A Parigi sono iniziati i collaudi degli avveniristici veicoli ovoidali – chiamati Sea Bubbles (letteralmente Bolle del Mare) - progettati a quattro mani dal velista francese Alain Thébault e dal windsurfer svedese Anders Bringdal.
Queste navicelle fluttuanti rappresentano a tutti gli effetti una finestra sul futuro: realizzate in fibra di vetro e schiuma ad alta densità, sfrutteranno due motori alimentati a energia solare per levitare sopra l’acqua della Senna grazie a lamine fissate agli scafi in grado di ridurre notevolmente l’attrito e garantire una velocità massima di 15 km/h senza generazione di moto ondoso né scossoni che possano minare la sicurezza delle cinque persone a bordo.
Il progetto – che ha ottenuto un budget di € 500.000 stanziato dalla Parrot SA (azienda francese specializzata nella produzione di apparecchi bluetooth), dalla Partech Ventures (società di venture capital) e dal fondo BPI - è stato sostenuto con vigore dal sindaco di Parigi Anne Hidalgo, paladina della lotta all’inquinamento che ha intravisto un’occasione unica. Le Sea Bubbles azzerano infatti le emissioni nocive, al contempo mirano a scremare pesantemente il traffico su strada scongiurando gli intasamenti e annullando l’impatto ambientale causato dalla navigazione fluviale ordinaria. Un aliscafo a propulsione elettrica ed energia solare (autonomia di 100 km): praticamente un sogno che potrebbe concretizzarsi molto presto, e fornire una nuova modalità per visitare le principali attrazioni di Parigi.
Alain Thébault afferma di essere stato contattato da molteplici imprese dislocate in tutto il mondo. Spera, inoltre, che le “Bolle del Mare” possano avere successo e prevedere tariffe di trasporto attestabili sui € 10.00, con il servizio prenotabile su app come quella di Uber, una volta ottenuto il via libera definitivo per la diffusione. Thébault ha incontrato alcuni mesi fa a New York City diversi funzionari interessati a impiegare centinaia di navicelle sul fiume Hudson, rivelando l’offerta di altri potenziali clienti pronti ad acquistarne 1.500 esemplari da utilizzare in Florida.
Lo stesso Thébault si augura che si possa in pochi anni riuscire a fare a meno del conducente. Alla potenziale messa in circolazione dei veicoli seguirebbe di rimando l’installazione di stazioni di imbarco e sbarco preposte anche alla ricarica energetica del mezzo infusa da pale subacquee azionate dalle correnti idriche, qualora l'energia solare non risulti sufficiente.
Se tutti i test andranno a buon fine, l’estate 2017 nella capitale parigina potrebbe assumere toni green e fomentare la produzione su larga scala delle Sea Bubbles (si stima che nel 2018 potrebbero essere addirittura 5.000 le navicelle capaci di viaggiare sulla Senna), un grande passo per l’Umanità, ma questa volta non sulla luna bensì sull’amata Terra.