Il capolavoro di uno dei più grandi artisti di sempre in un castello che si specchia nel mare. La mostra “Caravaggio e i caravaggeschi nell’Italia meridionale dalla collezione della Fondazione Roberto Longhi”, al Castello Aragonese di Otranto in Puglia, fino al 24 settembre 2017, è sicuramente uno degli eventi artistici più interessanti di quest’estate al sud Italia.
La mostra, curata da Maria Cristina Bandera è dedicata al grande Michelagelo Merisi (in arte “Caravaggio”) e ad altri pittori caravaggeschi che hanno operato nell’Italia meridionale. Tutte le opere esposte provengono dalla Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, il più importante storico dell’arte italiano che alla figura di Caravaggio e dei suoi “seguaci” ha dedicato gran parte dei suoi studi.
La mostra al Castello di Otranto
Vero protagonista della mostra è il dipinto Ragazzo morso da un ramarro, realizzato da Caravaggio tra il 1595 e il 1596. L’opera diventa spunto per analizzare l’influsso che ha avuto il maestro lombardo sui suoi contemporanei.Oltre al capolavoro di Caravaggio, sarà possibile ammirare nella mostra di Otranto opere di artisti attivi nel Seicento, su cui l’arte caravaggesca ha esercitato un’importante e positiva influenza. Tra questi Battistello Caracciolo, il più celebre “caravaggesco” di Napoli, presente con il suo Cristo morto portato al sepolcro; Jusepe de Ribera, pittore spagnolo di origine ma napoletano “di adozione”; Matthias Stom, pittore olandese a lungo attivo in Sicilia che con i chiaroscuri del dipinto La nascita di Sansone sancisce un legame ideale tra la cultura fiamminga e quella mediterranea. Presenti opere di artisti italiani come Mattia Preti, Filippo Napoletano e Giacinto Brandi, tutte provenienti dalla Collezione Longhi.
Completa il percorso espositivo la proiezione del film di Mario Martone dal titolo Caravaggio, l’ultimo tempo (durata 40‘), realizzato nel 2004, nel quale il regista ricostruisce, con dettagli dei dipinti e immagini girate delle periferie napoletane,
Ragazzo morso da un ramarro
È uno dei dipinti più famosi di Caravaggio, che ha realizzato due versioni simili dell’opera: una custodita dalla Fondazione Longhi a Firenze e un’altra ubicata a Londra, nella National Gallery.Come in tutte le opere di Caravaggio, ciò che colpisce immediatamente lo spettatore è la maestria nella resa della luce che si riflette nella brocca d’acqua presente sul tavolo.
A quest’opera sono stati attribuiti molti significati. Secondo molti critici il dipinto è un’allegoria delle pene di amore, che spesso giungono inaspettate, come inaspettato è il morso del ramarro nascosto tra i fiori.
Il castello di Otranto
La mostra “Caravaggio e i Caravaggeschi” viene ospitata nel meraviglioso scenario del Castello Aragonese di Otranto. Il biglietto di ingresso per la mostra comprende infatti anche il biglietto per visitare tutti gli ambienti della fortezza, dai sotterranei agli allestimenti dedicati alla storia della città.Il castello, sorto nel XI secolo, nel corso della storia, a causa dei numerosi assedi subiti, è stato più volte danneggiato e poi ricostruito, come alla fine del XV secolo, quando il duca di Calabria Alfonso di Aragona diede nuova vita al castello, devastato dall’invasione dei turchi nel 1480. La struttura attuale risale al XVI secolo, quando i viceré spagnoli trasformarono il castello in una fortezza inespugnabile.
Si tratta di un castello che ha ricoperto un ruolo importante nella storia del sud Italia, tanto che lo scrittore Horace Walpole si ispirò ad esso per il suo romanzo gotico Il castello di Otranto, del 1764. Un motivo in più per scoprirlo!
Chi era Caravaggio? Breve biografia in 5 punti
1. Michelangelo Merisi, detto "Caravaggio" (1571 – 1610) è considerato uno dei più importanti pittori della storia dell’arte italiana, nonché punto di riferimento per molti artisti del barocco europeo.2. Una peste uccide la sua famiglia in giovane età, così l’artista di trasferisce a Roma. Nella capitale frequenta le osterie malfamate, rifugio di un’umanità violenta e passionale di cui Caravaggio coglie l’anima e la ritrae nei suoi dipinti, come nel celebre I bari, dipinto nel 1595.
3. Il suo talento non passa inosservato e il cardinale Del Monte lo accoglie sotto la sua ala protettiva assegnandogli incarichi prestigiosi. A questo periodo risalgono i capolavori Vocazione di San Matteo (1599-1600) e Morte della Vergine (1604).
4. Nonostante la ricchezza, Caravaggio continua a frequentare le bettole della capitale, almeno fino al 1606, quando uccide in una rissa Rinuccio Tommasoni. La legge prevedeva la decapitazione per i colpevoli di omicidio, così l’artista è costretto a fuggire via da Roma per rifugiarsi prima a Napoli e poi a Malta.
5. La paura della morte emerge in molte delle sue opere, come La decollazione di San Giovanni Battista (1608) e David con al testa di Golia (1609-1610). L’artista non subirà mai la decapitazione ma, ciò nonostante morirà molto giovane, a soli trentotto anni, mentre cercava di raggiungere Roma per chiedere la grazia al pontefice.
Informazioni utili, orari e prezzo biglietti per visitare la mostra
Mostra “Caravaggio e i caravaggeschi nell’Italia meridionale dalla collezione della Fondazione Roberto Longhi”Dove: Castello Aragonese di Otranto, Piazza Castello
Date: Dall’11 giugno al 24 settembre 2017
Orari: Tutti i giorni dalle 10.00 alle 24.00
Biglietti: € 12,00 intero; € 10,00 ridotto (La mostra sarà visitabile con il biglietto del Castello, che consente di visitare anche la mostra Roberto Cotroneo. Genius loci, nel teatro dell’arte)
Maggiori informazioni: sito ufficiale
Per saperne di più su Caravaggio leggete anche: Caravaggio: biografia e opere riassunti in 10 punti