La mostra Orlando Furioso 500 anni a Ferrara, Palazzo dei Diamanti

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Condividi Enrico Montanari

14/12/2016

Realizzata dal Ministero dei Beni Culturali e da Fondazione Ferrara Arte, la mostra "Orlando Furioso. 500 anni" è destinata a tutti gli appassionati della celebre opera dell'Ariosto: l'Orlando Furioso, appunto, che all'epoca fu una vera rivoluzione letteraria per la cultura europea.

Inaugurata lo scorso 24 settembre e allestita fino al prossimo 29 gennaio, può essere ammirata da tutti nelle sale del Palazzo dei Diamanti di Ferrara: è il frutto di anni e anni di studi e ricerche, e si presenta come un'esposizione decisamente variegata e ricca, in grado di illustrare e di raccontare nel dettaglio la storia della Corte Estense e, in particolare, la vita di Ludovico Ariosto.

Si tratta di una mostra che accoglie una importante serie di testimonianze dell'epoca di Ariosto: dalle ceramiche ai manoscritti miniati, dai libri agli arazzi, dalle sculture ai dipinti, senza dimenticare gli strumenti musicali.

Da non perdere, tra l'altro, la "Charta del navicare per le isole novamente trovate in la parte de l'India del 1501": così si chiama la carta geografica che fu fatta elaborare da Alfonso I d'Este, dove, tra l'altro, viene rappresentato il continente americano per la prima volta nella storia.

Non mancano, infine, opere realizzate dai più importanti artisti di quell'epoca: Andrea Mantegna e Paolo Uccello, per esempio, ma anche - ovviamente - Tiziano e Botticelli. E, ancora, Raffaello e Leonardo: insomma, "Orlando Furioso. 500 anni" è un'occasione speciale per osservare da vicino un ricco assortimento di opere d'arte.

Particolare attenzione merita, per esempio, il ritorno in città del "Baccanale degli Andrii" di Tiziano, a distanza di più di quattro secoli: era presente niente meno che all'interno del camerino di Alfonso I d'Este.

Il curatore dell'esposizione Guido Beltramini ha voluto far notare che la mostra è dedicata in modo particolare a chi non ha mai avuto la possibilità o il tempo di conoscere l'Orlando Furioso, e più in generale Ludovico Ariosto, da vicino: è un'opportunità curiosa per conoscere l'immaginario che ruotava attorno al letterato.

Un immaginario che, ovviamente, si rispecchia direttamente nell'Orlando Furioso, un'opera che ancora oggi mette in mostra tutta la sua modernità, pur parlando di quel che aveva sotto gli occhi Ariosto - inclusi quegli arazzi che, al tempo, potevano essere considerati come dei giornali, usati per fornire un racconto di quello che succedeva nel mondo.

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