Come tutte le regioni del Sud Italia, anche la Calabria è considerata una meta ideale per le vacanze estive, grazie alle sue numerose località balneari e alle bellissime spiagge che si susseguono una dopo l’altra, tanto sulla costa tirrenica quanto su quella ionica.
Il turismo di massa tende a non considerare molto le altre bellezze naturali della regione, tra cui i laghi (alcuni dei quali, a dire il vero, sono artificiali), che possono essere invece una valida alternativa al mare in estate o una buona opzione per fare un’escursione nei restanti mesi dell’anno. Anche i fiumi lo sono, visto che alcuni di questi sono mete perfette per fare rafting in Calabria.
Tornando ai laghi, la maggior parte degli specchi d’acqua si trova nella zona del Parco Nazionale della Sila, un’area montuosa in gran parte ricoperta di boschi che si estende per 73.695 ettari nel più grande altopiano d’Europa. Data l’altitudine di molti laghi e più in generale per le loro caratteristiche, non sono generalmente considerati balneabili, anche se presso alcuni di questi esistono strutture turistiche e ricettive.
Proponiamo di seguito una lista dei laghi più belli della Calabria, sperando che possano essere un valido spunto per organizzare una giornata piacevole e rinfrescante a contatto con la natura.
Lago Arvo (Cosenza)
Il lago Arvo ha un'origine artificiale ed è situato tra i monti della Sila, per la precisione tra i monti Melillo e Cardoneto. È uno dei più grandi della Calabria; venne creato tra il 1927 e il 1931 con lo sbarramento del fiume Arvo e di alcuni ruscelli per scopi idroelettrici.
La sua altitudine (1280 metri s.l.m.) fa sì che la temperatura dell’acqua sia sempre piuttosto bassa, per cui non è adatto alla balneazione, anche se in estate è possibile solcare le sue acque con un pedalò o la canoa, ma non vi sono dubbi che per la sua posizione geografica e il contesto paesaggistico fatto di boschi di pino laricio, questo sia uno dei laghi più belli della regione.
Le principali località turistiche montane sulle sponde del Lago Arvo sono Rovale e Lorica; in quest’ultima si trovano anche gli impianti sciistici del Monte Botte Donato, in funzione nei mesi invernali.
Lago Ampollino (Cosenza-Crotone-Catanzaro)
Sulla Sila, a un’altitudine di 1278 metri s.l.m., il lago Ampollino è un bacino artificiale costruito tra gli anni Dieci e gli anni Venti del XX secolo, il ché lo rende il primo del suo genere in Calabria.
Si estende su oltre 5,5 km² e le sue rive si allungano sui territori di ben tre province – rispettivamente Cosenza, Crotone e Catanzaro – ma a parte le piccole località turistiche montane di Trepidò e Villaggio Palumbo, che si affacciano sulla sua sponda sud-orientale, per il resto è completamente circondato dalla natura selvaggia.
L’habitat è ideale per molte specie ittiche così come per molte specie di uccelli, tra cui lo svasso maggiore, il falco pescatore, l’airone cenerino e il cavaliere d’Italia.
Nei periodi di maggiore siccità è alimentato con una condotta dalle acque dal Lago Arvi e del Lago del Savuto.
Lago Cecita (Cosenza)
È detto anche lago Mucone ed è il lago artificiale più grande della Calabria, ricavato negli anni Cinquanta con la costruzione di una diga sul fiume Mucone per scopi idroelettrici.
Anche in questo caso l’altitudine (1143 metri s.l.m.) scoraggia la balneazione, ma è una meta ideale per gli amanti della pesca sportiva.
Immerso nella natura incontaminata dei monti, in località Cupone (Comune di Spezzano della Sila) si trova un centro visitatori del Parco Nazionale della Sila che concorre, nei mesi estivi, ad alimentare il turismo escursionistico in questa zona.
Lago Ariamacina (Cosenza)
Un lago artificiale sulla Sila, a un’altitudine di 1350 metri s.l.m., realizzato mediante lo sbarramento del fiume Neto negli anni Cinquanta per alimentare la centrale idroelettrica del Mucone: il lago di Ariamacina è oggi divenuto un sito di sosta migratoria di molti uccelli palustri, tanto da suggerire la costruzione di una piattaforma d’avvistamento, che ha trasformato l’Oasi Naturalistica di Ariamacina nella prima stazione di birdwatching dell’Italia meridionale.
Anche in questo caso non è possibile farvi il bagno, ma la bellezza della natura in questo luogo alle pendici del monte Volpintesta è davvero unica.
Lago Angitola (Vibo Valentia)
Ci spostiamo dai monti della Sila per raggiungere la zona della Piana di Sant’Eufemia, nei pressi della Costa degli Dei.
Il lago Angitola ha un’origine artificiale, essendo nato dallo sbarramento dell’omonimo fiume negli anni Sessanta. Seppure distante fisicamente da esso, fa parte del Parco Naturale regionale delle Serre.
Si estende per poco meno di 2 km² ed è oggi un’Oasi Naturalistica gestita dal WWF, ma è anche riconosciuto quale zona umida di importanza internazionale ed è divenuto l’habitat ideale di numerose specie di uccelli tra le quali si segnalano il falco di palude, l'airone bianco e il cenerino, il cormorano, il germano reale, il gabbiano corallino, il mignattaio, la spatola e lo svasso maggiore.
Il lago non è dotato di servizi e non è adatto alla balneazione, ma è un’ottima meta per passeggiate e picnic lungo le sue sponde.
Lago dell’Esaro (Cosenza)
Tra le coltivazioni che si estendono sulle colline del comune di Roggiano Gravina, il lago dell’Esaro è un invaso artificiale creato dallo sbarramento dell’omonimo fiume. Oltre che per le sue doti naturalistiche, il lago è famoso perché in località Larderia, proprio sulle sponde del lago, si trovano i resti di un’antica domus romana, che gli archeologi fanno risalire a un periodo compreso tra il I secolo a.C. e il III secolo d.C.
Tra le caratteristiche che rendono la villa davvero spettacolare ci sono i pavimenti a mosaico, rinvenuti in buono stato di conservazione. Parte della villa fungeva da complesso termale, di cui sono ancora distinguibili diversi ambienti e spettacolari mosaici.
Il lago si trova a breve distanza da Altomonte, uno dei borghi più belli della Calabria.
Lago La Penna (Cosenza)
Concludiamo la nostra rassegna sui laghi calabresi con un lago naturale di origine carsica, a un’altitudine di 852 metri s.l.m. tra le montagne della Catena Costiera.
Siamo nel Comune di Sangineto, che si divide tra il Lido, lungo la Riviera dei Cedri, e il borgo montano. Percorrendo lo spettacolare sentiero tra boschi di faggi e conifere che conduce al lago La penna si può intravvedere all’orizzonte stagliarsi tra le montagne uno spicchio di Mar Tirreno; una volta giunti a destinazione, questo angolo incontaminato è davvero ideale per fare un picnic tra le diverse sfumature di verde della vegetazione e dello specchio d’acqua.
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