Una lingua di sabbia lunga 25 km, l’Adriatico che ne bagna le voluttuose papille granulose definendo estesi arenili e una sequela di fondali a misura di bambino. Tutto questo è meraviglia pura inscritta in un ideale triangolo di perle cittadine dichiarate da tempo immemore patrimoni UNESCO, ovvero Ferrara, Ravenna (Emilia-Romagna) e Venezia (Veneto).
L’arco litoraneo cui fa da cornice l’incantevole Parco del Delta del Po si tassella di gemme che affacciano sul mare traendone energia imperitura, tradotte nei sette Lidi di Comacchio, altresì denominati Lidi Ferraresi, che ogni anno collezionano le tanto attese Bandiere Blu.
Ognuno di essi possiede determinate particolarità, innate caratteristiche e unicità concordi su un target esplicito costituito da frange turistiche che hanno le idee ben chiare su dove e come trascorrere le proprie vacanze estive.
Divertimento, relax, aree benessere e zone per l’attività sportiva sono corredi richiestissimi da famiglie e gruppi di giovani, uniti alla capacità di accoglienza, aumentata ricettività e avanguardia nelle proposte. Soggiornando ai Lidi di Comacchio si è sicuri di avere tutto ciò che occorre per passare giorni, settimane o addirittura qualche mese (per chi ne ha la possibilità) disconnessi completamente dalla routine e dalla quotidiana frenesia che governa i consueti ritmi di vita sociale.
È un contesto che si riempie di svago e di comfort avvalendosi di camping village nonché hotel, appartamenti, villette entro pinete adombranti che schermano dal solleone garantendo un fresco irreale, discoteche, negozi e naturalmente stabilimenti balneari che davvero pensano a tutto, anche a fornire al turista canoe, motonavi, moto d’acqua, biciclette e delizie da una ristorazione di consolidata tradizione. Se invece cerchi un alloggio in zona qui trovi le migliori case in vendita ai Lidi Ferraresi.
Cosa fare e cosa vedere nei Lidi Ferraresi di Comacchio
Oltre che perdersi tra le magiche atmosfere dei canali del centro storico di Comacchio, la risposta risiede innanzitutto nella scelta del lido in cui “spiaggiarsi”: come detto sono ben sette, sorge così l’imbarazzo nel prediligere l’uno piuttosto che un altro.Il Lido di Volano ha dimostrato un attaccamento viscerale alle origini palesandosi inviolato, intonso, legato al suo aspetto degli albori contemplante l’intensissimo verde del Delta, i boschi e le pinete che infoltiscono la Riserva Naturale Foce di Volano, di norma visitabile sia a piedi che biciclettando in allegria. Lo Scannone di Volano è tuttora navigabile, sempre in auge fra gli escursionisti, inoltre il lido s’impernia su un porto turistico in prossimità del ponte, principale punto di incontro per gli appassionati di kitesurf e windsurf.
Il Lido delle Nazioni coniuga l’amenità del Lago delle Nazioni con la sconfinatezza del mare aperto, tessuti acquei che ben si prestano alla pratica di diversi sport concernenti l’elemento liquido. Siamo peraltro in una zona che rileva la presenza straordinaria dei docili e bianchi Delta-Camargue, cavalli di razza che risiedono in un’oasi garante della loro indomita libertà. C’è chi in questo lido si concede un’immersione nel benessere e nella cura della persona favoriti da un clima marino assai benefico, e chi preferisce tuffarsi nel passato visitando il Capanno di Garibaldi, rifugio dell’eroe dei due mondi e della compagna Anita il 3 agosto 1849.
Il Lido di Pomposa e il Lido degli Scacchi vengono presi d’assalto dai nuclei famigliari con bambini al seguito, questo per le tante attrezzature, i giochi, i bagnini più qualificati e il sommario clima di spensieratezza. Le spiagge si trovano veramente a un palmo di mano, il mare degrada dolcemente e la sera è un ulteriore momento da vivere fra gelaterie artigianali, sale giochi, tanti graziosi mercatini e, non ultimo, un elettrizzante circuito Go-Kart.
A Porto Garibaldi il bello sta nel cenare al tramonto e ad ora più tarda in uno dei tantissimi ristorantini nei cui menù il fiore all’occhiello è il tesoro del mare, il pesce, frutto di un’attività primaria, la pesca: le battute giornaliere o notturne alla ricerca di prelibate risorse ittiche foraggiano una moltitudine di pescherie dove la merce sui banchi trasuda freschezza e un’eterogeneità incredibile.
I Lidi di Comacchio vivono tanto alla luce del sole quanto a quella della luna, fra aperitivi, spettacoli e piazze che celebrano un after hour a oltranza. In tale ambito fa da capofila il Lido degli Estensi, che aggiunge alla ricchezza di locali un costrutto architettonico di tutto rispetto, poggiante su archi, obelischi e gazebi intrisi di gusto neoclassico. Dal canale di Porto Garibaldi si giunge al porto turistico di Marina degli Estensi, e poco più avanti si inanellano le spiagge che fanno a gara per proporre tornei di calcetto, beach volley, beach tennis e lezioni di gruppo inerenti danza, step e aerobica.
Il più appartato ed elegante è certamente il Lido di Spina, attorniato da una vecchia pineta e percorso da strade distinte, vicoletti signorili e slarghi sui quali si protendono villette e case con superbi giardini estremamente curati per l’ordine e il decoro urbani. Qui si riuniscono grandi campeggi che accedono direttamente al mare e dunque al litorale al centro di una spirale vorticosa di divertimenti, graditi anche al maestro Remo Brindisi, pittore italiano al quale è stato dedicato un museo con sede in quella che era al tempo la sua abitazione di villeggiatura.
Dal Lido Spina ci si può recare comodamente a Valle Campo, oasi naturalistica famosa per i suoi splendidi fenicotteri rosa. Si precisi che tutti i lidi possiedono spiagge e strutture dog friendly. Chi ama un po’ di tranquillità deve posare il proprio telo sulla sabbia della spiaggia dell’Ancona di Bellocchio, un tratto di mare di tre chilometri scevro di stabilimenti balneari in cui fruire dei suoni della natura e della pace lambita solamente dalla lieve brezza che accarezza il giorno.
Analizzando per esteso il territorio, troviamo moltissimi altri punti di interesse, per esempio l’Abbazia di Pomposa nell’hinterland di Codigoro, e poi le ridenti Valli di Comacchio. Specialità gastronomica è l’anguilla.