Val Pusteria, cosa fare e cosa vedere in estate

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Condividi Fiamma Larosa

20/05/2020

Tra le Alpi dell'Alto Adige/Südtirol il verde tappezza, declinato in tutte le tonalità possibili, ogni angolo della Val Pusteria.
Non a caso la valle è conosciuta anche con l'appellativo di "Valle Verde", perché è proprio il colore simbolo della speranza quello che si imprime con forza sulla retina non appena si giunge in questo paradiso, un colore che gli abitanti della zona si impegnano a mantenere in tutti modi anche attraverso l’utilizzo di sorgenti di energie rispettose dell’ambiente.

Provenendo da Monguelfo, ad esempio, se vi dirigete verso Villabassa non potrete fare a meno di notare, ai lati della strada, enormi quantità di tondi di legno, che, messi a disposizione dai proprietari dei boschi e delle aziende locali, finiranno arsi in una centrale termoelettrica e trasformati in energia che porterà il calore della biomassa rinnovabile nelle case della zona.

La Val Pusteria - Pustertal in tedesco - si estende per circa 100 km tra l’Alto Adige e il Tirolo Orientale, in direzione est-ovest tra Bressanone e Lienz, e dal punto di vista politico risulta suddivisa tra Italia e Austria.
È composta da numerose valli laterali - le maggiori delle quali sono la Valle Aurina, la Val Badia, la Valle di Casies, la Val di Sesto, la Val di Braies, la Val di Landro, la Valle di Anterselva e la Valle di Marebbe - e sul suo territorio si estendono ben tre parchi naturali: il Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, il Parco Naturale Dolomiti di Sesto, il Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina.

La parte italiana della valle comprende molti Comuni, che elenchiamo in ordine rigorosamente alfabetico: Badia, Braies, Brunico, Campo Tures, Chienes, Corvara in Badia, Dobbiaco, Falzes, Gais, La Valle, Marebbe, Monguelfo, Perca, Predoi, San Candido, Selva dei Molini, Sesto, San Lorenzo di Sebato, San Martino in Badia, Terento, Valdaora, Valle Aurina, Valle di Casies, Vandoies e Villabassa, l’80% della popolazione dei quali è di lingua tedesca.

Con questo nostro articolo vogliamo offrirvi un piccolo strumento per visitare questa incantevole area del Trentino Alto Adige, italiana di fatto ma austriaca di vocazione, dandovi qualche suggerimento su cosa fare e vedere in Val Pusteria d’estate.
Siete pronti a seguirci in questa passeggiata nei pascoli del cielo? Su, partiamo!

Val Pusteria, i paesi e i consigli dove andare


Diamo prima un'occhiata ai borghi più belli in cui soggiornare, o anche solo da visitare, perché se è vero che le valli del Trentino-Alto Adige sono il sogno realizzato degli appassionati di trekking e di escursioni, è altrettanto vero che da queste parti ci sono anche dei piccoli gioielli urbanistici che meritano un po' della vostra attenzione.

La nostra prima meta è il capoluogo della valle, Brunico, che nel 2014 e nel 2015 è stato insignito del titolo “borgo più felice d’Italia”.
È sufficiente trascorrervi un po’ di tempo per comprendere le motivazioni che sono alla base del prestigioso riconoscimento: la città, infatti, ha un ’elevatissima qualità della vita, vanta una notevole offerta di proposte culturali e fornisce numerosissime possibilità di praticare sport, con il comprensorio sciistico Plan de Corones, uno dei più importanti del Trentino Alto Adige, a pochi passi e le infinite piste ciclabili che permettono di raggiungere tutte le frazioni dei dintorni.

Il centro storico ha un’architettura tipicamente medievale ed è accessibile da quattro porte che conducono alla Via Centrale, una delle più belle dell’Alto Adige: la Porta delle Orsoline, sovrastata da una torre decorata da immagini e stemmi, la Porta di San Floriano, con il suo affresco tripartito che raffigura uno stemma, la Porta della Rienza, che un tempo veniva attraversata per dirigersi alla dogana, situata in quella che oggi è la Piazza dei Cappuccini, e la Porta Ragen, nota anche come Porta Unterrainer, che collega il borgo vecchio al quartiere di Obereggen.
Concedetevi una bella passeggiata lungo la Via Centrale, che, oltre ad essere fiancheggiata da diversi edifici con frontoni merlati, è anche la via dello shopping, e attraverso la Porta Ragen raggiungete, poi, il castello che domina la città e ne è il simbolo, e che ospita una sezione del MMM, il Messner Mountain Museum, voluto da Reinhold Messner.

Brunico propone anche pregevoli opere enogastronomiche, come del resto tutto il Südtirol, tra cui non possiamo non rammentarvi lo speck altoatesino, il formaggio Bergkäse, lo strudel e i krapfen, accompagnati da qualche calice di uno dei vini che si producono qualche chilometro più a ovest, lungo la Strada dei Vini dell'Alto Adige.
Per gli appassionati di shopping compulsivo, infine, segnaliamo anche il mercato che si svolge nel mese di ottobre nella frazione di Stagona, che è il più grande mercato del Tirolo, rappresenta una vera e propria tradizione culturale locale e per tre giorni trasforma la cittadina in un vero e proprio lunapark...pensate che un vecchio detto della Val Pusteria recita: “chi vuol superare bene l’inverno deve essere stato prima al mercato di Stagona”!

Per la nostra seconda tappa ci mettiamo in movimento lungo la SS 49 della Pusteria e dopo circa 30 km raggiungiamo l’Alta Val Pusteria e, soprattutto, la ridente località di Dobbiaco, altra meta sciistica di grande prestigio, essendo uno dei comuni del comprensorio sciistico Hochpustertal - Alta Val Pusteria, meta amatissima dal compositore austriaco Gustav Mahler che vi trascorse alcune estati e a cui ancora oggi vengono dedicate nel mese di luglio le Settimane Musicali, celebre festival che ambisce di conquistare la passerella internazionale.

Considerato ”la Porta sulle Dolomiti”, per la sua vicinanza con le vette più prestigiose dei Monti Pallidi - le Tre Cime di Lavaredo - il comune costituisce un letterale spartiacque tra due mari: qui, infatti, il fiume Rienza, che nasce ai piedi dei tre obelischi rocciosi dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, scorre verso ovest e sfocia nell'Isarco, che a sua volta confluisce nell'Adige per poi proseguire verso il mare Adriatico, mentre il fiume Drava, che nasce nei prati di Dobbiaco, si tuffa nel Danubio, il quale, a sua volta sfocia, nel Mar Nero.
Da aggiungere, per completare la panoramica sul patrimonio idrico locale, che lungo la strada per Cortina d’Ampezzo, fanno sfoggio di sé anche due specchi d’acqua, il Lago di Dobbiaco e il Lago di Landro, considerati tra i laghi più belli del Trentino-Alto Adige.

La località, il cui nome tedesco è Toblach, è inoltre una rinomata stazione di cura frequentata fin dal primo Novecento da aristocratici e celebri personaggi: lo stesso Mahler succitato ebbe a dire “Dobbiaco è straordinaria, ti tempra corpo e anima”.
Il paese è, infine, suddiviso in due zone denominate Dobbiaco Nuova e Dobbiaco Vecchia, di cui vi esortiamo ad andare a scoprire i vari tesori, più o meno nascosti, quali la Via Crucis storica, la più antica del Tirolo, conosciuta anche con il nome di Monte Calvario, e il Castel Herbstenburg, imponente costruzione difesa da mura merlate, noto anche per la triste leggenda che lo caratterizza e lo arricchisce di fascino, leggenda che racconta di come nelle sue segrete un povero mendicante incontrò una terribile morte e di come i padroni del maniero, responsabili di tale atrocità, passarono il resto della loro vita a espiare e a cercare il perdono di Dio.

Il nostro breve tour volge al termine nel paese di San Candido, a una manciata di km da Dobbiaco, in direzione del confine con l’Austria.
La cittadina sorge a 1175 m s.l.m. e si estende lungo le sponde del fiume Drava. Pensate che degli oltre 8000 ettari che ne compongono il territorio, quasi la metà è ricoperta di boschi, caratteristica che vi permetterà di ammirare tutte le tonalità di verde che questa valle sa regalare.
Meritano una visita, nel suo centro storico, la Chiesa di San Michele, edificata in stile romanico, ma ricostruita nel ‘700 in stile barocco, e, soprattutto, la Collegiata di San Candido, denominata anche il Duomo, che costituisce il più bell’esempio di edificio in stile romanico di tutta la regione delle Alpi orientali, con i suoi tetti inevitabilmente verdi. Imperdibile il gruppo ligneo della Crocifissione, posto sopra l’altare maggiore, nonché l’organo con le ali dipinte e le sculture decorative intagliate nel legno.

E dopo esservi dedicati alla cultura, all’arte, alla spiritualità, non fatevi mancare una passeggiata nella zona pedonale, famosa per le sue stradine pittoresche e sempre molto animate, dove potrete dedicarvi allo shopping - è qui che vengono a fare i loro acquisti anche gli abitanti dell’Alta Pusteria - o gustare i niggilan, i tirtlen o, più semplicemente una fetta di torta o un bicchiere di vino in una delle tipiche locande.

Val Pusteria, le escursioni più belle


Vi confessiamo che ci ha messo in seria difficoltà provare a selezionare quale, tra le escursioni più belle da fare in Val Pusteria d’estate, suggerire, considerata la ricchezza paesaggistica della valle. Alla fine, abbiamo optato per alcune escursioni considerate classiche, anche se una svegliata ai muscoli bisogna darla con vigore, soprattutto se poltriscono da un po'.
Preparate zaino, scarponcini e...ruote - ruote? Sì, quelle della bici -  e partiamo!

La prima meta, che riteniamo imperdibile, è il Lago di Braies, che probabilmente non ha bisogno di molte presentazioni, perché sono le sue acque turchine dalle sfumature smeraldo a parlare per lui e ad averlo reso celebre come uno dei laghi più belli delle Alpi, ma che è stato di recente scoperto anche dai tanti seguaci della serie televisiva “Un passo dal cielo”, di cui ha costituito la location.
Il lago sorge a circa 1500 metri di altitudine ai piedi della maestosa parete rocciosa della Croda del Becco, all’interno del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, e la strada per raggiungerlo si imbocca ad un bivio ben segnalato tra Monguelfo e Villabassa. Vi invitiamo a compiere il semplicissimo periplo del lago e scoprire la suggestiva leggenda che ruota intorno alla sua origine.
E al termine della passeggiata intorno al lago, dedicate qualche minuto alla visita della Cappella Lago di Braies, di proprietà dell’Hotel Lago di Braies, dedicata alla Divina Madre Dolorosa, e che ha alle spalle una storia davvero particolare, che non vogliamo svelarvi per non rovinarvi la sorpresa, limitandoci a dirvi che è un importante luogo di pellegrinaggio nazionale e internazionale, ubicato sul celebre Cammino di San Giacomo e che è stata più volte frequentata anche dall’erede al trono dell’Impero austro-ungarico, l’arciduca Francesco Ferdinando.

Perché poco fa abbiamo detto “preparate le ruote e partiamo”?
Perché non si può andare in Val Pusteria senza percorrere, almeno una volta, la facilissima pista ciclabile che da Dobbiaco conduce fino a Lienz, per una lunghezza totale di 49 km. Si tratta di una gita classica, adatta a tutti i tipi di bicicletta ed amata sia dai cicloamatori esperti, sia dai principianti. Si pedala tenendosi lontani dalla strada, quindi in totale sicurezza, e quasi sempre in discesa.
Al ritorno potrete comodamente salire su un treno in partenza da Lienz, dotato di appositi vagoni per le biciclette, e far riposare le gambe; cosa che potrete fare anche all’andata nel caso in cui ad un certo punto del percorso vi sentiste troppo stanchi per proseguire e voleste, ad ogni costo, raggiungere il capoluogo del Tirolo Orientale, perché sono numerose le stazioni ferroviarie intermedie. Scommettiamo che arriverete a destinazione pedalando, senza quasi accorgervene, attratti come sarete dal paesaggio circostante?

Agli escursionisti esperti e allenati, consigliamo, invece, la Salita alla Croda Rossa di Sesto, cima conquistabile attraverso due sentieri attrezzati: la Via Ferrata della Croda Rossa, che parte dalla stazione a monte della cabinovia degli impianti della Croda Rossa di Sesto e che è classificata come facile, benché non manchi qualche punto più esposto, e la Via Ferrata Zandonella, che prende il via dal Rifugio Lunelli in Comelico Superiore, raggiungibile da Sesto superando il Passo Monte Croce, che richiede esperienza alpinistica e assenza di vertigini.
Qualunque sia la via prescelta, comunque, tutti gli sforzi saranno ripagati dal panorama di cui si gode in cima, in particolare sulla famosa “Meridiana”, la meridiana di pietra più grande del mondo, con le sue cinque cime dolomitiche che, grazie al sole che le illumina, forniscono una misura, per quanto approssimativa, dell’ora.

Val Pusteria, i punti panoramici imperdibili


Cosa c’è di più bello, in una splendida giornata assolata estiva, che andare ad ammirare i panorami mozzafiato offerti da vette, cime e rocce? Forse qualcosa potrebbe anche esserci, ma finché non ci togliamo lo sfizio di dare un'occhiata a quelli che ci sono da queste parti, non ne possiamo essere certi.

Volete godere di una vista che spazia dalla Tre Cime di Lavaredo, alla Croda dei Toni, al Gruppo dei Cadini di Misurina, al Monte Cristallo, al Lago di Misurina e alla Val d’Ansièi? Allora dovete proprio raggiungere il Rifugio Auronzo, posto a 2320 m s.l.m., raggiungibile da una strada carrozzabile a pedaggio di 7 km dal lago o a piedi con passeggiate di diversa durata e difficoltà. Una volta raggiunto il Rifugio, potrete ammirare quelle che sono forse le cime più note delle Dolomiti, le Tre Cime di Lavaredo appunto, che assomigliano, in qualche modo, a tre tozze dita che svettano verso il cielo.
Dal Rifugio Auronzo parte l’escursione nota come “Giro delle Tre Cime di Lavaredo”, un itinerario della durata di circa tre ore, che non presenta alcuna difficoltà, che può essere compiuto anche dagli escursionisti poco allenati, e che raggiunge il suo picco di altitudine alla Forcella Lavaredo posta a 2454 metri.
Un altro panorama di incommensurabile bellezza è quello offerto dal Lago di Anterselva, che si trova a 1642 m s.l.m. Immerso nei boschi di colore verde scuro, ai piedi delle vette delle Vedrette di Ries, è il terzo lago alpino per grandezza e uno dei più belli dell’Alto Adige; il giro del lago ha una durata di circa un’ora e mezza, anche se consigliamo di prendervi tutto il tempo necessario a farvi assaporare l’atmosfera magica e rilassata che qui si respira. I tabelloni didattici posti sul sentiero vi faranno, infine, conoscere molte curiosità sulla flora e la fauna del luogo; per gli escursionisti taglia XS, infine, c'è anche un recinto di daini.

Naturalmente sono tantissime le escursioni che si dipanano dal lago, sia per i più esperti, sia per i semplici camminatori e vi è anche chi azzarda un tuffo nelle acque gelide del lago, gelide anche in estate, vista l'altitudine cui ci troviamo.
Segnaliamo, infine, che da qualche anno il sentiero è stato adattato per permettere il transito anche dei passeggini e che sono numerose le panchine che invitano a sostare per contemplare il paesaggio o per dedicarsi a gradevoli picnic.

La Val Pusteria per i bambini: dove portarli


C’è un grande prato verde / dove nascono speranze / che si chiamano ragazzi
è l’incipit del celeberrimo brano di Gianni Morandi che potrebbe benissimo essere l’inno dei giovani ospiti che si trovano a soggiornare in estate in questa valle che, con la sua natura incontaminata, il verde dei suoi prati e dei suoi boschi, le sue malghe, i suoi ruscelli e i suoi laghi, costituisce, già di per sé, il più bel parco giochi del mondo. Come se ciò non bastasse, sono numerosissimi i parchi giochi dotati di scivoli, altalene, castelli per l’arrampicata disseminati in tutta le località della valle.

Ma questo potrebbe non bastare alle vostre piccole pesti, che, si sa, non si accontentano mai.
Allora sapete che si fa?
I bambini più avventurosi li mandiamo all’Adventureland di Villabassa, ideale per i cuori più coraggiosi che amano i labirinti sotterranei e altalene giganti, e al Parco Avventura di Dobbiaco, dove i vostri piccoli potranno fare un po' di sano "tarzaning"; i bambini più bucolici, invece, li indirizziamo al Parco Faunistico Gustav Mahler, dove potranno vedere da vicino esemplari di linci, procioni e tenerissimi "bambi"; quelli più curiosi, infine, devono obbligatoriamente fare un salto al Magico Mondo della Foresta di Dobbiaco, un luogo dove potranno scoprire, giocando, il mondo dei boschi e conoscere qual è il loro albero guida in base all’oroscopo celtico.
E tu che ci leggi, lo sai di che albero sei?

Dove andare in Val Pusteria quando piove


È del tutto normale, in montagna, imbattersi in giornate in cui il sole lascia spazio a nubi o pioggia. Cosa fare allora in questi giorni? Abbattersi? Ma neanche per sogno!
La Val Pusteria propone sempre qualcosa di piacevole e interessante da fare e, del resto, se volete vedere uno dei magnifici arcobaleni che spuntano in montagna - e da queste parti sembrano sia magnifici - non potete che sopportare la pioggia.
Come? Per esempio andando a visitare uno dei tanti musei presenti nella valle, tra i quali segnaliamo il Dolomythos di San Candido, dove scoprire tutto, ma proprio tutto, sui monti Patrimonio dell’Umanità, a partire dalla loro genesi, e il Museo Rudolf Stolz di Sesto, dove dal 1969 sono esposte le opere del celebre pittore altoatesino, autore della Danza della Morte, mirabile affresco circolare conservato nel cimitero del borgo.

Se preferite, invece, attendere che spiova facendo movimento, potreste provare la Palestra di Arrampicata Nordic Arena di Dobbiaco che, con le sue pareti fino a 23 metri di altezza, detiene il primato di palestra d’arrampicata più alta d’Italia, o trascorrere qualche ora di sport e benessere al Parco Acquatico Acquafun di San Candido, che oltre alla vasca di 25 metri a 5 corsie e allo scivolo gigante lungo 75 metri, propone saune finlandesi, biosaune, saune a raggi infrarossi. Insomma, un luogo che metterà d’accordo tutti i componenti della famiglia, che vi trascorreranno del tempo davvero piacevole, che finirà nel libro dei ricordi.
Indichiamo, infine, anche quella che è considerata una vera oasi del benessere, ossia il Centro Cron4 di Riscone, frazione di Brunico, dotato, tra il resto, di un’area sauna classificata con 6 perle nel ranking mondiale. Cose da Guiness, insomma!

Eventi, sagre e feste della Val Pusteria in estate


Non perdetevi gli eventi del Trentino Alto Adige che animano l’estate:

Come arrivare in Val Pusteria


In auto:
arrivando da Verona, percorrere l’Autostrada del Brennero A22 fino all’uscita di Bressanone/Val Pusteria. Subito dopo il casello imboccare la strada che porta in direzione Brunico/Val Pusteria. Poi proseguire fino al paese o città di destinazione.
Arrivando dal nord, percorrere l’A22, prendere l’uscita di Varna/Val Pusteria e proseguire come sopra descritto.

In treno: la Val Pusteria è collegata a Bolzano dalla rete ferroviaria regionale. Per la stazione centrale di Bolzano ci sono collegamenti comodi e veloci da Milano, Venezia e Roma.
Per maggiori informazioni invitiamo a visitare il sito ufficiale di Trenitalia.

In aereo: gli aeroporti più vicini sono il San Giacomo di Bolzano (150 km ) e il Marco Polo di Venezia (250 km), da cui raggiungere la Val Pusteria con le navette delle società Alto Adige Bus o Flixbus.

In autobus: le località minori della Val Pusteria sono ottimamente servite dalle linee di autobus, per le quali invitiamo a visitare il sito ufficiale Mobilità AltoAdige e il sito ufficiale del Trasporto Pubblico Integrato dell’Alto Adige.

Ulteriori informazioni: sito ufficiale Turismo Alto Adige e sito ufficiale della Val Pusteria.

Se ti interessa l'argomento visita il nostro canale dedicato agli itinerari in Trentino-Alto Adige.

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