La Mostra su Ayrton Senna all'Autodromo di Imola

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A Imola nessuno ha mai dimenticato quel Gran Premio di Formula Uno del 1994, quando nel weekend di gara persero la vita due piloti sul locale tracciato dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari.
Era il 30 aprile, un sabato pomeriggio, quando durante le prove ufficiali morì l’austriaco Roland Ratzenberger schiantandosi alla curva Villeneuve al volante della sua Simtek. Il giorno dopo la medesima sorte toccò al pluricampione del mondo Ayrton Senna da Silva, che al settimo giro finì la corsa con la sua Williams Renault contro il muretto della curva del Tamburello. Era il 1° maggio 1994.

Quest’anno ricorrono i 25 anni dalla scomparsa dell’indimenticato campione brasiliano. Per celebrarlo, oltre all’Ayrton Day che si è svolto nel giorno dell’anniversario proprio nel circuito imolese, dal 10 aprile 2019 ha aperto i battenti la mostra “Ayrton Magico, l’anima oltre i limiti”, ospitata al MAICC – Museo Multimediale Autodromo di Imola Checco Costa, l’innovativo spazio museale allestito presso l’autodromo romagnolo.

La mostra, curata da Matteo Brusa, sta riscutendo un grande successo in termini di pubblico. Inizialmente visitabile fino al 30 novembre 2019, è stata prorogata al 3 maggio 2020, comprendendo così il weekend che commemorerà con la consueta giornata di eventi all’autodromo i 26 anni dall'addio ad Ayrton.

L'esposizione si pone l’obiettivo di ricordare e celebrare Senna catapultando lo spettatore nel mondo del pilota brasiliano, con un viaggio coinvolgente tra le tappe più importanti della sua carriera e della sua personalità, scegliendo un percorso atemporale, slegato da un rigoroso ordine cronologico, che vuole fare prevalere le emozioni attraverso audio, immagini, vecchi filmati della RAI e innovativi supporti digitali.

La narrazione si concentra sulla storia di Ayrton Senna legandola a Imola, mediante un racconto espositivo suddiviso in cinque macro temi che spaziano dal 1984, anno in cui debuttò in Formula 1 sulla Toleman e in cui corse il suo primo Gran Premio di San Marino, passando per lo storico Gran Premio del Brasile del 1991 – quando per la prima volta, a bordo della McLaren Honda, trionfò davanti al proprio pubblico terminando la gara con la sola sesta marcia funzionante – fino a quel tragico 1° maggio in cui cominciò, suo malgrado, il mito di Ayrton.
Qui il racconto rimane sospeso, senza una fine tangibile, per lasciare spazio all'emozione del pubblico e dare il via alla leggenda.

I visitatori affiancheranno virtualmente – ma con un incredibile realismo – il pilota nelle sue imprese, tra cui le otto storiche pole postion guadagnate qui a Imola, in un’esperienza full immersion ricreata dalle più sofisticate tecnologie, alle quali sono affiancate le immancabili memorabilia, tra cui il suo kart numero 17 sul quale, ancora giovanissmo, correva nel 1978, l’iconico casco giallo, le tute e alcune vetture, come la mtica Lotus 98T John Player Special del 1986, la McLarenMP4/8 del 1993 protagonista dell'indimenticabile "Giro degli Dei" a Donington e l’ultima monoposto del campione brasiliano, la Williams Renault FW15D del 1994.

Dopo anni di incertezza rinasce così finalmente il Museo Checco Costa: il progetto del nuovissimo MAICC, che si presenta al pubblico con la mostra unica dedicata ad Ayrton Senna, prevede nei prossimi cinque anni l’arrivo nel museo imolese di altre importanti esposizioni sulla Formula Uno e i suoi campioni.

Informazioni utili per visitare la mostra su Ayrton Senna