Con la Settimana Santa 2024 ritroviamo le processioni tipiche del periodo del triduo pasquale. Come sempre, anche quest'anno le tradizionali cerimonie tornano a ravvivare il folklore e ad accendere la fede dei devoti in tutta Italia. Con loro si rivedranno anche i tanti turisti curiosi di scoprire le usanze e i riti peculiari di alune località.
La Settimana Santa: la scansione temporale secondo il rito
I cristiani tradizionalmente celebrano con grande solennità la Settimana Santa, compresa tra la Domenica delle Palme e il Sabato Santo – il sabato che precede la domenica di Pasqua.In Italia la Pasqua è un momento vissuto con intenso trasporto, durante il quale la devozione cristiana si manifesta spesso in ritualità di grande suggestione. In particolare, nell’Italia centro-meridionale sono diffuse cerimonie di forte impatto emotivo dove devozione e folklore spesso si mescolano, grazie anche all’influenza della dominazione spagnola.
La Settimana Santa ha inizio nella Domenica delle Palme, quando si ricorda l’ingresso a Gerusalemme di Gesù. I tre giorni successivi, che coprono dal lunedì al mercoledì, corrispondono al tradimento di Giuda. Il pomeriggio del Giovedì Santo inizia il triduo pasquale fulcro della cristianità: la passione, la morte e la resurrezione di Cristo (triduo dal latino triduum, letteralmente “periodo di tre giorni”, da tri- “tre” e dies “giorno”).
La messa serale coincide con la fine della Quaresima e ricorda l’ultima cena di Gesù, l’istituzione dell’eucarestia e del sacerdozio e il momento giovanneo della lavanda dei piedi. Il Venerdì Santo, con la celebrazione della Passione, è il giorno della morte in croce di Gesù ed è celebrata la Via Crucis, infine la notte tra il sabato e la domenica di Pasqua si celebra la Resurrezione di Gesù Cristo.
Curiosità
Quest’anno la celebrazione della Pasqua è domenica 31 marzo 2024. La Settimana Santa inizia dunque il 24 marzo, in corrispondenza della Domenica delle Palme.Ma come si fissa ogni anno la Pasqua? Non tutti sanno che la data è decisa secondo le fasi lunari: il Concilio di Nicea del 325 d.C. impose come regola che la Pasqua dovesse cadere la domenica successiva alla prima luna piena di primavera. Di conseguenza, essa è sempre compresa nel periodo tra il 22 marzo e il 25 aprile.
La Settimana Santa a Gallipoli
Una famosa celebrazione è quella di Gallipoli, che ha inizio però il venerdì precedente la Domenica delle Palme (quest’anno cade il 22 marzo 2024), quando tradizionalmente si svolge la Processione dell’Addolorata).
Dalla chiesa di Maria SS. Del Carmelo parte una sorprendente processione composta da confratelli nella tradizionale tenuta con sacco, mozzetta e cappuccio neri che portano la statua altrettanto nerovestita della Vergine Maria. Durante la tappa nella Cattedrale di Gallipoli è eseguita la tradizionale frottola (composizione letteraria popolare).
La processione continua sino al bastione di San Giuseppe, dove si rivolge verso al mare la statua della Vergine, accompagnata da uno strepito di clacson e sirene. Presso la tappa successiva nella chiesa di San Francesco da Paola si canta lo Stabat Mater secondo l’antica partitura gregoriana.
Maggiori informazioni sono disponibili nel nostro articolo sulla Settimana Santa di Gallipoli.
La Settimana Santa a Cuglieri
A Cuglieri, in Sardegna, i riti della settimana santa sono affidati a cinque confraternite sparse nelle diverse chiese e parrocchie della cittadina. Il giovedì santo, dopo la messa che rievoca l’ultima cena di Cristo, inizia la processione di Sas Chircas, tipica della religiosità di questa regione.
Fa parte infatti della tradizione sarda l’idea che Maria, dopo la morte di Cristo, abbia disperatamente vagato cercando il corpo del figlio. Per commemorare la profonda angoscia della madre di Cristo le confraternite conducono la statua dell’Addolorata in processione lungo le chiese del paese, dove vengono allestiti i tradizionali sepolcri.
Maggiori informazioni sono disponibili nel nostro articolo sulla Settimana Santa di Cuglieri.
La Settimana Santa a Enna
Ci sono città che officiano la settimana santa con vere e proprie rappresentazioni della vita di Cristo.
Una delle più famose è Enna, che da secoli ripropone una complessa ed emozionante celebrazione organizzata dalle confraternite cittadine (un tempo corporazioni di arti e mestieri, oggi impegnate soprattutto negli eventi religiosi).
La Domenica delle Palme è rappresentata dai confrati della Passione: dodici confrati a piedi coi rami di palma precedono un asinello montato da un altro confrate nelle vesti di Gesù. Durante il percorso fedeli e confraternite accolgono il corteo con canti e preghiere e procedono sino alla Chiesa di San Sebastiano, dove due uomini impersonano le sentinelle dell’imperatore.
Il momento culminante è il Venerdì Santo: dal pomeriggio gli oltre duemila membri delle confraternite giungono al Duomo per la processione nella quale sfilano, in devoto silenzio, col tradizionale cappuccio bianco. Le celebrazioni per la Pasqua si protraggono in realtà sino alla domenica cosiddetta in Albis, immediatamente successiva a quella pasquale, quanto un’altra processione delle confraternite si reca in processione per la benedizione dei campi e per celebrare la Spartenza, letteralmente “separazione” di Cristo che, conclusa la sua Passione terrena, ritorna al Padre.
Maggiori informazioni sono disponibili nel nostro articolo sulla Settimana Santa a Enna.
La Settimana Santa a Iglesias
Anche Iglesias (provincia del Sud Sardegna) celebra la Pasqua con processioni che rimandano all'epoca spagnola, dove i protagonisti indossano abiti lunghi fino ai piedi e cappucci che lasciano a malapena intravvedere gli occhi. Le processioni per il paese si celebrano dal Martedì Santo alla Domenica di Pasqua i riti sono animati dalle confraternite, che rendono ogni anno davvero suggestivo il periodo pasquale.Mggiori informazioni sono disponibili nel nostro articolo dedicato alla Settimana Santa di Iglesias.
La Settimana Santa a Castelsardo
Ancora in Sardegna, per la precisione nel Golfo dell'Asinara. A Castelsardo la Settimana Santa si celebra con diverse iniziative: si comincia con il Lunissanti e si continua il Giovedì Santo con la Prucissioni, per terminare il venerdì con la deposizione del Cristo dalla Croce.Tutte le informazioni sono disponibili nel nostro articolo dedicato alla Settimana Santa a Castelsardo.
La Settimana Santa a Lanciano
Anche in Abruzzo, nella città del Miracolo Eucaristico, si assiste alla celebre processione degli Incappucciati di Lanciano. La processione è organizzata dall’Arciconfraternite della Morte e Orazione.
Dalle 21 del Giovedì Santo i confratelli in abito e cappuccio nero accompagnano il vero protagonista: il Cireneo Scalzo. Si tratta di un uomo che rappresenta Simone di Cirene, colui che portò per qualche momento la Croce assieme a Cristo. A scegliere il Cireneo è ogni anno il priore dell’Arciconfraternita e nessuno a parte lui ne conosce l’identità.
Dopo aver indossato l’abito, il priore lo carica della croce di Lanciano, del peso di ben 25 kg. Il Cireneo procede scalzo lungo la città, accompagnato da musiche e dalla processione degli incappucciati in fiaccolata.
La Settimana Santa di Polistena
Tra le più note celebrazioni della Settimana Santa ricordiamo anche quella di Polistena, in provincia di Reggio Calabria. Tra le numerose e suggestive rappresentazioni c’è quella all’Anfiteatro Comunale nel pomeriggio della domenica delle palme, un vero e proprio momento di teatro che rivive le fasi più importanti della Passione di Cristo.
Maggiori informazioni sono disponibili nel nostro articolo sulla Settimana Santa di Polistena.
La Turba di Cantiano
A Cantiano, in provincia di Pesaro e Urbino (Marche), si celebra ogni anno il Venerdì Santo con una rappresentazione sacra della Passione di Cristo. La giornata inizia molto presto, già alle 5:30 del mattino, e prosegue fino a sera tardi, quando i soldati romani sfilano per le vie del paese.Maggiori informazioni sono disponibili nel nostro articolo dedicato a La Turba di Cantiano.
La Processione del Cristo Morto a Gubbio
Rimaniamo nell'Italia centrale: a Gubbio (Perugia) si svolge nel giorno del Venerdì Santo la Processione del Cristo Morto.Nelle strade della cittadina umbra sfilano le confratenite vestite con i sacconi, i tradizionali costumi con il cappuccio bianco. A rendere ancora più suggestiva la processione, i cosiddetti focaroni (cataste di legna) e i torticci (cesti di legna che arde) sono accesi al passaggio della sfilata.
La Settimana Santa a Vico del Gargano
Torniamo al sud, più precisamente in Puglia, dove tra i vari riti del triduo pasquale a Vico del Gargano segnaliamo il caratteristico Schopp del Giovedì Santo, quando i fedeli battono i piedi e fanno risuonare le racanelle creando un tremore funebre che ricorda la morte di Gesù Cristo.