Henri Matisse e Marc Chagall, maestri nel catturare i colori e imprigionarli nei loro dipinti, quando giunsero a Nizza rimasero stupiti dalla particolare luce che illumina la principale città della Costa Azzurra. L’invidia che dovette suscitare in loro la nitidezza con cui il Maestrale disegna i contorni delle vele, cullate delle luccicanti onde turchesi al porto, le tinte vivaci con cui l’alba dipinge le primizie sulle bancarelle dei mercanti, i toni caldi con cui il tramonto avvolge le vecchie case lungo le tortuose vie del centro, deve averli spinti nelle loro opere ad una sfida contro il Sole stesso, che a Nizza splende per 10 mesi all’anno.
Sicuramente l’inaspettata estasi di fronte all’esuberante vivacità di una città tanto variegata quanto profondamente mediterranea, ha prolungato il soggiorno dei due pittori e consegnato le loro opere rispettivamente ai due musei a loro dedicati nel quartiere di Cimiez.
Nizza non è però illuminata da sole suggestioni: il continuo alternarsi e mescolarsi di culture e civiltà nei secoli fin dall’antichità ha forgiato una città ricca di testimonianze storiche e architettoniche con un’indole molto personale ed una mentalità estremamente aperta e dinamica che riesce a fare convivere i contrasti che la caratterizzano.
Nizza, popolare e aristocratica.
L’indole eco-sostenibile di Nizza è dimostrata dalla pulizia e dalla sicurezza delle sue strade, dalla moltitudine di piste ciclabili che, unitamente ad una perfetta viabilità e ad una moderna, veloce ed economica rete tramviaria - Le Tramway – rendono superflua la circolazione con mezzi privati in centro.
Il quartiere popolare di Libèration, di fronte alla bella Gare du Sud ha ricevuto nuova linfa proprio in seguito al suo recente collegamento alla linea del tram: il coloratissimo mercato di prodotti ortofrutticoli a km zero, il mercato coperto Citè Marchande Docks ed i tanti negozi e locali biologici ed equo-solidali, come la bottega etica Pastis de Nice o il cafè agri-culturale Court Circuit, oltre agli atelier di artisti come quelli della rete Botox(S) , infondono nuove energie ad un’area che stava lentamente degradando. Ora la borgata è uno dei luoghi più frequentati dagli stessi nizzardi ed è sempre più apprezzata anche dai turisti che vogliono calarsi nella Nizza più autentica.
Il simbolo più iconico della città resta però sempre la celebre Promenade des Anglais, così chiamata perché finanziata dal Reverendo inglese Lewis Way nel 1820. Una larga passeggiata sul lungomare della sfavillante Baia egli Angeli, ornata da altissime palme, fiori e superbi alberghi di lusso come il maestoso Hotel Negresco, simbolo di una Belle Epoque che a Nizza sembra non essere mai tramontata. Le famose seggiole azzurre, sparse lungo il suo corso, simboleggiano l’ospitalità della capitale turistica della Regione delle Alpi Marittime, seconda realtà francese per numero di strutture ricettive. Un altro hotel, decisamente più abbordabile, che celebra gli effervescenti “bei tempi” dei primi anni del Novecento, è l’Hotel Villa Otero, vicino la bellissima Gare de Nice-Ville. L’atmosfera sognante di questo Hotel-Boutique, dedicato alla conturbante e affascinante ballerina e cortigiana nota come “La Bella Otero”, incanta i visitatori. Una particolare serie di servizi è dedicata agli ospiti di questo hotel del gruppo Happy Culture Collection: chi pernotta in una qualunque di queste strutture in città può usufruire liberamente anche di quelli, sempre diversi, proposti dalle altre!
Nizza, antica e moderna.
Un altro luogo emblematico di Nizza è Piazza Masséna, intitolata nel 1840 allo spregiudicato Generale napoleonico e rinnovata nel 2007 con la posa delle sette statue dell’artista catalano Jaume Plensa. Ognuna di esse rappresenta un continente e l’opera, intitolata Conversation à Nice, vuole essere di buon auspicio per una comunicazione e collaborazione pacifica tra ognuno di essi: un tema quanto mai attuale, soprattutto dopo i tristi eventi che hanno coinvolto la città nell’Estate del 2016. I sette saggi, che svettano appollaiati su altissimi pali, la sera si illuminano cambiando alternativamente colore, donando un tocco di vivacità all’elegante cornice di porticati rossi che si specchia sull’originale pavimentazione a scacchi.
Adiacente alla piazza si estende La Promenade du Paillon, con i suoi scintillanti zampilli d’acqua che fanno letteralmente impazzire i più piccoli, e le tante aree tematiche immerse nei 12 ettari del parco.
Altre zone che suggeriscono stupende passeggiate e momenti di divertimento e relax all’aria aperta sono il Giardino Alberto 1°, con le sue fontane immerse nella folta vegetazione, ed il Parco della Collina del Castello, con le vestigia dell’antica fortezza, gli scavi romani, la scenografica cascata artificiale e l’imperdibile vista sulla città e la baia.
L’attenzione all’impatto estetico e ambientale è testimoniato anche da architetture contemporanee come il Teatro Nazionale, il Palazzo dei Congressi e delle Esposizioni - l'Acropolis - ed il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea – Il MAMAC- , che si inseriscono armoniosamente in un contesto antecedente. I monumenti e le opere d’arte più moderni si amalgamano perfettamente senza stridere con i palazzi barocchi di gusto ligure, assorbiti dal tessuto urbano di Nizza: la Porte Fausse, un trionfo di variopinti marmi e archi dorati, è l’opera dell’artista armeno Serkis Zabunyan che rappresenta il punto di passaggio tra la Città Vecchia, caratterizzata dalle tipiche case color ocra con gli scuri verde nizzardo, e quella nuova. L’arte ed il design, che trovano sfogo nelle gallerie de Les Pochettes, accolgono numerosissimi studenti nella prestigiosa Scuola Nazionale d’Arte di Villa Arson. Gli appassionati hanno la possibilità di soggiornare in originali strutture come l’Hotel Windsor, dove l’allestimento delle stanze viene periodicamente affidato ad artisti sempre diversi.
Nizza, Francese e Italiana
Il dialetto che si parla a Nizza è di origine ligure ma a tradire la stretta parentela con l’Italia, dovuta ai tanti anni in cui fu governata dai Savoia, vi sono altri innumerevoli aspetti. Oltre ad una grande quantità di immigrati italiani e ad un’ottima diffusione della lingua italiana, la città conserva tantissime testimonianze architettoniche e la sua importante e famosa tradizione enogastronomica, prettamente mediterranea, pesca a piene mani da quella del Bel Paese. In Piazza Garibaldi, dove campeggia la statua del nostro compianto eroe di origine nizzarda, alcuni metri sopra al percorso sotterraneo della Cripta Archeologica, se al Cafè de Turin si degustano crudità di mare accompagnate da secchielli ghiacciati di Champagne, nella suggestiva cornice del Ristorante Sentimi si possono assaggiare pizze e manicaretti che non fanno certo rimpiangere la cucina italiana.
A Nizza non è infatti assolutamente fuori luogo o deludente mangiare italiano e lo si intuisce già da prodotti tipici locali, come l’olio d’oliva, grato ad un microclima particolarmente mite e favorevole alla coltivazione dell’ulivo. Il più famoso vino locale è il Bellet AOC, ottenuto da un vigneto di 50 ettari coltivato sulle bellissime colline alle spalle di Nizza, affiancato dagli ottimi e più diffusi vini provenzali a causa della sua ridotta disponibilità e di un prezzo non proprio contenuto. L’internazionalità di Nizza si può assaporare nelle mille sfaccettature di una ristorazione varia ed estremamente qualificata: dal pescato de Le Bistrot du Port alle carni selezionate a km zero da Le Canon, dalle proposte vegetariane del bistrò Badaboom alla table d’hôte della giapponese Etsuko, dalle creazioni in cioccolato della storica Maison Auer ai gustosi gelati di qualità di Arlequin e Cèsar, ce n’è davvero per tutti i gusti.
Nizza, slow-food e fast-food
Le ricette più autentiche della cucina nizzarda sono salvaguardate dall’Ufficio per il Turismo ed i Congressi di Nizza che, dopo attente verifiche e severi controlli, appone l’etichetta “Cuisine Nissarde, le respect de la tradition” per certificare i ristoranti che hanno i requisiti necessari nel pieno rispetto della tradizione enogastronomica locale. Passeggiando per le variopinte strade della Vecchia Nizza, attorno alla caratteristica Piazza Rossetti, tra negozietti di formaggi, acciughe, olio ed olive, forni e macellerie, l’olfatto è inondato da una marea di profumi, mentre il palato cercando un riscontro ha l’imbarazzo della scelta tra Lu Fran Calin, Acchiardo, A’ Buteghinn’a, Le Cantine de Lulu e gli altri folcloristici ristoranti certificati. I piatti tipici nizzardi, con ampi richiami e citazioni alla cucina italiana, sono gli gnocchi (come i celebri merda de can) ed i ravioli alla nizzarda, la doba, la bagna cauda, la trippa, lo stoccafisso e soprattutto i deliziosi petit farcis niçois, ovvero verdure ripiene gratinate.
A Nizza è anche possibile mangiare qualcosa di veloce ed economico senza rinunciare alla qualità, al gusto ed alla tipicità: in questa città lo street-food non è una moda, ma un’antica consuetudine. Le lunghe code al chiosco Tintin in attesa di aggiudicarsi il migliore pan bagnat della città, un panino condito con olio d’oliva e farcito di insalata nizzarda, o aspettando che venga sfornata la profumata Socca nizzarda, una farinata di ceci, o un tracio di Pissaladière, simile ad una focaccia genovese con acciughe, al Socca Tram o al Lou Pilha Leva, dimostrano quanto i nizzardi ed i turisti apprezzino degustare ottima cucina anche in piena autonomia.
Nizza, locale e globale.
Le contraddizioni ed i contrasti si susseguono lungo le strade di Nizza come nell’elegante Avenue Jean Medicin, sulla quale si affaccia la bellissima Basilica di Notre-Dame, illuminata in maniera fin troppo vivace ed affiancata alle moderne strutture in vetro e acciaio dei negozi d’abbigliamento dei soliti grandi gruppi commerciali internazionali. In contrapposizione, lungo l’area pedonale del Corso Saleya, tra gli alti edifici barocchi, le bancarelle del pittoresco Mercato dei Fiori si avvicendano a giorni alterni a quelle d’antiquariato, mentre la sera manufatti d’arte ed artigianato fanno capolino tra i tavolini di cafè e bistrot.
Nizza, sacra e profana.
La calda accoglienza della città, cosmopolita per antonomasia, non conosce distinzioni razziali, culturali, religiose o di orientamento sessuale. A Nizza per esempio convivono la Cattedrale Ortodossa Russa di San Nicola, la più importante ed antica opera in stile moscovita al di fuori dalla Russia, ed il Monastero Francescano di Cimiez, un’antica ed importante meta di pellegrinaggio Cristiano.
Il lato gay friendly della città, sublimato nella guida Nice Irisèe Naturellement che certifica le strutture orientate verso questo tipo di utenza, trova ampio respiro nella moltitudine di originali locali lungo la rediviva Rue Bonaparte ed in una serie di eventi durante tutto l’arco dell’anno: dal Lou Queernaval di Febbraio alla Pink Parade di Luglio, dall’In&Out Festival di Aprile al Festival Polychromes di Settembre.
Nizza, animata ogni sera da una frizzante movida dal centro storico fino al lungo-mare, offre anche un ampio e variegato programma di eventi: dal famosissimo e imperdibile Carnevale e Battaglia dei Fiori in Primavera, al Crossover Festival di Maggio e Giugno a cui segue l’importante Jazz Festival di Luglio ed il Prom’Party estivo. Chi preferisse orientarsi verso le feste più tradizionali può invece visitare Nizza per il Festino dei Cougourdons a Marzo, durante la Festa di Maggio, in occasione della Festa dei Malonat a Luglio, o per la celebrazione di uno dei Santi cari alla popolazione nizzarda. L’anno si chiude con il suggestivo Villaggio di Natale.
Nizza, mare e montagna.
Nizza, con il suo piacevolissimo clima, le spalle appoggiate alle alte vette delle Alpi Marittime e le gambe stese sul litorale della Baia degli Angeli, fornisce una miriade di opportunità per un turismo di qualunque età e livello.
Oltre alla città vecchia ed alla sua storia, agli innumerevoli musei d’arte ed alle architetture moderne, ai parchi, ai mercati, alla spiaggia ed alla montagna, Nizza rappresenta il luogo più strategico dove soggiornare per scoprire le altre meraviglie della Costa Azzurra ed offre una scelta molto varia ed economica di mezzi, via mare o terra, per raggiungere Cannes e le Isole di Lerino, Antibes, Saint-Tropez, o per scoprire un sorprendente entroterra dal sapore provenzale.
Nizza, presto e bene.
Giungere a Nizza dall’Italia è semplicissimo: la città dispone di uno dei maggiori aeroporti nazionali e si possono trovare voli a tariffe veramente convenienti da moltissime città italiane. Partendo invece dalla stazione di Milano, il treno Thello rappresenta uno dei modi più sicuri, veloci ed economici per raggiungere la Costa Azzurra godendosi il panorama lungo il percorso.
Le informazioni turistiche riguardanti Nizza, precise, aggiornate ed in lingua italiana, si possono trovare sul ricchissimo sito internet dell’Ufficio del Turismo e dei Congressi: www.nicetourisme.com. Giunti in città si possono raggiungere i vari uffici turistici, come quello proprio all’uscita della stazione ferroviaria Nice-Ville, che dispongono di tanta documentazione, mappe e guide. Per chi si accinge a visitare la città, è estremamente conveniente approfittare delle offerte del French Riviera Pass, una sorta di abbonamento, disponibile in diverse “taglie”, che include un numero sterminato di musei, visite guidate, mezzi di trasporto, degustazioni e tanti sconti per negozi, ristoranti e attività per grandi e piccoli.