Il Museo della Vagina per il momento è ancora un progetto e non una realtà: sorgerà nel Regno Unito, nella città di Brighton, e a tale scopo è in atto una raccolta fondi che permetta di avere a disposizione i finanziamenti necessari. In realtà in una prima fase il muso dovrebbe aprire i battenti a Londra, con una istallazione temporanea a Camden Market, a Camden Town, nell'autunno di quest'anno, prima di venire trasferito, forse nel 2020, a Brighton in una sede finale, ancora da definire.
Un museo, senza alcun dubbio, originale, che è stato ideato da una youtuber piuttosto famosa all'estero, Florence Schechter, diventata celebre anche per il suo spiccato femminismo. Un pensiero che si è tradotto, appunto, nell'ipotesi di dare vita a un museo incentrato unicamente sui genitali femminili.
Nel 2017 l'attrice aveva lanciato l'idea attraverso i social network, e l'iniziativa ha riscontrato un notevole successo, probabilmente superiore alle aspettative. "Il mondo necessita di un museo della vagina", aveva scritto su Twitter la Schechter. Ora, a distanza di un paio di anni, quella che poteva apparire una semplice provocazione sta prendendo forma. Certo, la Schechter è arrivata in ritardo, almeno dal punto di vista della "concorrenza": in Islanda, infatti, già da tempo esiste un museo dedicato al pene, considerato uno dei luoghi più sexy ed erotici del mondo. Ecco, quindi, che per una doverosa parità dei sessi si impone anche il bisogno di una struttura focalizzata sull'organo sessuale famminile.
Tra il serio e il faceto, Florence ha dato il la a una campagna di crowdfunding che, con il passare dei giorni, è diventata sempre più importante. A dispetto delle ironie iniziali provenienti da chi avversava il progetto, o più semplicemente lo derideva, il museo sta per essere realizzato. Dapprima toccherà a Londra, poi il tutto verrà trasferito nella sede definitiva di Brighton.
Chi ha in mente di visitarlo nella speranza di divertirsi, però, è destinato a rimanere deluso: non ci saranno spettacoli, video o foto a luci rosse, in quanto lo scopo sarà quello di garantire una divulgazione scientifica autentica, senza trascurare la dimensione artistica. Insomma, nulla a che vedere con le vetrine del quartiere a luci rosse di Amsterdam.
In una sezione del museo ci saranno opere d'arte dedicate alla protagonista dell'origine del mondo (giusto per citare uno dei quadri più celebri sull'argomento), mentre le parti restanti proporranno grafici anatomici e tabelle scientifiche, che permetteranno ai visitatori di conoscere tutto - ma proprio tutto - sull'organo femminile.
L'idea di Florence è quello di riuscire a inaugurare la sua creatura già entro il prossimo anno, ma tutto dipenderà dalla rapidità con la quale saranno ottenuti i fondi necessari. Chi fosse interessato a contribuire può recarsi sul sito Vagina Museum per conoscere tutti i dettagli.
Per contrastare i pregiudizi e per sfatare i luoghi comuni, il Museo della Vagina tratterà anche il tema della violenza sessuale, che sarà affrontato in ogni sua forma. Insomma, in attesa di scoprire se l'ingresso sarà libero o meno - e qui i doppi sensi sono ammessi - è bene non trascurare la seria finalità del progetto, che affronterà anche questioni delicate come la pratica lesiva dell'infibulazione, l'omofobia e le discriminazioni sessuali.
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