L'Italia, all'alba del 2016, è intrappolata in una grande crisi economica la cui durata e la gravità delle conseguenze sono difficilmente prevedibili anche dagli esperti. Le aziende che sopravvivono migrano all'estero in cerca di mercati più prosperi e condizioni più convenienti. Le realtà storiche vengono acquistate da facoltosi gruppi globalizzati di paesi emergenti, le conoscenze si disperdono ed i talenti espatriano alla ricerca di terreni più fertili.
Siamo di fronte ad un vero e proprio esodo dell'identità nazionale: la diaspora culturale di un popolo antico, ricco di competenze assortite in ambiti tecnici e umanistici, unico e primo al mondo per i livelli raggiunti e per una sfaccettatura che riflette le peculiarità di un territorio tanto vario per quanto circoscritto.
La progressiva estinzione del ceto medio ha concentrato la domanda sui prodotti posizionati nella fascia più bassa ed in quella più alta del mercato: in quest'ultima il Belpaese ha sempre primeggiato ed è proprio quella a cui bisogna rivolgersi per affrontare la promiscuità della globalizzazione.
L'estro imprenditoriale e le abilità di una manodopera qualificata come quella italiana non possono combattere la battaglia dei costi contro moltitudini che producono in economia prodotti dozzinali, nè resistere nelle trincee della mediocrità: devono vincere quella dell'esclusività alzando la propria bandiera in cima all'asta, là dove nessuno riesce a raggiungerla.
Questa nazione potrebbe raggiungere l'autosufficienza basando la propria economia anche soltanto sul settore turistico ed enogastronomico, se solo ne avesse la consapevolezza.
Basti pensare che gli Stati Uniti, spesso a ragione ma più spesso a torto considerati un modello, costruirebbero parchi tematici e catene alberghiere attorno ad una qualunque della miriade di attrazioni turistiche di cui è costellato lo Stivale: testimonianze storiche che tutti ammirano ed invidiano e che gli italiani calpestano distratti ogni giorno passeggiando per strada.
L'Italia è una seducente contadinella che si spacca la schiena nei campi per un tozzo di pane quando potrebbe ottenere facilmente fama e ricchezza se solo si rendesse conto della propria bellezza e la mettesse in risalto.
Le poche aziende che si ostinano a lavorare nella terra che li ha partoriti e le sole che ottengono risultati incoraggianti sono quelle che fanno leva proprio sulla straordinaria unicità di questo paese meraviglioso che, in un periodo tanto difficile, convoglia la sua grande generosità solo su chi può e vuole valorizzarla.
La Toscana è stata una delle prime regioni a rendersi conto della condizione privilegiata di cui gode e ad esaltare e monetizzare il fascino del proprio territorio, l'altissima qualità delle tipicità che offre e le grandi maestranze in grado di elaborarle.
In questa regione le avventure imprenditoriali e gli aneddoti da raccontare sono innumerevoli e affascinanti: storie avvincenti la cui fama ha raggiunto gli angoli più remoti del pianeta, da cui ogni anno giungono migliaia di turisti esaltati dal mito di una terra, di un popolo e di un vino leggendario.
Con il Blog Tour Wine Experience, ColleMassari ha voluto raccontare la propria impresa: quella di un piccolo grande impero, nato recentemente, che in breve tempo ha conquistato la Toscana, il cuore dei suoi abitanti e quello di chi ha visitato le sue strutture ricettive e le sue cantine.
Forti di travagliate esperienze mutuate in giro per il mondo attraverso anni di grandi cambiamenti politici ed economici, nel 1998 i fratelli Maria Iris e Claudio Tipa approdano in un'Alta Maremma selvaggia e lontana dalle rotte turistiche, dalle parti di Cinigiano, in provincia di Grosseto. Una terra aspra, spazzata dal vento che soffia dalla vicina costa. Gente semplice, genuina, rude. Pastori, vecchi carbonari, burberi marinai di terraferma che navigano tra ondeggianti colline in un mare di ulivi, superati in numero dai cinghiali che vivono nei boschi vergini bordati da severi viali orlati da ordinate file di cipressi secolari.
Il figlio di Maria Iris, Ernesto Bertarelli, noto imprenditore farmaceutico e appassionato di vela, intuisce le potenzialità del territorio di Montecucco, che riceve proprio quell'anno la DOC, acquista il Castello di ColleMassari su una tenuta di 1.200 ettari e ne avvia la restrutturazione.
La collina, a 320 metri s.l.m., protetta ad est dal Monte Amiata, incastonata tra le DOCG di Montalcino e del Morellino di Scansano, è caratterizzata da una buona ventilazione, da ampie escursioni termiche e da un terreno argilloso e calcareo che la rendono ideale per la coltivazione di un vitigno forte e sensibile allo stesso tempo come il Sangiovese.
Nel 2000 escono dalla cantina le prime bottiglie di quel vino che, nel 2011 riceverà anche la DOCG Montecucco Riserva.
In questi anni vede la luce la cantina di ColleMassari a Poggio La Comare, un progetto di Edoardo Milesi completamente realizzato secondo i dettami della bioarchitettura e dell'eco-sostenibilità , dotato di una cantina sotterranea di 6.000mq che usufruisce delle innovative quanto arcaiche tecnologie dell'ingegneria bioclimatica per limitare al minimo l'intervento della meccanica e dell'elettricità nella produzione del vino. Il complesso, premiato come una delle cantine e strutture di bio-edilizia più belle del mondo e considerato un vero e proprio monumento di architettura moderna, si inserisce armoniosamente nel panorama circostante anche grazie al sapiente uso di materiali del posto. A garantire l'elevata qualità dei vini contribuiscono la coltivazione biologica dell'uva e la sua raccolta e selezione manuale, nella quale l'efficienza della sensibilità umana non può essere sostituita da nessun automatismo.
Le proprietà di ColleMassari si allargano alle aree circostanti al castello con la successiva acquisizione della tenuta di Montecucco, dove sorge un agriturismo con ristorante e piscina sull'impianto di un antico borgo agricolo composto da una tipica casa padronale toscana, da una romantica chiesetta e da una suggestiva cantina del 1300 contenente un'orciaia con ziri del 1600.
Poco distante si può scorgere, in mezzo agli ulivi dai quali ColleMassari ottiene il suo squisito olio biologico, l'agriturismo Pecora Vecchia. Il complesso è uno straordinario esempio di ristrutturazione creativa di un'antica fattoria dove, grazie all'impiego di materiali locali, assistiamo ad una perfetta fusione tra il comfort moderno degli interni, la spettacolarità della piscina a sfioro sopraelevata e l'architettura tipica toscana.
Le Scuole nascono invece dalla reinterpretazione in chiave moderna di una vecchia taverna posta proprio di fronte alle scuole del borgo, che oggi ospita 8 camere su due piani e rappresenta un ottimo punto di partenza per esplorare la Maremma settentrionale.
Case Nuove dispone invece di una serie di pittoreschi appartamenti in stile tradizionale che si affacciano su un grande prato che incornicia la bellissima piscina ai piedi del castello di ColleMassari.
Nel 2003 Bertarelli vince l'America's Cup ad Auckland al timone della sua Alinghi, a cui Claudio Tipa dedica la bottiglia di Montecucco Rosso DOC del 2000, e acquista il podere Grattamacco a Bolgheri.
L'azienda agricola, risalente agli anni '70, è nota fin dal 1982 per i Supertuscan ottenuti con tagli di vitigni internazionali e Sangiovese, ma produce anche un eccellente Vermentino. Le caratteristiche di acidità e sapidità donate dal terroir e dalla brezza marina che accarezza i grappoli conferiscono ai vini di Grattamacco un'ottima longevità in grado esaltarne le peculiari qualità.
L'intera produzione, dalla vigna alla cantina, è biologica garantita e certificata ICEA. Non è questa una scelta dettata dalle mode e di cui farsi fregio in etichetta: si tratta di una precisa volontà di rispettare l'ambiente e l'uva, lasciandola libera di raccontare se stessa nel vino. La fermentazione del mosto avviene spontaneamente all'interno di tini in legno per mezzo dei soli lieviti indigeni e l'aspro odore sollevato da loro ribollire rallegra le anime come all'epoca di Giosuè Carducci, che amava passeggiare lungo i viali di Bolgheri in compagnia degli altissimi cipressi.
L'azienda Grattamacco produce anche un eccellente olio extra vergine da olive biologiche raccolte manualmente.
Nel 2009 i fratelli Tipa costituiscono la Fondazione Bertarelli, volta alla promozione della Toscana attraverso il sostegno degli imprenditori su diversi fronti: dall’ambientale all'archeologico, dall'architettonico al sociale fino all'artistico, che trova nell'Amiata Piano Festival la sua più alta espressione e nella costruzione dell'impressionante Forum Fondazione Bertarelli la sintesi di un'efficientissima architettura perfettamente integrata nel paesaggio maremmano.
Nel 2011 ColleMassari allarga i propri orizzonti verso l'area di Montalcino, dove acquista la Fattoria Poggio di Sotto, nata nel 1989 ed attualmente considerata una delle più autorevoli e blasonate cantine per la produzione del Rosso e del Brunello di Montalcino. Le uve, con una resa per ettaro inferiore a metà di quella consentita dal disciplinare della DOCG, subiscono rigorosissime selezioni manuale in vigna, la cui coltivazione è completamente biologica e favorita da un'ottima esposizione dei filari e da un microclima unico.
La destinazione dell'uva alla produzione di Rosso o Brunello di Montalcino avviene solo al momento dell'invecchiamento in base alla prontezza dei vini: per questo motivo entrambi i prodotti possono garantire l'elevatissima qualità testimoniata dalla moltitudine di riconoscimenti ricevuti nelle diverse annate.
Dalle olive prodotte dalle 1400 piante che compongono l'oliveto di Poggio di Sotto viene ottenuto un olio biologico non filtrato che riflette le tipicità della zona di Montalcino.
Nel 2014 ColleMassari viene premiata dalla guida ai vini d'Italia del Gambero Rosso come migliore cantina dell'anno: un’ennesima meta raggiunta da un’azienda che mantiene fissi i propri obiettivi e che sposta ogni volta più avanti i propri traguardi.
E’ una storia emozionante e in continua evoluzione, quella scritta dalla famiglia Tipa e Bertarelli, ma i cui protagonisti sono il territorio, i suoi abitanti e i suoi prodotti.
La filosofia filantropica ed ecologista di ColleMassari e la volontà di mantenere un basso profilo mediatico è testimoniata dalla sobrietà delle strutture, che si calano in punta di piedi in un delicato ecosistema a cui restituiscono sempre con gli interessi ciò che prendono, dall’umiltà con cui gli stessi proprietari sanno ospitare ed essere ospiti, dall’ostinazione con cui persegue una qualità senza compromessi, dai sapori genuini che ritroviamo negli oli e nei vini biologici, dal rispetto portato alle tradizioni locali e dal sorriso sincero dei fedelissimi dipendenti.
ColleMassari non ha puntato i riflettori su di sé ma su ciò che ama e di cui ogni giorno si prende cura, promuovendo il territorio in virtuosa sinergia con esso.
L'ispirazione che si può trarre osservando l’ascesa di questa azienda, in una congiuntura economica nazionale negativa come quella attuale, si ha notando come essa non sia ostacolata dai nobili fini che si prefigge, perché i fini stessi sono il mezzo con cui ottiene tanto successo. L'altissimo livello di ColleMassari è stato raggiunto per passione e non per speculazione.
Questo concetto dovrebbe essere alla base delle politiche economiche degli imprenditori italiani: essi non devono sopravvivere subendo le condizioni del mercato globale, ma imporre le proprie regole promuovendo un'esclusività garantita da una vocazione privilegiata.
Quello che tutto il mondo cerca in Italia e trova in Toscana è l'eccellenza.
Durante il Blog Tour Wine Experience Maria Astorga, la dinamica moglie di Claudio Tipa, coadiuvata da Elisa, Cristina e Stefano, hanno ospitato diversi blog e testate turistiche ed enogastronomiche offrendo loro l'opportunità di conoscere quelle persone che da dietro le quinte, con un'entusiasmante passione, rendono grande la realtà di ColleMassari.
Su www.collemassari.it/it/ si trovano tutte le informazioni necessarie per prenotare le visite delle cantine del gruppo dove degustare ed acquistare il vino e l'olio prodotti da Castello ColleMassari, Grattamacco e Poggio di Sotto, mentre www.collemassarihospitality.it/it/ è il sito che mostra le strutture ricettive di Montecucco, Pecora Vecchia, Case Nuove, Le Scuole e raccoglie le notizie, gli eventi ed i servizi offerti da ColleMassari.