Tutti conoscono l’artista Lucio Fontana per i suoi tagli sulla tela (che potete ammirare al Museo del Novecento di Milano). In pochi però sanno che la sua produzione artistica è molto più vasta. La mostra “Lucio Fontana. Ambienti/Environments” al Pirelli Hangar Bicocca di Milano dal 21 settembre 2017 al 25 febbraio 2018 fa luce (in tutti i sensi) proprio su un lato dell’artista argentino sconosciuto ai più.
La mostra, A cura di Marina Pugliese, Barbara Ferriani e Vicente Todolí e in collaborazione con l’Associazione Lucio Fontana di Milano, raccoglie al Pirelli HangarBicocca nove Ambienti spaziali e due grandi strutture al neon, realizzati da Lucio Fontana tra il 1949 e il 1968 per gallerie e musei italiani e internazionali.
Una mostra fatta di sensazioni
Gli ambienti spaziali di Fontana sono spazi effimeri, si tratta di esperienze più che di opere tangibili. Si tratta di stanze, corridoi, labirinti in cui i colori fluorescenti e le luci giocano un ruolo chiave, contribuendo a creare scenari onirici e “spaziali” (in senso astronomico, in questo caso). Queste opere sono un valido esempio della poetica di un artista che ha da sempre esplorato i concetti di spazio, luce, del vuoto e del cosmo. Sono opere “effimere” perché lo stesso Fontana era solito distruggerle al termine delle esposizioni.Negli spazi del Pirelli HangarBicocca sono stati ricostruiti alcuni degli ambienti creati dall’artista negli anni Quaranta, alcuni dei quali sono stati ricreati per la prima volta dalla scomparsa dell’artista avvenuta nel 1946. Questo grazie allo studio e alle ricerche della storica dell’arte Marina Pugliese e della restauratrice Barbara Ferriani e al contributo della Fondazione Lucio Fontana, che hanno riprodotto fedelmente gli ambienti grazie all’impiego degli stessi colori, tessuti e lampade dei progetti originali. Lo spettatore ha così la possibilità di interagire con questi ambienti, immergendosi completamente nelle atmosfere create dall’artista italoargentino più di cinquant’anni fa.
Chi era Lucio Fontana? Lo raccontiamo in 5 punti
1. Lucio Fontana (1899, Rosario di Santa Fé, Argentina – 1968, Varese, Italia) è stato uno degli artisti più innovativi del Novecento, anticipando movimenti come Arte povera, Arte concettuale, Land art, Environmental art, che si sarebbero sviluppati tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta. È stato il fondatore dello Spazialismo, gruppo artistico nato in Italia alla fine degli anni Quaranta.2. La sua ricerca artistica si basa sullo studio di concetti come il vuoto, lo spazio, il cosmo e del rapporto che intercorre con essi.
3. Da questa ricerca nascono i suoi celebri “Concetti spaziali” (le tele con buchi e tagli, ma anche con rilievi, rientranze ecc.). Può considerarsi un modo per superare la bidimensionalità della tela, creando un ponte tra la pittura e la scultura.
4. Ovviamente con il successo giunsero anche i falsi. Del resto, è difficile distinguere un “taglio” di Fontana da un taglio qualunque, se non si è esperti. Per questo motivo l’artista era solito scrivere sul retro di ogni tela frasi insensate, una semplice testimonianza per un’eventuale perizia calligrafica.
5. ll 12 aprile del 2008 la sua opera Concetto spaziale. Attesa è stata battuta all’asta di Christie’s per 6.740.500 sterline, pari a 9.018.789 euro. Oggi, la maggior parte delle sue opere (circa 600) appartengono alla Fondazione Lucio Fontana, fondata dalla moglie dell’artista Teresita Rasini nel 1982.
Informazioni utili, date, orari, prezzo dei biglietti
Mostra: “Lucio Fontana. Ambienti/Environments”Dove: Pirelli HangarBicocca di Milano, via Chiese 2
Date: dal 21 settembre 2017 al 25 febbraio 2018
Orari: da lunedì a mercoledì: chiuso; da giovedi a domenica: 10-22
Biglietti: ingresso gratuito
Maggiori informazioni: sito ufficiale