La leggenda vuole che nel VII secolo il sacerdote giapponese En-no Ozuno, poco dopo aver piantato degli alberi di ciliegio, decise di proteggerli lanciando una maledizione verso coloro che, per una qualche ragione, avrebbero potuto essere colti dal desiderio di abbatterli. In Giappone sono tante le storie che nel tempo hanno contribuito ad accrescere la magia e la fama degli alberi di ciliegio e della loro fioritura.
L'arte di ammirare quei bellissimi petali rosa pronti a svegliarsi ogni primavera per regalare all'ambiente e all'animo di chi li osserva un doppio senso di pace e bellezza ha un nome: hanami. Si tratta di un rituale che motiva intere famiglie a viaggiare e a spostarsi per inseguire le fioriture e godere dell'impatto positivo che generano sul corpo e sulla mente.
Il meteo giapponese, ogni anno, diffonde le date delle fioriture – variabili per città in base al clima – per consentire agli amanti dell'hanami di sfruttare al massimo l'opportunità offerta dalla natura.
Spesso le famiglie giapponesi organizzano dei pic nic stendendo sull'erba dei teli blu; l'arte di ammirare i ciliegi in fiore occupa l'intera giornata e scivola piacevolmente nell'oscurità della notte. È a quel punto che l'hanami diventa yozakura, la notte del ciliegio, festeggiata sorseggiando sake alla flebile luce di lanterne di carta colorata.
Il Giappone offre più di sessanta località nelle quali è possibile ammirare i ciliegi in fiore e praticare l'hanami.
Periodo e durata della fioritura dei ciliegi
La durata della fioritura è di circa una settimana, ma il periodo cambia a seconda della latitudine del luogo: nel nord del Giappone in genere la fioritura accade nella prima settimana di maggio, nel Giappone centrale l'Hanami si celebra a metà aprile, mentre al sud i ciliegi fioriscono solitamente tra fine marzo e la prima settimana di aprile. Esistono siti specializzati nel prevedere con anticipo il periodo esatto della fioritura. Per chi decide di partire per il Sol Levante, di seguito accontiamo quali sono i migliori luoghi dove ammirare la fioritura dei ciliegi giapponesi.Parco Maruyama, Kyoto
Dal 1871, gli 80 km quadrati del parco Maruyama regalano ai cittadini di Kyoto l'opportunità di evadere dai ritmi incessanti della città e recuperare un po' di relax. L'area offre anche una magnifica vista sul monte Higashiyama, appellativo che identifica anche la zona sud est della città nella quale il parco è situato.
Qui è possibile ammirare una rarità, lo shidarezakura, il ciliegio piangente, e ovviamente decine di ciliegi che fra la fine di marzo e quella di aprile si trasformano in uno spettacolo incredibilmente suggestivo circondato dai piccoli frutteti, giardini e santuari di cui il parco è corredato. Parco Maruyama è uno dei luoghi preferiti per praticare l'hanami. L'apertura è continua, anche durante i giorni di festa, e si protrae anche in orario notturno.
Per raggiungerlo al 473 di Maruyama-cho, nella zona Higashiyama-ku di Kyoto, è possibile servirsi dei mezzi pubblici come il bus 100 o 206, fermata “Gion” o la linea Keihan della metropolitana, fermata “Gion Shijo”. In entrambi i casi occorre affrontare un tratto a piedi.
Parco di Ueno, Tokyo
Nel 1924 l'imperatore Taisho lo regalò a Tokyo, ma soltanto nel 1973 il parco venne reso fruibile. Per questo uno dei nomi con il quale è conosciuto è Ueno-Onshi Koen o "parco di Ueno, regalo imperiale".
Qui, oltre agli alberi di ciliegio, i 62 ettari di estensione sono occupati da templi, santuari e uno zoo. Non molto lontano dal parco si trova uno dei più importanti snodi ferroviari, la stazione di Ueno, che rende l'area facilmente raggiungibile e dalla quale prendono vita vie pedonali ricche di negozi.
È possibile visitare il Tempio di Jomyoin, caratterizzato da 84.000 statuette in pietra di Jizô, il Tempio di Kanei-ji, uno dei più importanti centri buddisti del passato, i Musei Nazionale e Municipale della città, il Museo Nazionale delle Scienze, il Museo Nazionale di Arte Occidentale, il Museo d’Arte Mori di Ueno e il Museo Shitamachi. Lo zoo è il più antico di tutto il paese e ospita 10.000 animali di 900 specie diverse.
Altri due luoghi meritano una visita: il santuario di Toshogu dedicato a Ieyasu Tokugawa, inserito nel Tesoro Nazionale del Giappone, ed il Santuario di Yushima Tenjin, intitolato a letterato del IX secolo, Michizane Sugawara.
I parchi Higashi Gyoen, Chidorigafuchi e Kitanomaru a Tokyo
Nell'area in cui sorge il castello di Edo, l'antico palazzo imperiale risalente al 1636, si possono visitare tre parchi, Higashi Gyoen o Giardino Orientale, Chidorigafuchi e Kitanomaru. Un tempo, nei 21 ettari di Higashi Gyoen, sorgeva il torrione del castello.
Oggi l'intera zona è occupata da alberi simbolo delle varie provincie del Giappone, dal museo delle collezioni imperiali, da alcuni monumenti e dal giardino giapponese nel quale è possibile assistere allo spettacolo della fioritura dei ciliegi.
Il parco Kitanomaru scorre a lato dei musei sorti nei pressi del palazzo imperiale, vale a dire il Nippon Budokan Hall, il Museo della Scienza ed il Museo Nazionale d’Arte Moderna.
Il sentiero che si inoltra nel parco è delimitato anche da un laghetto percorribile con delle caratteristiche barche a remi di colore azzurro. Da quella prospettiva è possibile ammirare lo sbocciare dei fiori di ciliegio. Gli antichi fossati del palazzo sono oggi occupati dal parco Chidorigafuchi, che ospita ben 260 piante di ciliegio.
Tantissimi sono i turisti che accorrono da ogni parte dei Giappone e dal resto del mondo per ammirare la bellezza del sito durante l'hanami, e cogliere l'occasione di approfondire la conoscenza del paese visitando il palazzo, i musei e tutto quello che l'area può offrire.
Il giardino botanico di Koishikawa Shokubutsuen a Tokyo
Il giardino botanico è uno dei più antichi del Paese. A volerlo fu lo shogun Tokugawa, uno dei tanti generali dell'esercito giapponese, nel 1684. La sua intenzione era di creare un'area adibita alla coltivazione di piante medicinali per curare i meno abbienti.
Oggi il giardino è un'area di ricerca a servizio dell'università di Tokyo che al suo interno protegge specie a rischio di estinzione e rappresenta uno dei punti più adatti ad osservare la fioritura dei fiori di ciliegio in virtù delle tante varietà presenti.
Parco di Inokashira, Tokyo
Il cuore del parco è occupato da un grande lago che valorizza ancor più la sensazione di calma e relax che sorprende chi vi si avventura. Collocato nella zona ovest, nel quartiere Kichijoji, il parco è stato regalato alla città nel 1913. La generosità dell'imperatore ha permesso di offrire ai residenti un'oasi preziosa, ricca di attrazioni come lo zoo, l’acquario, il santuario e un museo dedicato allo Studio Ghibli l’azienda che ha prodotto i famosi film di animazione giapponese.
Gli alberi di ciliegio adornano le rive del lago regalando all'arrivo della primavera uno spettacolo denso di emozioni e romanticismo.
Il parco è collocato vicino alle stazioni di Kichijoji e Inoshira-Koen.
I ciliegi del Parco Shinjuku Gyoen, a Tokyo
All'11 Naitomachi, nel distretto Shinjuku di Tokyo, si trova il Parco Shinjuku Gyoen. Gli alberi di ciliegio presenti al suo interno sono 1300 appartenenti a 65 specie diverse.
Dal 1772 l'area è adibita a parco. Inglobata inizialmente nella villa di un feudatario, nel 1906 venne completata con la realizzazione dei giardini. I danni provocati dagli attacchi durante la seconda guerra mondiale sono stati assorbiti da un importante intervento di ristrutturazione, che ha restituito il parco alla fruizione pubblica e al rito dell'hanami.
Il Parco di Sumida, Tokyo
I 600 alberi di ciliegio che abbelliscono il parco Sumida attorniano le sponde del fiume omonimo situato nel quartiere Taito della capitale giapponese. Le tipologie degli alberi sono diverse, dal Somei Yoshino, all' Oshimazakura, al Satozakura.
Per ammirare nel giusto modo la fioritura è consigliabile non soltanto passeggiare fra i ciliegi ma anche osservarli a bordo del traghetto o delle imbarcazioni che percorrono ogni giorno il letto del fiume. L'illuminazione notturna regala ulteriore fascino.
I ciliegi del Castello di Himeji
I colori e la struttura ricordano un airone bianco con le ali spiegate. Il Castello di Himeji ospitava l'addestramento degli antichi guerrieri giapponesi. Nel tempo è stato risparmiato da incendi o da devastazioni legati ad eventi naturali o provocati dall'uomo. Per questa sua particolarità, oltre che essere considerato uno dei castelli più belli del Giappone, è stato scelto diverse volte come set di film importanti, come "Shogun" e "Kagemusha".
L'UNESCO ne ha riconosciuto il valore inserendolo nella lista dei monumenti considerati patrimonio dell'umanità. I nove giardini giapponesi che lo circondano ospitano stupendi ciliegi pronti ad offrire il fascino della fioritura ogni primavera.
A pochi minuti dall'antico maniero è possibile visitare anche il Museo Municipale di Belle Arti di Himeji, il Museo storico della Provincia di Hyogo Arti ed il Cimitero di Nagoyama, situato ad una sommità dalla quale si gode una vista suggestiva di Himeji.
La stazione della città dista da Tokyo 3 ore e 45 minuti di treno con la linea Hilari di Shinkansen e 3 ore e 10 minuti con la linea Nozomi di Shinkansen. Da Kobe la distanza viene coperta in 40 minuti con la linea JR Tokaido.
Il castello di Hirosaki
Sono oltre 2000 gli alberi di ciliegio che sbocciano nel parco del Castello di Hirosaki, conosciuto e noto in Giappone per la festa dedicata alla fioritura. Il castello, situato nei pressi della città omonima, è circondato da una natura estremamente rigogliosa che regala emozioni e scorci unici. La sua storia è intimamente legata alla dinastia Tsugaru, che ne decretò la costruzione, terminata nel 1611.
La festa dedicata alla fioritura dei ciliegi si tiene durante l'intero mese di aprile. Seguono, nella prima settimana di agosto, il festival di Neputa dedicato all'estate celebrata con balli, canti e spettacoli, da metà ottobre ai primi di novembre il festival dei crisantemi e delle foglie celebra e, a febbraio, il festival delle lanterne di neve. Il castello è raggiungibile in autobus dalla stazione di Hirosaki.
Ti piacciono le fioriture primaverili? Leggi anche il nostro articolo sulla fioritura dei ciliegi in Italia e quello sul festival di Shibazakura, sempre in Giappone.