Oramai ci siamo: il progetto da 70 milioni di dollari presentato tre anni fa, per la costruzione di un Museo della Statua della Libertà atto a onorarne la memoria, è stato ultimato! Domani 16 maggio 2019 aprirà il nuovo museo su Liberty Island! Il primo edificio che viene costruito sull'isola, nella storia recente di New York City.
Le dichiarazioni della designer Diane von Furstenberg – direttrice della campagna di raccolta fondi per la Statue of Liberty-Ellis Island Foundation avevano sottolineato l'importanza del progetto: “Lady Liberty è un simbolo a rappresentanza dell’America intera e dei suoi valori come appunto la libertà, la speranza e il desiderio d’opportunità” – aggiungendo – “Ciò che lei rappresenta è tutto ciò che di questo grande Paese amiamo e che di questo Paese deve essere protetto.” Il museo è stato realizzato con un look innovativo e il dichiarato proposito di farlo sembrare come "galleggiante sopra al terreno".
L’edificio – il primo a essere edificato sull’isola in tanti decenni – ospita un museo interattivo mirato a tenere alto lo stendardo di valori come la libertà e l’accoglienza, nel quale verrà inoltre esposta la torcia originale (sostituita nel 1980) della statuaria Signora donata dal governo transalpino nel 1886 e divenuta una vera e propria attrattiva turistica visitata da oltre 4 milioni e 300 mila persone ogni anno.
Il sindaco di New York City Bill De Blasio ha rimarcato l’importanza di non sottovalutare ma anzi sostenere il fenomeno migratorio, ricordando che anche sua nonna, italiana, si è trovata ad affrontare una situazione di sradicamento necessario dalla propria terra d’origine.
Il Primo Cittadino ha demonizzato esclusione e discriminazione riferendosi in più occasioni all’attuale battaglia per la Casa Bianca: “Considerando quanto sta avvenendo in questa nazione, non ho bisogno di dire tanto di più; posso però dire che oggi stiamo ancora cercando di capire chi siamo e il nostro posto in questo Paese. Ci stiamo domandando che cosa significhi per noi l’immigrazione.” De Blasio auspica che il museo possa aiutare il popolo americano a “essere consapevole della propria pienezza.”
La Furstenberg, madrina del museo, è stata per lungo tempo impegnata a indurre i suoi ricchi amici a elargire la ragguardevole somma di 100 milioni di dollari utile a sostenere la realizzazione dell’esposizione museale e i relativi rinnovamenti di Liberty Island. La donna ha proposto inoltre la creazione di un’opera utilizzando le barre di ferro originali forgiate sotto la supervisione di Gustave Eiffel, fautore dello Statuto della Libertà e dell’omonima torre simbolo di Parigi. Tali barre, forgiate a mano, andranno a comporre un murale con 50 stelle posto all’ingresso del museo subito dopo la bandiera americana. Si darà la possibilità ai donatori di acquistare una singola stella al costo di 2 milioni di dollari ciascuna, ottenendo informazioni in merito alla storia della propria famiglia.
“Le persone amano ciò che è esclusivo” – dichiara la Furstenberg, che dimostra così di saper combinare gli affari con l’arte. Tra gli aderenti all'iniziativa il miliardario Jeff Bezos, fondatore di Amazon e proprietario del Washington Post, che donerà un’ingente somma in onore di suo padre, immigrato cubano. Altri ancora si sono aggiunti, ovvero l’ex sindaco della Grande Mela Michael Bloomberg, l’amministratore delegato di Comcast Brian Roberts, la facoltosa famiglia Tisch, l’imprenditrice Mellody Hobson e suo marito George Lucas, celeberrimo creatore di "Star Wars", i quali dedicheranno una stella a Muhammad Alì. Il progetto del museo sarà curato dallo studio d’architettura FXFOWLE.
Rendering Courtesy of Statue of Liberty-Ellis Foundation