Disegnato da Gabriele Teruzzi, lo yacht di lusso denominato Shaddai rompe gli schemi grazie alla sua architettura avveniristica! haddai è una parola ebraica che significa “onnipotenza”. E il superyacht dal design italiano ha come scopo proprio quello di rappresentare la magnificenza di chi lo possiede. Avveniristico, lussuoso e sicuramente non convenzionale, il disegno di Teruzzi rompe gli schemi e si ispira all’architettura contemporanea, con un gusto estremamente futuristico.
Lungo 150 metri, il superyacht è caratterizzato da una cabina sopraelevata di ben 40 metri sul livello del mare, da cui i passeggeri potranno godere di un panorama sublime in qualsiasi parte del mondo si trovino.
“Elevarsi da terra è un desiderio che appartiene all’uomo fin dagli inizi – ha detto Teruzzi – Ci sono, infatti, esempi preziosi come la Torre di Babele, le Piramidi in Egitto e i magnifici grattacieli. Il desiderio di toccare le nuvole continua ad essere presente nelle menti dei potenti”.
Questa maestosa cabina elevata ospita una terrazza di 354 metri quadri costituita da un bar, una sala da pranzo e una piscina con pareti in vetro, totalmente trasparenti, per conferire una sensazione di congiunzione tra acqua e cielo, senza confine alcuno. Il lusso di questo yacht si traduce anche nella scelta dei preziosi materiali e tessuti utilizzati per gli arredi e le rifiniture, provenienti dalle principali case di moda italiane.
Più vicino al livello del mare, sul ponte principale di poppa, sorge un ampio “beach bar” di 915 metri quadri, dove gli ospiti possono rilassarsi su comodi lettini e osservare il maestoso acquario al centro del soffitto di vetro, per un relax totale e un’esperienza sensoriale esclusiva.
Anche se si pensa che i superyacht siano ad appannaggio soprattutto di magnati della Russia e del Medio Oriente, in realtà i maggiori possessori di tali meraviglie sono gli americani e i britannici. I costi di gestione degli stessi sono elevatissimi, e dunque potenzialità di pochi.
Esistono infatti solo 4476 yacht in tutto il mondo. Di questi il 33% sono di proprietari provenienti dagli Stati Uniti, l’11% dalla Gran Bretagna. L’Italia si posiziona al terzo posto con il 5%, seguita dall’Australia (4%) e dalla Russia (3%). Attualmente il più grande yacht in circolazione è di 180,6 metri di lunghezza ed è di proprietà dello sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahyan, attuale Presidente degli Emirati Arabi Uniti.
Proprio come i jet privati, anche gli yacht di tali dimensioni sono considerati prestigiosi simboli di fama e fortuna, nonché un appariscente metodo per sfoggiare la propria ricchezza navigando per il Mediterraneo o nei Caraibi. Tuttavia la nuova generazione di proprietari tende a dettare la nuova tendenza di esperienze rare e non accessibili a tutti, per confermare il loro status sociale elevato ed esclusivo, optando quindi per mete meno battute, come isole Galapagos, Asia o Antartide. Oltre alle location di navigazione, grande attenzione viene data anche ai servizi a bordo: sempre più, infatti, i superyacht hanno tutti i confort come palestre, centri benessere, piscine, sale cinematrografiche, oltre a team specializzati per la salute e il wellness dei passeggeri. Se volete vederlo dal vivo è atteso questa estate nel porto di Ragusa.