storia dell'Impressionismo in mostra a Treviso

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Condividi Erika Mennella

10/10/2016

Tra le esposizioni previste per le prossime stagioni, Treviso si colorerà di luce e sensazioni, con una mostra intitolata "Storie dell'Impressionismo - I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin", dal 29 ottobre 2016 fino al 17 aprile 2017, presso il Museo di Santa Caterina. Per festeggiare il ventennio di Linea d'Ombra, il progetto storico artistico che con devozione culturale e competenza si è affermato nel panorama trevigiano e di tutta la Nazione, quest'esposizione assume una valenza celebrativa oltre ad avere una portata didattica e storica molto forte.

Da sottolineare inoltre il prestito di tre capolavori d'eccezione, concessi dalla Scottish National Gallery di Edimburgo e si tratta di: Tiziano, Rubens, Rembrandt. Che culmineranno in un'esposizione parallela a quella di Storie dell'Impressionismo, sempre visitabile al Museo di Santa Caterina a Treviso con un biglietto congiunto.

La mostra, curata da Marco Goldin, non si fa mancare dei signori capolavori e dei signori nomi. Si parla infatti di Manet, Degas, Monet, Renoir, Pissarro, Sisley, Seurat, Signac, Fantin Latour, Toulouse Lautrec, Van Gogh, Gauguin e tanti altri. Di esposizioni sull'impressionismo è vero, ne sono state realizzate molteplici, ma poche hanno potuto vantare una sfilata di nomi così variegata ma unita in nome di quell'arte che da loro tanto è stata osservata e amata.

Manet, accusato di "imitazioni", quando in realtà voleva solo omaggiare quelli che riteneva i grandi maestri. Degas, con i suoi tagli quasi cinematografici così all'avanguardia. Monet, il cuore della luce e della sua riproduzione quasi seriale. La gioia dei balli nei soggetti di Renoir. Il puntinismo che rendeva immobili le domeniche come quelle di Seurat. L'amore raccontato come delle incisioni di Toulouse-Lautrec. Il tormento di Van Gogh e i paradisi orientali e lontani di Gauguin. "I grandi protagonisti" e diversamente non si potevano definire per quest'esposizione dai caratteri unici.

Questi artisti è storia nota che dipingevano (anche) con l'intenzione di andare contro l'accademia, così rigida e pulita. Motivo per cui in quest'esposizione si respira un valore in più: il paragone. Le diverse sezioni, infatti, non saranno aree dove ammirare in maniera esclusivista le opere degli impressionisti, ma saranno accompagnate dall'altra faccia della medaglia, quella della pittura accademica, per consentire ai visitatori di effettuare i parallelismi più audaci.

Saranno 120 opere circa che, raccolte con l'occhio sapiente di Linea d'Ombra, potranno regalare un momento storico-artistico d'eccezione. Questo perché non saranno solo dipinti ma anche incisioni su legno a colori e fotografie significative. Grazie poi ad un ordine cronologico suddiviso in 9 sezioni, sarà piuttosto semplice perdersi con l'animo ma sapere fisicamente dove si è, ossia immersi negli anni di un Ottocento parigino fertile e maturo e di un Novecento impaziente.

1° sezione: "Ingres e il ritratto. Il Salone e l'Accademia nell'Ottocento". Qui il romanticismo invade ancora il linguaggio classico e i volti ne sono testimoni, in un clima che sfocerà in altissimi esiti della composizione artistica.

2° sezione: "La scuola di Barbizon e la natura nuova". La rinnovata forma mentis che guarda alla natura circostante non solo con occhi nuovi ma anche con immagini più calde, che vanno oltre la concezione del panorama.

3° sezione: "Il paesaggio fotografato in Francia". Qui verrà indagato il dibattito che per tanti anni ha accompagnato l'arte: la fotografia è un processo meccanico o è l'uomo che la rende tale?

4° sezione: "La nascita dell'Impressionismo e la sua affermazione". Il quotidiano che prende il sopravvento su tutto e si respira negli atti reali, nelle situazioni di tutti i giorni, catturate da pennelli veloci e sapienti.

5° sezione: "L'impressionismo in pericolo, gli anni Ottanta". Se l'idea che la luce determini i colori e le forme ha suscitato scalpore, è anche vero che come tutti i colpi di scena, non ha avuto durata nel presente ma soprattutto nel futuro.

6° sezione: "Monet dalla crisi del plein-air alle ninfee. Dalla realtà allo spazio interiore". Una delicatezza che invade le acque può trasformarsi in un azzardo che non ha tempo lungo.

7° sezione: "I ciliegi fioriscono. L'impressionismo e l'amore per il Giappone". Un oriente che rende curiosi più che mai, con la sua atmosfera fatata e per certi versi visivamente forte, tanto da trasformare pittori e maniere.

8° sezione: "Il caso Van Gogh". La malinconia di un genio e la sua mancata comprensione all'interno del linguaggio contemporaneo. I suoi fantasmi e la sua produzione viva, a discapito della sua personalità tanto incompresa.

9° sezione: "Fine dell'impressionismo. Cézanne e i suoi anni estremi." Quando le impressioni diventano forme geometriche e accompagneranno il linguaggio artistico verso l'orizzonte delle avanguardie.

La mostra: "Storie dell'Impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin."
Dove: Treviso, presso Museo di Santa Caterina
Quando: dal 29 ottobre 2016 al 17 aprile 2017
Orari: dal lunedì al giovedì ore 09:00/18:00, da venerdì alla domenica ore 09:00/19:00
Prezzo: intero 14 euro, ridotto 11 euro (possibilità di biglietti congiunti e aperti)
Il costo della visita prevede anche l'ingresso alla mostra "Tiziano, Rubens, Rembrandt", visitabile sempre nel Museo di Santa Caterina di Treviso.
Maggiori Informazioni: sul sito ufficiale

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