La Mostra su Escher a Roma, Palazzo Bonaparte

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Condividi Marco Lovisco

05/03/2024

È iniziata il 31 ottobre 2023 e dura fino al 5 maggio 2024 la grande retrospettiva su Maurits Cornelis Escher a Roma. È infatti stata prorogata di oltre un mese (la chiusura era inizalmente prevista per l'1 aprile) la mostra di circa 300 opere del geniale artista olandese, famoso per le sue prospettive impossibili, esposte a Palazzo Bonaparte.

È la più grande e completa mostra antologica dedicata al grande genio olandese, in occasione dei 100 anni dalla sua prima visita alla capitale d'Italia, che spazia tra arte, matematica, scienza, fisica, natura e design, i campi di esplorazione toccati dal geniale pittore.

Saranno 8 le sezioni della mostra che illustreranno il percorso artistico di Escher, dagli inizi al periodo italiano, dallo sviluppo delle tassellature ai cicli delle metamorfosi, alla sua evoluzione della struttura dello spazio fino ai suoi paradossi geometrici.

Tre capolavori per conoscere Escher

Osservare un’opera di Escher è come entrare in un mondo onirico, dove le regole abituali che disegnano prospettive, geometrie e simmetrie non hanno più valore e lasciano spazio a scale senza fine, volatili che si fondono in un cielo a scacchi e riflessi che si ripetono all’infinito. Le opere di Escher sono rebus senza soluzione, che lo spettatore ammira restandone esterrefatto.

Una delle incisioni più note del maestro olandese è sicuramente Relatività (1953) in cui uomini senza volto percorrono le scale di una villa dove i canonici punti di riferimento con cui misuriamo lo spazio (base, altezza, profondità) si mischiano e si fondono spiazzando lo spettatore.

Altra opera che probabilmente conoscete è Mano con sfera riflettente (1935). In questa litografia l’artista esegue un autoritratto specchiandosi in una sfera che regge sulle dita di una mano, mostrando se stesso e l’ambiente che lo circonda distorcendo gli angoli, come se l’artista avesse applicato un grandangolo al suo modo di guardare la realtà.

Meravigliosa anche l’incisione Giorno e notte, dove due stormi di uccelli di colore bianco e nero si incontrano e si fondono l’uno con l’altro, formando un’elegante scacchiera in equilibrio tra il giorno e la notte.

Il maestro olandese e l’Italia

Escher ha amato moltissimo l’Italia. Ha vissuto infatti a Roma dal 1935 al 1935. È in Italia che Escher sposò sua moglie Jetta Umiker nel 1924 ed è in Italia che nascono i suoi due figli George ed Arthur. Nei suoi anni italiani Escher ebbe occasione di girare la penisola in lungo e il largo, affascinato dai suoi paesaggi e dai piccoli paesi che ebbe occasione di ammirare nel sud Italia. Una delle sue opere più famose Pentedattilo, ritrae proprio il piccolo omonimo paesino della Calabria.

Escher fu costretto a lasciare l’Italia nel 1935, a causa del clima repressivo del regime fascista, che risultava insopportabile all’artista olandese. Uno dei più grandi amici di Escher, Samuel Jessurun de Mosquita perse la vita con la moglie e il figlio nel campo di concentramento di Theresienstadt, in Rep. Ceca nel 1944. Nonostante il triste epilogo, Escher ricordò sempre gli anni italiani come i migliori della sua vita.

Lasciata l’Italia, l’artista con la sua famiglia si trasferì prima in Belgio e poi in Olanda. Saranno proprio i Paesi Bassi ad ispirare all’artista i suoi mondi onirici e fantasiosi che gli permisero di diventare uno degli artisti più famosi del Novecento. Eppure il motivo di questa scelta parte da una mancanza. Escher stesso ammise che iniziò a dipingere i suoi celebri paesaggi immaginari perché i panorami olandesi erano così noiosi che fu costretto a ricorrere alla fantasia, per rendere più interessanti le sue opere.

Escher e la matematica

Le opere di Escher giocano su paradossi matematici e giochi geometrici, ma il giovane Maurits Cornelis non era proprio uno studente modello. A scuola aveva gravi insufficienze in tutte le materie, tranne, ovviamente, il disegno.

Va detto che nel corso degli anni l’artista si appassionò allo studio della matematica con ottimi risultati, tanto da diventare amico di un celebre matematico come Bruno Ernst che su di lui scrisse il libro “Lo specchio magico di M.C. Escher”.

Una delle opere più famose di Escher inoltre, Salita e discesa (1960) fu ispirata dall’illusione ottica dei matematici inglesi Lionel e Roger Penrose che ne avevano parlato in un articolo pubblicato nel 1958.

Informazioni, date, orari, prezzo dei biglietti della mostra su Escher

Nome: Escher come non l'avete mai visto
Dove: Palazzo Bonaparte, Roma.
Date: dal 31 ottobre 2023 al 5 maggio 2024.
Orari: dal lunedì al giovedì ore 9-19:30, venerdì, sabato e domenica ore 9-21.
Festività e aperture straordinarie
Martedì 31 ottobre ore 9-21.
Mercoledì 1 novembre ore 9-21.
Venerdì 8 dicembre ore 9-21.
Domenica 24 dicembre ore 9-18.
Lunedì 25 dicembre ore 14:30-21.
Dal 26 fino al 30 dicembre ore 9-21.
Domenica 31 dicembre ore 9-18.
Lunedì 1 gennaio ore 12-21.
Dal 2 fino al 7 gennaio ore 9-21.
Domenica 31 marzo ore 9-21.
Lunedì 1 aprile ore 9-21.
Dal 5 aprile al 3 maggio ore 9-21.
Sabato 4 e domenica 5 maggio ore 9-24.
La biglietteria chiude un’ora prima.
Biglietti: intero 16 euro (include prevendita e audioguida), ridotto 15 euro.
Maggiori informazioni: sito ufficiale.

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