Dal 21 marzo al 1 luglio 2018, la città di Brescia ospita la mostra “Tiziano e la pittura del cinquecento tra Brescia e Venezia”. La sede espositiva principale è il Museo di Santa Giulia, ma la mostra si sviluppa anche in altri luoghi della città, tra cui la Pinacoteca e il Museo Diocesano di Brescia, oltre ad alcuni percorsi che seguono le tracce del maestro del Rinascimento veneziano in città e provincia.
Il biglietto della mostra dà inoltre diritto ad una riduzione sul costo del biglietto della mostra di Bergamo “Raffaello e l’Eco del mito”.
La mostra, come si può intuire dal titolo, non è una monografica sul grande Tiziano (1488-1576), le cui opere diventano una traccia per approfondire il rapporto artistico tra le città di Brescia e Venezia in uno dei periodi più intensi per la creatività e l’arte italiana.
Tiziano e la pittura del cinquecento tra Brescia e Venezia
Curata da Francesco Frangi, la mostra ospita quattro tele di Tiziano e una sua xilografia, oltre ad opere di artisti bresciano del XVI secolo come Savoldo, Romanino e Moretto, in dialogo con i dipinti del maestro veneto.Tra le opere di Tiziano, a Brescia è possibile ammirare la “Madonna con bambino” in prestito dall’Accademia Carrara, il “Ritratto di Tommaso Mosti” da Palazzo Pitti, il “Ritratto di Gian Giacomo Bartolotti da Parma” dal Kunsthistorisches di Firenze, la “Madonna con bambino e San Rocco” del Museo del Prado di Madrid e il “Trionfo di Cristo” dei Musei civici di Brescia.
Si tratta di cinque opere che ben descrivono lo stile di un artista che con i suoi capolavori ha segnato il Cinquecento veneziano. Abilissimo nell’uso del colore, Tiziano deve questo suo talento anche al maestro Giovanni Bellini, che lo tenne a bottega quando il giovane artista da Pieve di Cadore, suo paese di nascita, si trasferì a Venezia. Le opere del Bellini sono infatti caratterizzate da colori brillanti e ben definiti, così intensi che stupirono anche l’artista tedesco Albrecht Durer, che ebbe modo di ammirare le opere del Bellini durante un suo viaggio in Italia.
Fu proprio nella bottega del Bellini poi che Tiziano conobbe Giorgione, altro grandissimo artista del XVI secolo. Da lui Tiziano imparò a ritrarre la figura femminile, che nei suoi dipinti diventava creatura eterea ma al tempo stesso sensuale. È di Tiziano una delle “veneri” più sensuali della storia dell’arte: si tratta dalla “Venere di Urbino”, delicata come la Venere del Giorgione ma scandalosamente sfrontata, con uno sguardo che sfida l’occhio dello spettatore.
Grande assente nella mostra di Brescia è il “Polittico Averoldi" che si trova nella chiesa di San Nazaro e Celso a Brescia. Dopo una lunga negoziazione, alla fine la curia ha rifiutato il permesso di spostare l’opera nel Museo di Santa Giulia in occasione della mostra. Gli spettatori potranno però vedere l’opera nel museo grazie ad una spettacolare ed elaborata riproduzione multimediale. Per ammirarla dal vivo poi non dovranno fare altro che partecipare ad uno degli itinerari nella città di Brescia legati alla mostra.
Oltre alle opere di Tiziano, in mostra i dipinti dei maestri bresciani. Nello specifico: il “Riposo nella fuga in Egitto” di Savoldo, la “Madonna col bambino” del Moretto, oltre al bellissimo “Venere e Cupido” di Romanino.
5 cose da sapere su Tiziano
1. Tiziano Vecellio (Pieve di Cavedine, 1488/1490 – Venezia, 1676) è uno dei più grandi artisti del Rinascimento, nonché uno dei pittori più influenti della sua epoca.2. Trasferitosi a Venezia in giovane età, andò a bottega dal pittore veneziano Giovanni Bellini, dove incontrò il Giorgione, altro grande artista del XVI secolo. Fu proprio Tiziano infatti a portare a termine la famosa “Venere dormiente” che Giorgione non riuscì a completare per la sua morte prematura.
3. Uno dei dipinti più famosi di Tiziano è proprio la “Venere di Urbino” (1538) che, a differenza della Venere ritratta da Giorgione, ha gli occhi aperti e sembra sfidare lo spettatore.
4. Tiziano ebbe importanti committenti e mecenati, il più importante dei quali fu Carlo V, che l’artista ritrasse in una delle sue opere più celebri. Il sovrano era così legato all’artista che lo nominò Conte Palatino e Cavaliere dello Sperone d’Oro, onore mai concesso ad altri artisti prima di allora.
5. Tiziano ha ispirato molti grandi della storia dell’arte, tra cui gli italiani Tintoretto e il Veronese, lo spagnolo Velazquez o il fiammingo Rubens.
Informazioni utili, date, orari, prezzo dei biglietti
Mostra: “Tiziano e la pittura del cinquecento tra Brescia e Venezia”Dove: Museo di Santa Giulia, Via dei Musei 81/b, Brescia
Date: dal 21 marzo al 1 luglio 2018
Orari: non ancora comunicati
Biglietti: € 13 intero, € 10 ridotto
Maggiori informazioni: sito ufficiale