Con il termine Valle dell’Alcantara si indica, geograficamente parlando, il bacino imbrifero del fiume Alcantara, vale a dire quella porzione della Sicilia nord-orientale che raccoglie le acque piovane che alimentano il fiume stesso.
Da un punto di vista amministrativo i terreni del bacino ricadono tra le province di Messina e Catania: nella prima si trovano i territori dei comuni di Giardini Naxos, Taormina, Gaggi, Graniti, Motta Camastra, Francavilla di Sicilia, Mojo Alcantara, Malvagna, Roccella Valdemone, nella seconda quelli di Calatabiano, Castiglione di Sicilia e Randazzo.
Quella appena tratteggiata è la definizione tecnica, un po’ fredda; noi preferiamo definire la Valle dell’Alcantara come un luogo di incanto e a tratti fiabesco, inserito tra il maestoso Etna e la splendida Taormina, un luogo magico e senza tempo che racconta con potente bellezza una delle innumerevoli anime della bella Trinacria, quel piccolo triangolo di terra perfettamente incastronato nel centro del Mar Mediterraneo, come se qualche antica divinità l'avesse messa lì apposta, a raccogliere le preziose eredità culturali delle tante popolazioni che l'hanno abitata ed essere scrigno di tesori paesaggistici unici al mondo.
Araba è l'etimologia del nome con cui è stata battezzato questo piccolo paradiso terrestre: لقنطرة , che si legge al-Qàntarah e significa il ponte, perché proprio all'altezza dell'antica colonia greca Naxos vi era il grande ponte ad arco, i cui resti sono ancora visibili, che superava le acque impetuose del fiume che solca la valle.
Fin dalla preistoria l'alveo del corso d'acqua è stato interessato da fenomeni eruttivi importanti che hanno ridisegnato, modellandolo, il territorio circostante; a dare il tocco d'artista finale ci ha pensato l'acqua impetuosa del fiume, che ha eroso la roccia basaltica, creando un capolavoro geologico di rara bellezza. Boschi di querce e platani alternati alla profumatissima macchia mediterranea, uliveti, vigneti, agrumeti e chi più ne ha più ne metta completano lo scenario da cartolina che ci accingiamo a descrivervi.
Con questa nostra guida, infatti, desideriamo condurvi alla scoperta di questo paradiso, a protezione del quale è stato istituito, nel 2001, il Parco Fluviale dell’Alcantara, perché siamo certi che volete essere pronti su cosa fare e cosa vedere nella Valle dell’Alcantara che, ricordiamo, vi regalerà emozioni uniche in qualsiasi periodo dell'anno decidiate di visitarla.
Siete pronti a divenire gemmologi e partire alla scoperta di questa pietra preziosa? Andiamo!
Valle dell'Alcantara, i consigli e i paesi dove andare
Il nostro tour comincia da quello che è definito anche “il paese incastonato nella roccia”, vale a dire Motta Camastra, uno dei borghi più caratteristici dell’intera Valle dell’Alcantara: non a caso il regista americano Francis Ford Coppola lo ha scelto come location per girarvi alcune scene del suo celeberrimo film “Il Padrino”.
L’abitato deI paese, che sorge a circa 453 m s.l.m., si divide in due nuclei, che gravitano, rispettivamente, intorno alla Chiesa dell’Annunziata, che, dalla data che si legge su una delle due campane sembra sia stata aperta al culto nel lontanissimo 1161 d.C., e ai resti di un antico castello, probabilmente risalente al XV secolo.
Davvero da non perdere la vista che si gode dalla Piazzetta Belvedere - nomen omen - denominata dai mottesi “u tunnu”, per via della sua forma circolare, che regalerà ai vostri occhi immagini della parte ovest della Valle dell’Alcantara, dei ruderi del Castello di Francavilla di Sicilia, di quello di Castiglione di Sicilia, e del vulcano attivo più alto d’Europa, l’Etna.
Motta Camastra, tuttavia, non è solo arte, ma è, soprattutto, natura, bella e variegata: si va, infatti, da zone di alta montagna - quali la Montagna Grande posta a 1374 m s.l.m. - a zone pianeggianti, passando per zone montane e collinari, tanto da renderla una delle mete predilette degli amanti della natura e dei paesaggi.
Se vi trovaste a passare da queste parti tra la fine di settembre e la metà di ottobre, non perdetevi la Sagra della Noce - frutto di cui il paese è tra i maggiori produttori della zona - la cui fama si è sparsa in ogni angolo della regione, da cui ogni anno si mettono in marcia verso Motta turisti attratti da quello che è uno degli eventi della Sicilia più attesi e importanti, ricco di tradizioni e cultura. Vi invitiamo ad andare a scoprire le tante leggende e proverbi che ruotano intorno a questo frutto, considerato un vero e proprio toccasana, che già nel suo nome latino, Juglans Regia, ossia Ghianda di Giove, rivela tutte le sue qualità ai fini nutrizionali.
A circa 18 km da Motta Camastra incontriamo il comune di Castiglione di Sicilia, uno dei più bei borghi siciliani, che reca impressa nel nome la sua storia: Castel Leone, infatti, era un’antica fortificazione che dominava la Valle dell’Alcantara e i cui resti sono ancora oggi visitabili.
Paese ricco di magia e di leggende, legate ai tanti popoli che si sono succeduti nel tempo - greci, romani, arabi, normanni e svevi, per divenire, infine, feudo di Ruggero di Lauria - Castiglione sorge a 621 m s.l.m., da cui domina il fiume Alcantara e gran parte della valle omonima. Pensate che il suo territorio è così interessante dal punto di vista paesaggistico che, oltre alle numerose aree sottoposte a vincolo di tutela storico-architettonica, l’intera superficie comunale risulta sottostare a vincoli di tutela paesaggistica e scientifica.
Vi suggeriamo una visita nella parte più caratteristica della cittadina, il borgo medievale, con i suoi suggestivi vicoli, i palazzi nobiliari e le monumentali chiese, tra cui spiccano quella di Sant’Antonio Abate e la Basilica della Madonna della Catena.
La vera fama di questo luogo incantato, tuttavia, proviene dalle sue tradizioni enogastronomiche: Castiglione, infatti, è celebre per i pregiatissimi vini Doc Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Catarratto, Carricante e Nero d’Avola, gioielli che vengono prodotti nei territori della Strada del Vino dell'Etna che passa da queste parti, per le nocciole e per il tipico pane condito, celebrato ogni mese di agosto nella piazza del paese, alla Sagra del Pane Condito, appunto, dove i fornai del luogo si danno da fare per mettere in mostra le loro doti e far degustare una vera e propria leccornia.
Proseguiamo spostandoci sulla costa ionica, dove troviamo alcune tra le più importanti località balneari siciliane, e non solo, e facciamo un salto a visitare le due più belle.
A 30 km da Castiglione incontriamo Giardini Naxos, prima colonia greca della regione, venne fondata intorno al 734 a.C. ed il suo antico abitato si estende per circa 40 ettari in una vasta insenatura compresa tra Capo Taormina e Capo Schisò, dove, nella parte salvata agli scempi edilizi degli anni ‘70 del Novecento, è stato istituito il Parco Archeologico di Naxos, uno dei luoghi più affascinanti di tutto il territorio, ricco di scavi e scoperte, in cui passeggiare tra le fondamenta dell’antica polis greca, con l’Etna e splendidi scorci della Baia di Taormina sullo sfondo.
La principale sensazione regalata dal parco è quella di trovarsi in un luogo fuori dal tempo, immersi, tra l’altro, in una meravigliosa vegetazione, frutto del connubio tra macchia mediterranea e piante subtropicali: accanto ad aranci, limoni e mandarini, convivono, infatti, palme, sculture di cactus, enormi agavi e, ancora, nespoli, noci, ulivi. Insomma, ’un giardino paradisiaco, paragonabile, forse, solo al Giardino dell'Eden descritto nelle Sacre Scritture.
Addentrandovi tra le strade della cittadina, potrete visitare la Chiesa di Santa Maria della Raccomandata, la Chiesa di S. Pantaleone, la Chiesa di San Giovanni, la statua greca in ferro “La Nike”, nonché le statue di Teocles e del Sileno.
Situato sul promontorio dell’antica fondazione si può ammirare, inoltre, il Castello di Schisò. Incantevole!
Che cosa dirvi, invece, della città il cui antico nome era Tauromenion, che già non sappiate? Forse che Taormina significa "abitazione sul Tauro", il monte su cui sorse? Che esistono anche leggende che vogliono, invece, che il suo nome derivi da due principi di Palestina, Taurus e Mena, che avrebbero fondato la città, attribuendole il nome di Tauromena? Qualunque sia l’origine del nome, è indubbio che la città rappresenti uno dei luoghi più belli al mondo, favorito dal clima dell’isola, che lo rende visitabile in ogni stagione dell’anno.
Sarà perché è adagiata su una terrazza naturale che affaccia sullo Jonio, o per il suo aspetto di borgo medievale, o per la sua antica anima greca, o, ancora, per i colori e i profumi della macchia mediterranea, o, quasi certamente, per la somma di tutti questi fattori, sta di fatto, però, che è inevitabile restare ammaliati dalla bellezza di questa città, definita da Goethe iil più grande capolavoro dell’arte e della Natura" e da Guy de Maupassant "un quadro nel quale si ritrova tutto ciò che sembra esistere sulla Terra per sedurre occhi, spirito ed immaginazione".
“Bussate” alla Porta Messina, ingresso della città, e chi vi aprirà vi condurrà immediatamente in salotto, ovverosia in Piazza IX Aprile, dalla cui balconata godrete di una vista da sindrome di Stendhal sul’Etna, la Baia di Naxos, il Teatro Antico e Isolabella. Nella stessa piazza verrete condotti a visitare il Duomo e una bella fontana barocca conosciuta come la Fontana delle Quattro Fontane per via delle quattro colonne collocate ai suoi stessi angoli.
La vostra fantomatica quanto misteriosa guida vi condurrà, poi, lungo Corso Umberto, sia per farvi ammirare Palazzo Corvaja e Palazzo Ciampoli, sia per permettervi di dedicarvi allo shopping e al ristoro presso una delle tante gelaterie e pasticcerie, in cui vi si presenterà l’ardua scelta tra cannoli e cassate, dolci di marzapane, sorbetti o granite.
Dopo aver fatto il pieno di carburante, sarete accompagnati in una passeggiata, che consentirà di smaltire le calorie ingerite, al Castello Saraceno, posto a quasi 400 m s.l.m. su una rocca del Monte Tauro.
Il vostro cicerone, infine, avrà in serbo per voi una stupefacente sorpresa, riservando, quale ultimo luogo in cui condurvi, quello che è il monumento antico più importante e nelle condizioni migliori di conservazione della città.
Sapete di cosa stiamo parlando, vero? Ma certo, del Teatro Greco, dove, se arriverete d’estate, potrete assistere a uno degli eventi presenti nel ricchissimo cartellone, che spazia dalle opere liriche, ai concerti, ai balletti, alle opere di prosa.
Per le sue dimensioni il teatro è secondo rispetto solo a quello di Siracusa, ma è il più conosciuto al mondo e il più ammirato per via della vista che offre sul Golfo di Schisò e sulla maestosità dell’Etna, con il suo pennacchio imbiancato per gran parte dell’anno.
Riponete macchine fotografiche, smartphone e qualunque altro mezzo deputato alla conservazione di immagini, e godetevi, imprimendovi indelebilmente sulla retina, la sua forma di conchiglia rivolta verso il mare, scavata nella roccia.
Valle dell’Alcantara, le escursioni più belle
Basta andare a zonzo per meravigliosi borghi e località turistiche di rinomanza mondiale. Indossate gli scarponi che si parte per l'avventura.
Preparatevi perché stiamo per accompagnarvi in una delle escursioni più belle della vostra vita, senza esagerazione alcuna. Non si può, infatti, dire di aver visitato la valle, ma molto probabilmente non si può neanche dire di aver visitato la Sicilia, se non si dedica almeno una giornata alle Gole dell'Alcantara, il più famoso canyon naturale d’Italia, costituito da pareti alte fino a 25 metri, create da colate di lava basaltica che, raffreddandosi velocemente, ha dato luogo a forme prismatiche pentagonali ed esagonali, in fondo alle quali scorrono le gelide acque del nostro fiume.
Non vogliamo svelarvi altro per non rovinarvi la sorpresa. Aggiungiamo solamente che l’ingresso delle Gole si trova a Motta Camastra e che, oltre alla possibilità di ammirarle da un sentiero naturalistico che costeggia il fiume, vi è la possibilità di passeggiare dentro al fiume, o di praticarvi il canyoning e il body rafting.
La seconda passeggiata che vi proponiamo parte da Francavilla di Sicilia, è lunga solo un km e mezzo, praticabile, pertanto, da chiunque, e vi porta alla scoperta di alcuni dei luoghi più belli della Valle.
Si tratta del Sentiero delle Gurne dell’Alcantara: con la sua attività erosiva il fiume ha creato nel tempo dei laghetti di forma tondeggiante, le Gurne appunto, elette a dimora preferita da piante acquatiche come il Ranuncolo a Pennello e la Lenticchia d’Acqua, che già solo per il nome meritano di essere ammirate. Se siete fortunati, non è da escludere che al vostro passaggio possa librarsi in volo un Airone Cenerino o una Garzetta, mentre magari sulle vostre teste plana imperiosa un'Aquila Reale.
Durante la passeggiata avrete modo di osservare, inoltre, il Mulino Ciappa - dove a fine Ottocento avvennero i primi studi per la produzione di energia elettrica - e i ruderi del Castello di Francavilla. Gita che entusiasma anche i bambini, che rimangono solitamente incantati dagli "abitanti" locali.
Valle dell’Alcantara, i punti panoramici imperdibili
Siete amanti dei paesaggi dove la terra e il mare s’incontrano? Bene, siete nel posto giusto, perché stiamo per accompagnarvi proprio in un luogo del genere: abbiamo pensato, infatti, di accompagnarvi alla conquista del Castello di Calatabiano.
Vi rassicuriamo subito: è una passeggiata facile, adatta a tutti - tanto per darvi un’idea il castello è situato in cima a una collina, a 220 m s.l.m... nulla a che vedere con l’Everest, per dire! - in cui si costeggia il fiume, attraverso zone coltivate e boschi, per giungere al castello, da cui si gode un magnifico panorama che abbraccia la valle e il mare.
Un po’ più impegnativo raggiungere il secondo punto panoramico, che consigliamo, quindi, a coloro che sono più dotati di muscoli e di ottimismo.
A poca distanza dall’abitato di Mojo Alcantara vi è un piccolo cono vulcanico dell’altezza di circa 700 metri. Vi ci mandiamo in cima: dovete solo percorrere il sentiero che corre lungo il fianco del vulcanetto per tutta la sua circonferenza - il Sentiero del Vulcanetto di Mojo - per giungere fino alla sommità del cratere: resterete ammaliati dal panorama che la mole imponente dell'Etna, la Valle del Fiume Alcantara le catene montuose dei Nebrodi e dei Peloritani vi offriranno alla vista.
Valle dell’Alcantara per i bambini: dove portarli
I bambini, si sa, sono insaziabili di divertimento, sono curiosi, pieni di vita e sognatori fino al punto che qualcuno ha detto che sono come i marinai, perché ovunque posino lo sguardo, vedono l’immenso. E si distraggono, aggiungiamo noi. Se vi mugugnano brevi e lapidarie risposte, sappiate che, come sosteneva Antoine de Saint-Exupéry, l’autore del celebre Piccolo Principe, i bambini ritengono che i grandi non capiscono mai niente da soli e si stancano di dover essere loro a spiegargli tutto ogni volta.
Le nostre creature meravigliose però - va detto - sanno anche essere insopportabili e molto stancanti, soprattutto quando voi vorreste spalmarvi sulla sabbia di una delle bianchissime spiagge che ci sono nei dintorni e loro nel frattempo sognano di partire alla conquista del Mar Jonio, con tanto di benda sull'occhio e cappello da corsaro ben calcato sulle ventitrè.
Che fare in questo caso? Stringete un compromesso con le vostre piccole pesti: qualche ora di abbrustolimento al sole per voi in cambio di un pomeriggio da spendere al Parco Botanico e Archeologico Gole Alcantara, aperto durante il periodo estivo che propone canyoning, uno spray park, trekking e altre attività sul vulcano. Scommettiamo che vi divertite anche voi?
Dove andare nella Valle dell’Alcantara quando piove
La pioggia, musa di poeti, scrittori, pittori, cantautori, artisti in genere, potrebbe sorprendere anche voi, durante la vostra vacanza.
Usiamo il verbo sorprendere in due accezioni: potrebbe, vale a dire, cogliervi all’improvviso, ma anche stupirvi, sconcertando persino quanti di voi pensano di non sopportarla proprio e si ritrovano invece a benedirla per le possibilità che offre. Anche nella Valle dell’Alcantara, infatti, non mancano le occasioni per trascorrere piacevolmente anche una giornata piovosa.
Gli appassionati di arte, storia, scienze dovranno risolvere il dilemma se visitare uno o l’altro dei tanti Musei della zona, col metodo statistico più efficace: il lancio in aria della monetina!
Se vince testa, potranno andare al Museo Civico di Scienze Naturali di Randazzo, dedicato alla fauna marina terrestre e marina, o al Museo Civico di Storia naturale di Giardini Naxos, dove potrete trovare sassi, minerali e gemme in gran quantità; se vince croce, potranno optare tra il Museo Civico Archeologico "Paolo Vagliasindi" di Randazzo, ospitato nelle ex carceri del bellissimo Castello Svevo, dove è possibile ammirare delle antiche tombe "a cappuccina" dell'età greca, e il Museo Valle Alcantara di Castiglione di Sicilia, località Verzella, un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, alla scoperta degli oggetti dell'antica tradizione agropastorale, come, ad esempio, la vecchia macchina a motore per la pigiatura dell'uva, attrezzatura considerata, ai tempi, estremamente innovativa.
Vi facciamo fare qualche chilometro in più, invece, per la seconda gita che vi proponiamo sotto la pioggia e vi mandiamo a Catania, la "città fenice" della Sicilia, visto e considerato che è stata, nel corso della Storia, distrutta e rasa al suolo ben nove volte, rinascendo sempre più bella di prima, come la scritta incisa su Porta Garibaldi - melior de cinere surgo - sottolinea.
Forse non tutti sanno che sotto la città scorre l'Amenano, il fiume che è diventato sotterraneo dopo la devastante eruzione del vulcano del 1669, le cui colate di lava arrivarono a coprire il Lago di Nicito, da cui partivano i canali che alimentavano il fiume.
L'altra cosa che molti di voi non sanno sicuramente è che sulle sponde sotterranee del corso d'acqua si trova il winebar dell'Ostello dell'Agorà (A Putìa dell’Ostello), dove si può mangiare o prendere un suggestivo aperitivo all'interno di grotte laviche davvero incantevoli. Perché non farlo quando Giove Pluvio diventa dispettoso e ci manda una giornata triste e piovosa?
Eventi, sagre e feste della Valle dell’Alcantara
Durante il tour vi potrà capitare di imbattervi in uno dei seguenti eventi:- Sagra delle Zeppole - Randazzo - sagra popolare (marzo)
- Food & Flower Weekend - Taormina - evento gastronomico (aprile)
- Sagra della Nespola - Calatabiano - sagra gastronomica (maggio)
- Cibo Nostrum Etna - Taormina - evento gastronomico (maggio)
- Festa della Madonna della Catena - Castiglione di Sicilia - festa popolare (maggio)
- TaoBuk, Taormina Book Festival - Taormina - evento culturale (giugno)
- Sagra della Ciliegia - Graniti - sagra gastronomica (giugno)
- Randazzo in Fiore tra Natura e Arte - Randazzo - mostra mercato di fiori e piante ornamentali (giugno)
- Festa Medievale - Randazzo - evento folcloristico (luglio)
- Luci'nto Chiapparedddhu - Malvagna - Festival popolare (luglio)
- Taormina Arte - Taormina- evento di prosa/musica/balletto (luglio e agosto)
- Sagra del Pesce - Giardini Naxos - evento enogastronomico (luglio e agosto)
- Taormina FilmFest - Taormina - evento cinematografico (luglio)
- Wineup Expo - Castiglione di Sicilia - manifestazione enogastronomica (luglio)
- Sagra delle Pesche - Mojo Alcantara - festa paesana (agosto)
- La Fiera Franca di Roccella 1463 - Roccella Valdemone - rievocazione storica (agosto)
- Serate Medievali - Calatabiano - rievocazione storica (agosto)
- Sagra del Pane Condito -Castiglione di Sicilia - sagra gastronomica (agosto)
- Festa di San Pancrazio - Giardini Naxos - festa popolare (agosto)
- Festa della Madonna Raccomandata - Giardini Naxos - festa popolare (settembre)
- Sagra della Noce - Motta Camastra - sagra gastronomica (ottobre)
- Sapori dell'Alkantara - Gaggi - manifestazione enogastronomica (novembre)
- Festa del Cavolfiore Rosso - Mojo Alcantara - sagra gastronomica (dicembre)
- Sagra delle Frittole e del Maiale - Malvagna - sagra gastronomica (dicembre)
Come arrivare nella Valle dell’Alcantara
In auto
Autostrade: Autostrada A18 Catania-Messina, uscita casello Fiumefreddo di Sicilia o quello successivo di Giardini Naxos; proseguire in direzione di Francavilla di Sicilia, Castiglione di Sicilia, Randazzo.Viabilità ordinaria:
- dalla costa jonica, SS 185 di Sella Mandrazzi, da Giardini Naxos a Francavilla di Sicilia;
- dalla costa tirrenica, località Oliveri-Furnari, in direzione di Novara di Sicilia, proseguire per Francavilla di Sicilia;
- da Floresta, SS 116, in direzione Santa Domenica di Vittoria, Randazzo;
- da Randazzo, Castiglione di Sicilia, SS120;
- da Catania, SS 284 in direzione Paternò, Bronte, Maletto, Randazzo, Francavilla di Sicilia.
In treno
Stazioni:- con treni delle Ferrovie dello Stato, da Messina o Catania fino a Giardini Naxos (si prosegue con pullman o mezzi privati per Randazzo);
- con Ferrovia Circumetnea, da Catania a Randazzo e da Giarre-Riposto in direzione Randazzo. Entrambi i percorsi offrono un variegato suggestivo paesaggio attraversato dalla caratteristica littorina.
In autobus
- Autolinee SAIS: Messina, Catania e Taormina.
- Autolinee Etna Trasporti
- Autolinee AST
In aereo
L'aeroporto più vicino è il Vincenzo Bellini di Catania-Fontanarossa.
Ulteriori informazioni
Sito ufficiale del Parco Fluviale dell’Alcantara.Se ti interessa l'argomento visita anche il nostro canale dedicato agli itinerari in Sicilia.